Innovare si può
Si fa presto a dire che ci vuole l’innovazione per tirar su le sorti delle imprese e dell’economia in generale. Alle parole devono seguire i fatti. Occorre, cioè, essere capaci di innovare e, soprattutto, non essere affezionati agli schemi. Vale anche nella gestione d’impresa, nella costruzione giorno dopo giorno di quella cultura del produrre che ha fatto grandi innumerevoli realtà aziendali in Italia, e che oggi non è alle corde ma ha comunque il fiato un po’ corto. Anche se le imprese innovano ancora, magari senza accorgersene.
Come, quando e perché è tutto da scoprire e capire. E’ quello che ha provato a fare Riccardo Luna – giornalista e navigatore del web -, che nello scorrevolissimo “Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori” appena uscito, dà una sua idea di come oggi si innova in Italia e nel mondo partendo da Internet ma arrivando alla produzione concreta di beni e servizi.
Si tratta di poco più di 150 pagine che si leggono d’un fiato, dense di esempi anche appena di ieri. Ci sono naturalmente la Apple, la Olivetti e la Silicon Valley ma anche imprese pressoché sconosciute ai più. Sogni realizzati di gente che ci ha provato e ha vinto, ma anche occasioni mancate che insegnano dove si è sbagliato.
L’esplorazione del mondo degli innovatori, si articola così in un prologo, sei balzi in avanti e un epilogo che riconduce tutto al buonsenso della concretezza produttiva italiana. Si parla quindi si “startupper”, di “maker”, di “dreamer”, di “civic hacker”, di “biopunk” e di “iSchool” per raccontare i diversi aspetti dell’innovazione – chi inizia, chi fa, chi sogna, chi si impegna nel sociale e nella scienza e chi nella scuola -, per arrivare a dare un messaggio positivo: cambiare si può e innovare anche, pure nelle imprese e pure in Italia.
Stando attenti a stare con i piedi per terra e con lo sguardo in avanti. E’ importante la chiusura di tutto il libro, affidata come si diceva sopra alla concretezza di un imprenditore: “Il futuro è questa cosa qua, fare le cose, produrre, inventare soluzioni ai problemi. E non arrendersi mai”.
Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori
Riccardo Luna
Laterza, 2013
Si fa presto a dire che ci vuole l’innovazione per tirar su le sorti delle imprese e dell’economia in generale. Alle parole devono seguire i fatti. Occorre, cioè, essere capaci di innovare e, soprattutto, non essere affezionati agli schemi. Vale anche nella gestione d’impresa, nella costruzione giorno dopo giorno di quella cultura del produrre che ha fatto grandi innumerevoli realtà aziendali in Italia, e che oggi non è alle corde ma ha comunque il fiato un po’ corto. Anche se le imprese innovano ancora, magari senza accorgersene.
Come, quando e perché è tutto da scoprire e capire. E’ quello che ha provato a fare Riccardo Luna – giornalista e navigatore del web -, che nello scorrevolissimo “Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori” appena uscito, dà una sua idea di come oggi si innova in Italia e nel mondo partendo da Internet ma arrivando alla produzione concreta di beni e servizi.
Si tratta di poco più di 150 pagine che si leggono d’un fiato, dense di esempi anche appena di ieri. Ci sono naturalmente la Apple, la Olivetti e la Silicon Valley ma anche imprese pressoché sconosciute ai più. Sogni realizzati di gente che ci ha provato e ha vinto, ma anche occasioni mancate che insegnano dove si è sbagliato.
L’esplorazione del mondo degli innovatori, si articola così in un prologo, sei balzi in avanti e un epilogo che riconduce tutto al buonsenso della concretezza produttiva italiana. Si parla quindi si “startupper”, di “maker”, di “dreamer”, di “civic hacker”, di “biopunk” e di “iSchool” per raccontare i diversi aspetti dell’innovazione – chi inizia, chi fa, chi sogna, chi si impegna nel sociale e nella scienza e chi nella scuola -, per arrivare a dare un messaggio positivo: cambiare si può e innovare anche, pure nelle imprese e pure in Italia.
Stando attenti a stare con i piedi per terra e con lo sguardo in avanti. E’ importante la chiusura di tutto il libro, affidata come si diceva sopra alla concretezza di un imprenditore: “Il futuro è questa cosa qua, fare le cose, produrre, inventare soluzioni ai problemi. E non arrendersi mai”.
Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori
Riccardo Luna
Laterza, 2013