Innovazione organizzativa e trasformazione digitale d’impresa
Condensati in un libro gli elementi essenziali per conoscere e applicare le nuove frontiere dell’organizzazione aziendale
L’impresa che vuole svilupparsi deve rinnovarsi anche dal punto di vista organizzativo. Anzi, l’innovazione organizzativa pare essere una delle vie maestre per arrivare a traguardi di sviluppo e di crescita sempre più alti. Un metodo – quello dell’innovazione organizzativa – che pare oggi avere dalla sua uno strumento di grande forza: la trasformazione digitale delle organizzazioni. Risultato dell’unione delle nuove tecnologie digitali con competenze e processi aziendali, la trasformazione digitale delle imprese è uno di quei temi complessi e spesso confusamente esplorati che hanno bisogno di schemi di interpretazione validi e affidabili.
E’ quanto ha provato a fare Francesco Venier (professore e ricercatore di Organizzazione aziendale presso l’Università di Trieste), con il suo “Trasformazione digitale e capacità organizzativa. Le aziende italiane e la sfida del cambiamento” pubblicato da qualche settimana.
L’autore affronta l’argomento con uno schema semplice. Prima di tutto approfondisce gli aspetti legati all’analisi della situazione e cioè alla necessità e capacità di comprendere bene cosa sta accadendo attorno a dentro le imprese. Poi Venier considera la capacità di progettazione organizzativa necessaria per saper cogliere le opportunità della trasformazione digitale. Infine, vengono esplorate le capacità di reale applicazione dei cambiamenti che la trasformazione digitale può provocare nelle organizzazioni della produzione.
Tutto naturalmente è poi condizionato dalle condizioni soggettive nelle quali ogni imprese si trova. Scrive per questo Venier: “Dal momento che tutte le imprese possono accedere allo stesso repertorio di conoscenze, frutto dell’elaborazione scientifica, dell’educazione scolastica, della formazione, della letteratura manageriale, ne risulta che, ceteris paribus, tutte le imprese dovrebbero poter godere delle medesime capacità di generare risultato economico durevole o per lo meno convergere verso uno stesso modello organizzativo. Tutto questo, però, non accade perché i sistemi organizzativi vengono disegnati ed agiti dagli attori seguendo si le regole della grammatica organizzativa, ma anche le regole non scritte e incorporate nella dimensione sociale dell’organizzazione che la rendono unica”.
Il libro non è sempre di immediata comprensione , ma ha ragione Giovanni Costa (Professore emerito di Strategia d’impresa e Organizzazione aziendale all’Università di Padova), che nella sua prefazione definisce la fatica letteraria di Venier come una sorta di bussola per imprenditori e manager.
Trasformazione digitale e capacità organizzativa. Le aziende italiane e la sfida del cambiamento
Francesco Venier
Eut Edizioni Università di Trieste, 2017


Condensati in un libro gli elementi essenziali per conoscere e applicare le nuove frontiere dell’organizzazione aziendale
L’impresa che vuole svilupparsi deve rinnovarsi anche dal punto di vista organizzativo. Anzi, l’innovazione organizzativa pare essere una delle vie maestre per arrivare a traguardi di sviluppo e di crescita sempre più alti. Un metodo – quello dell’innovazione organizzativa – che pare oggi avere dalla sua uno strumento di grande forza: la trasformazione digitale delle organizzazioni. Risultato dell’unione delle nuove tecnologie digitali con competenze e processi aziendali, la trasformazione digitale delle imprese è uno di quei temi complessi e spesso confusamente esplorati che hanno bisogno di schemi di interpretazione validi e affidabili.
E’ quanto ha provato a fare Francesco Venier (professore e ricercatore di Organizzazione aziendale presso l’Università di Trieste), con il suo “Trasformazione digitale e capacità organizzativa. Le aziende italiane e la sfida del cambiamento” pubblicato da qualche settimana.
L’autore affronta l’argomento con uno schema semplice. Prima di tutto approfondisce gli aspetti legati all’analisi della situazione e cioè alla necessità e capacità di comprendere bene cosa sta accadendo attorno a dentro le imprese. Poi Venier considera la capacità di progettazione organizzativa necessaria per saper cogliere le opportunità della trasformazione digitale. Infine, vengono esplorate le capacità di reale applicazione dei cambiamenti che la trasformazione digitale può provocare nelle organizzazioni della produzione.
Tutto naturalmente è poi condizionato dalle condizioni soggettive nelle quali ogni imprese si trova. Scrive per questo Venier: “Dal momento che tutte le imprese possono accedere allo stesso repertorio di conoscenze, frutto dell’elaborazione scientifica, dell’educazione scolastica, della formazione, della letteratura manageriale, ne risulta che, ceteris paribus, tutte le imprese dovrebbero poter godere delle medesime capacità di generare risultato economico durevole o per lo meno convergere verso uno stesso modello organizzativo. Tutto questo, però, non accade perché i sistemi organizzativi vengono disegnati ed agiti dagli attori seguendo si le regole della grammatica organizzativa, ma anche le regole non scritte e incorporate nella dimensione sociale dell’organizzazione che la rendono unica”.
Il libro non è sempre di immediata comprensione , ma ha ragione Giovanni Costa (Professore emerito di Strategia d’impresa e Organizzazione aziendale all’Università di Padova), che nella sua prefazione definisce la fatica letteraria di Venier come una sorta di bussola per imprenditori e manager.
Trasformazione digitale e capacità organizzativa. Le aziende italiane e la sfida del cambiamento
Francesco Venier
Eut Edizioni Università di Trieste, 2017