Imprese in cerca di nuovi sogni da realizzare
Pubblicato il 51° Rapporto Censis che delinea il quadro nel quale si colloca l’agire delle aziende
Comprendere in quale contesto si svolge la propria attività è importante; per l’impresa diventa fondamentale. Componente determinante di una avveduta cultura del produrre, la consapevolezza dell’ambito sociale (oltre che economico), nel quale si agisce, fa bene ai bilanci e alle strategie, ma anche al clima d’azienda e all’organizzazione umana della produzione. Leggere l’annuale Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese è quindi cosa utile per gli imprenditori e i manager attenti. Soprattutto quest’anno.
Censis delinea una situazione caratterizzata dalla ripartenza dell’industria ma da quello che pare lo smarrimento delle istanze positive della società. Riprende a crescere il benessere, ma sembra si stiano perdendo le spinte alla coesione e verso gli ideali di un buon assetto sociale. Segnali preoccupanti anche per le imprese e soprattutto per la formazione e alimentazione di una cultura del produrre che sia corretta, universale e sostenibile.
Censis è impietoso e parla del fatto che gli “italiani vivono un quieto andare nella ripresa dopo i duri anni del ‘taglia e sopravvivi’”. E non solo. Il Rapporto spiega come lo stesso migliore clima economico e produttivo nasconda pericoli importanti. “Nella ripresa – viene scritto -, persistono trascinamenti inerziali da maneggiare con cura. Non si è distribuito il dividendo sociale della ripresa economica e il blocco della mobilità sociale crea rancore”. Censis poi prosegue facendo un confronto importante: “Nell’Italia del miracolo economico il ciclo espansivo era accompagnato da miti positivi che fungevano da motore alla crescita economica e identitaria della nazione. Ma adesso l’immaginario collettivo ha perso forza propulsiva”.
Certo, gli elementi positivi non mancano, ma è soprattutto con le situazioni fragili e delicate che deve confrontarsi l’agire delle organizzazioni della produzione e l’idea stessa di impresa che possono originare. Fabbriche, uffici e contesti produttivi devono cioè fare i conti con un quadro in cui pare non vi siano più sogni da rendere realtà. Spiega in una nota al Rapporto lo stesso Censis: “Il futuro si è incollato al presente. Ma proprio lo spazio che separa il presente dal futuro è il luogo della crescita. Il prezzo che abbiamo pagato a questo decennio di progresso sottotraccia è proprio il consumo, senza sostituzione, di quella passione per il futuro che esorta, sospinge, sprona ad affrettarsi, senza volgersi indietro. Ora il nostro futuro si prepara sul binomio tecnologia-territorio: sulla preparazione alla tecnologia con solidi sistemi di formazione e sulla valorizzazione del territorio con adeguate funzioni di rappresentanza politica ed economica”.
Il Rapporto Censis è come di consueto una lettura da fare e rifare con attenzione e che indica con chiarezza il quadro generale e quelli particolari di un Paese che continua ad avere dalla sua grandi risorse ma altrettanto grandi carenze. E nel quale le imprese e la loro migliore cultura del produrre devono trovare spazi nuovi d’azione.
51° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2017
Censis
Franco Angeli, 2017
Pubblicato il 51° Rapporto Censis che delinea il quadro nel quale si colloca l’agire delle aziende
Comprendere in quale contesto si svolge la propria attività è importante; per l’impresa diventa fondamentale. Componente determinante di una avveduta cultura del produrre, la consapevolezza dell’ambito sociale (oltre che economico), nel quale si agisce, fa bene ai bilanci e alle strategie, ma anche al clima d’azienda e all’organizzazione umana della produzione. Leggere l’annuale Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese è quindi cosa utile per gli imprenditori e i manager attenti. Soprattutto quest’anno.
Censis delinea una situazione caratterizzata dalla ripartenza dell’industria ma da quello che pare lo smarrimento delle istanze positive della società. Riprende a crescere il benessere, ma sembra si stiano perdendo le spinte alla coesione e verso gli ideali di un buon assetto sociale. Segnali preoccupanti anche per le imprese e soprattutto per la formazione e alimentazione di una cultura del produrre che sia corretta, universale e sostenibile.
Censis è impietoso e parla del fatto che gli “italiani vivono un quieto andare nella ripresa dopo i duri anni del ‘taglia e sopravvivi’”. E non solo. Il Rapporto spiega come lo stesso migliore clima economico e produttivo nasconda pericoli importanti. “Nella ripresa – viene scritto -, persistono trascinamenti inerziali da maneggiare con cura. Non si è distribuito il dividendo sociale della ripresa economica e il blocco della mobilità sociale crea rancore”. Censis poi prosegue facendo un confronto importante: “Nell’Italia del miracolo economico il ciclo espansivo era accompagnato da miti positivi che fungevano da motore alla crescita economica e identitaria della nazione. Ma adesso l’immaginario collettivo ha perso forza propulsiva”.
Certo, gli elementi positivi non mancano, ma è soprattutto con le situazioni fragili e delicate che deve confrontarsi l’agire delle organizzazioni della produzione e l’idea stessa di impresa che possono originare. Fabbriche, uffici e contesti produttivi devono cioè fare i conti con un quadro in cui pare non vi siano più sogni da rendere realtà. Spiega in una nota al Rapporto lo stesso Censis: “Il futuro si è incollato al presente. Ma proprio lo spazio che separa il presente dal futuro è il luogo della crescita. Il prezzo che abbiamo pagato a questo decennio di progresso sottotraccia è proprio il consumo, senza sostituzione, di quella passione per il futuro che esorta, sospinge, sprona ad affrettarsi, senza volgersi indietro. Ora il nostro futuro si prepara sul binomio tecnologia-territorio: sulla preparazione alla tecnologia con solidi sistemi di formazione e sulla valorizzazione del territorio con adeguate funzioni di rappresentanza politica ed economica”.
Il Rapporto Censis è come di consueto una lettura da fare e rifare con attenzione e che indica con chiarezza il quadro generale e quelli particolari di un Paese che continua ad avere dalla sua grandi risorse ma altrettanto grandi carenze. E nel quale le imprese e la loro migliore cultura del produrre devono trovare spazi nuovi d’azione.
51° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2017
Censis
Franco Angeli, 2017