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Innovazione senza sbocchi

Si vince innovando. Ma innovare non è sufficiente. O, meglio, occorre essere capaci di innovare, cioè diffondere per davvero i risultati della ricerca e sviluppo all’interno dell’impresa e poi nel mercato. In altre parole, il semplice possesso di una dotazione di R&S, non è garanzia di successo. Anzi, può anche trasformarsi nell’anticamera dell’insuccesso. Ma cosa occorre quindi?

Per Alfonso Gambardella l’innovazione lasciata a se’ stessa raramente è garanzia di successo per un’impresa che voglia crescere. Nel suo “Innovazione e sviluppo. Miti da sfatare, realtà da costruire” pubblicato da poco, Gambardella spiega che occorre saper applicare la R&S e che spesso proprio la R&S assume i connotati di un mito da sfatare nel momento in cui diventa la panacea di tutti i mali d’impresa. Naturalmente – precisa l’autore -,  la R&S è importantissima e bisogna farne di più e meglio. La differenza però la fa ciò che Gambardella chiama “ecosistema” dell’impresa. Se mancano una domanda innovativa, modelli organizzativi adeguati, infrastrutture, imprenditorialità di un certo livello, la R&S conta poco. E può essere addirittura dannosa.

Ma Gambardella non si ferma qui e spiega ancora che oggi ci troviamo di fronte a una strozzatura: siamo in grado di produrre e di esplorare molte idee e progetti industriali, ma sappiamo ancora ben poco su come scoprire se queste idee potranno davvero interessare, diventando prodotti di successo sul mercato.

Il ruolo della R&S nelle imprese, così, diventa un fatto culturale oltre che gestionale e tecnologico.

Due sono così le conclusioni del volume. Per la crescita delle nostre imprese capitale e lavoro sono elementi indispensabili, ma occorre anche concentrarsi su “fattori  invisibili” come la qualità del lavoro stesso e il miglioramento delle capacità manageriali. In secondo luogo, è importante che più attenzione sia posta non solo alla Ricerca & Sviluppo e all’innovazione in sé e per sé, ma soprattutto al miglioramento della capacità di tradurre le innovazioni in usi reali sul mercato e più in generale alla ricerca, anche per le tecnologie esistenti, di applicazioni economicamente rilevanti.

Inventare la lampadina senza che vi sia l’elettricità, continua ad essere un assunto importante e non banale.

Innovazione e sviluppo. Miti da sfatare, realtà da costruire 

Alfonso Gambardella

Egea, 2013

Si vince innovando. Ma innovare non è sufficiente. O, meglio, occorre essere capaci di innovare, cioè diffondere per davvero i risultati della ricerca e sviluppo all’interno dell’impresa e poi nel mercato. In altre parole, il semplice possesso di una dotazione di R&S, non è garanzia di successo. Anzi, può anche trasformarsi nell’anticamera dell’insuccesso. Ma cosa occorre quindi?

Per Alfonso Gambardella l’innovazione lasciata a se’ stessa raramente è garanzia di successo per un’impresa che voglia crescere. Nel suo “Innovazione e sviluppo. Miti da sfatare, realtà da costruire” pubblicato da poco, Gambardella spiega che occorre saper applicare la R&S e che spesso proprio la R&S assume i connotati di un mito da sfatare nel momento in cui diventa la panacea di tutti i mali d’impresa. Naturalmente – precisa l’autore -,  la R&S è importantissima e bisogna farne di più e meglio. La differenza però la fa ciò che Gambardella chiama “ecosistema” dell’impresa. Se mancano una domanda innovativa, modelli organizzativi adeguati, infrastrutture, imprenditorialità di un certo livello, la R&S conta poco. E può essere addirittura dannosa.

Ma Gambardella non si ferma qui e spiega ancora che oggi ci troviamo di fronte a una strozzatura: siamo in grado di produrre e di esplorare molte idee e progetti industriali, ma sappiamo ancora ben poco su come scoprire se queste idee potranno davvero interessare, diventando prodotti di successo sul mercato.

Il ruolo della R&S nelle imprese, così, diventa un fatto culturale oltre che gestionale e tecnologico.

Due sono così le conclusioni del volume. Per la crescita delle nostre imprese capitale e lavoro sono elementi indispensabili, ma occorre anche concentrarsi su “fattori  invisibili” come la qualità del lavoro stesso e il miglioramento delle capacità manageriali. In secondo luogo, è importante che più attenzione sia posta non solo alla Ricerca & Sviluppo e all’innovazione in sé e per sé, ma soprattutto al miglioramento della capacità di tradurre le innovazioni in usi reali sul mercato e più in generale alla ricerca, anche per le tecnologie esistenti, di applicazioni economicamente rilevanti.

Inventare la lampadina senza che vi sia l’elettricità, continua ad essere un assunto importante e non banale.

Innovazione e sviluppo. Miti da sfatare, realtà da costruire 

Alfonso Gambardella

Egea, 2013

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