Imprese multiculturali
L’impresa in fin dei conti è una formazione sociale al pari di altre. Certo, l’obiettivo finale è quello di creare profitto, fornire occupazione, benessere materiale. Ma significato e ruolo sociale dell’attività produttiva sono innegabili. Da qui l’importanza di vedere azienda, imprenditore e lavoratori non solamente come soggetti economici. Ciò conta ancora di più nel momento in cui si guarda alle imprese multinazionali o comunque a quelle che non vivono solamente nei ristretti ambiti di un solo Paese. Anzi, proprio partendo dalle imprese multinazionali, è possibile capire meglio e di più dell’importanza di un approccio “diverso” all’organizzazione della produzione.
“Culture e organizzazioni. Valori e strategie per operare efficacemente in contesti internazionali” di Geert Hofstede insieme a Gert J. Hofstede e Michael Minkov – appena tradotto in italiano -, è uno di quei libri che aiuta manager e imprenditori a comprendere meglio la natura sociale e culturale dell’attività d’impresa, arrivando a delineare un modo nuovo e moderno di pensare l’attività produttiva.
Il libro viene definito, con ragione, una sorta di “cassetta degli attrezzi” e di “bussola” per chi vuole inoltrarsi nella foresta delle scienze sociali applicate alle imprese e alla loro cultura. Perché di questo si tratta. Gli autori, infatti, applicano i concetti e il metodo dell’antropologia e della sociologia allo studio dei comportamenti organizzativi e d’impresa. Ne nasce non solo un manuale importante per la cultura d’impresa, ma anche una sorta di manifesto per la cooperazione multinazionale fra aziende.
Il volume si compone rigorosamente di tre parti concatenate alle quali si aggiunge una quarta parte finale che parla di implicazioni e conseguenze oltre che di “incontri interculturali”. Prima di tutti i tre approfondiscono il concetto di cultura in maniera esatta ma non accademica, poi prendono ad analizzare una per una le “dimensioni delle culture nazionali”, cioè quegli aspetti del vivere sociale che cambiano da Paese a Paese, per arrivare (nella terza parte), a toccare ciò che accade quando la cultura tocca le organizzazioni. Si chiude, appunto, con una serie di passaggi sui risvolti operativi e di metodo che toccano le aziende nel momento in cui hanno a che fare con culture diverse.
La fatica di G. Hofstede e dei sui collaboratori non è sempre facile da leggere, ma è certamente una lettura da compiere con attenzione, consapevoli di esserne arricchiti. Colpisce ad un certo punto una citazione di Blaise Pascal – esistono verità in un Paese che sono falsità in un altro -, che può ben rappresentare lo spirito che permea tutto il volume e che potrebbe fare da guida a tante imprese che varcano i propri confini culturali.
Culture e organizzazioni. Valori e strategie per operare efficacemente in contesti internazionali
G. Hofstede, G. J. Hofstede, M. Minkov
Franco Angeli, 2014
L’impresa in fin dei conti è una formazione sociale al pari di altre. Certo, l’obiettivo finale è quello di creare profitto, fornire occupazione, benessere materiale. Ma significato e ruolo sociale dell’attività produttiva sono innegabili. Da qui l’importanza di vedere azienda, imprenditore e lavoratori non solamente come soggetti economici. Ciò conta ancora di più nel momento in cui si guarda alle imprese multinazionali o comunque a quelle che non vivono solamente nei ristretti ambiti di un solo Paese. Anzi, proprio partendo dalle imprese multinazionali, è possibile capire meglio e di più dell’importanza di un approccio “diverso” all’organizzazione della produzione.
“Culture e organizzazioni. Valori e strategie per operare efficacemente in contesti internazionali” di Geert Hofstede insieme a Gert J. Hofstede e Michael Minkov – appena tradotto in italiano -, è uno di quei libri che aiuta manager e imprenditori a comprendere meglio la natura sociale e culturale dell’attività d’impresa, arrivando a delineare un modo nuovo e moderno di pensare l’attività produttiva.
Il libro viene definito, con ragione, una sorta di “cassetta degli attrezzi” e di “bussola” per chi vuole inoltrarsi nella foresta delle scienze sociali applicate alle imprese e alla loro cultura. Perché di questo si tratta. Gli autori, infatti, applicano i concetti e il metodo dell’antropologia e della sociologia allo studio dei comportamenti organizzativi e d’impresa. Ne nasce non solo un manuale importante per la cultura d’impresa, ma anche una sorta di manifesto per la cooperazione multinazionale fra aziende.
Il volume si compone rigorosamente di tre parti concatenate alle quali si aggiunge una quarta parte finale che parla di implicazioni e conseguenze oltre che di “incontri interculturali”. Prima di tutti i tre approfondiscono il concetto di cultura in maniera esatta ma non accademica, poi prendono ad analizzare una per una le “dimensioni delle culture nazionali”, cioè quegli aspetti del vivere sociale che cambiano da Paese a Paese, per arrivare (nella terza parte), a toccare ciò che accade quando la cultura tocca le organizzazioni. Si chiude, appunto, con una serie di passaggi sui risvolti operativi e di metodo che toccano le aziende nel momento in cui hanno a che fare con culture diverse.
La fatica di G. Hofstede e dei sui collaboratori non è sempre facile da leggere, ma è certamente una lettura da compiere con attenzione, consapevoli di esserne arricchiti. Colpisce ad un certo punto una citazione di Blaise Pascal – esistono verità in un Paese che sono falsità in un altro -, che può ben rappresentare lo spirito che permea tutto il volume e che potrebbe fare da guida a tante imprese che varcano i propri confini culturali.
Culture e organizzazioni. Valori e strategie per operare efficacemente in contesti internazionali
G. Hofstede, G. J. Hofstede, M. Minkov
Franco Angeli, 2014