Innovazione tecnologica territoriale d’impresa
Una ricerca pubblicata sui Quaderni IRCrES mette a confronto approcci diversi di intervento per favorire la crescita delle aziende e la loro innovazione
Le idee d’impresa e la loro realizzazione possono nascere meglio in particolari condizioni territoriali e sociali. Non è una constatazione banale, ma un impegno. E’ proprio anche dal lavoro sul territorio che la cultura d’impresa può svilupparsi meglio e dare frutti migliori.
La comprensione delle condizioni reali di innovazione e d’impresa in due territori – diversi per molti aspetti -, è stata l’obiettivo della ricerca di Angelo Bonomi (Senior Research Associate al CNR-IRCRES, CNR Research Institute on Sustainable Economic Growt), pubblicata qualche settimana fa nei Quaderni IRCrES.
Il senso di “Sistemi Innovativi Tecnologici Territoriali. Due casi: il Verbano-Cusio-Ossola e il Canton Ticino” è spiegato dallo stesso autore che scrive: “Il sistema innovativo di un territorio può essere oggetto di un ampio campo di studio che riguarda la sua struttura economica e industriale e la sua situazione socio-economica”. Nello studio, tuttavia, l’autore limita la propria analisi alla “promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità” e cioè alle “strutture e organizzazioni che svolgono attività d’innovazione e promozione verso l’intero territorio”. A queste, poi, occorre affiancare il dettaglio del sistema industriale e quindi quello che fanno le varie aziende, le loro strutture di R&S e le conseguenti strategie innovative.
L’interesse di Bonomi, in altre parole, si focalizza su quanto i sistemi territoriali mettono in campo per aiutare le imprese a nascere e svilupparsi. E’ ciò che viene indicato come “sistema innovativo tecnologico territoriale”. Il contesto, insomma.
Dopo un inquadramento della teoria dei sistemi territoriali innovativi, l’autore approfondisce la situazione di due territori: il Verbano-Cusio-Ossola e il Canton Ticino. Per entrambi viene seguito lo stesso schema di indagine: la fotografia del sistema di formazione, ricerca e innovazione; l’individuazione delle strutture di formazione e di promozione dell’imprenditorialità; la messa a fuoco delle strutture di promozione dell’innovazione collegata all’imprenditorialità. Entrambi i territori, infine, vengono paragonati con l’esperienza della Silicon Valley americana. Chiude l’indagine un confronto fra i tre sistemi di intervento. “In linea generale – è una delle conclusioni di Bonomi -, lo studio indica che il sistema svizzero, con il suo approccio bottom up per la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità, libero da regolamentazioni e programmi prestabiliti, è più simile a quello della Silicon Valley, rispetto alla prevalenza dell’approccio top down, usato in Italia e dall’UE, basato su una stretta regolamentazione attraverso interventi e programmi di ricerca prestabiliti”.
Sistemi Innovativi Tecnologici Territoriali. Due casi: il Verbano-Cusio-Ossola e il Canton Ticino
Angelo Bonomi
Quaderni IRCrES, 1/2018
Una ricerca pubblicata sui Quaderni IRCrES mette a confronto approcci diversi di intervento per favorire la crescita delle aziende e la loro innovazione
Le idee d’impresa e la loro realizzazione possono nascere meglio in particolari condizioni territoriali e sociali. Non è una constatazione banale, ma un impegno. E’ proprio anche dal lavoro sul territorio che la cultura d’impresa può svilupparsi meglio e dare frutti migliori.
La comprensione delle condizioni reali di innovazione e d’impresa in due territori – diversi per molti aspetti -, è stata l’obiettivo della ricerca di Angelo Bonomi (Senior Research Associate al CNR-IRCRES, CNR Research Institute on Sustainable Economic Growt), pubblicata qualche settimana fa nei Quaderni IRCrES.
Il senso di “Sistemi Innovativi Tecnologici Territoriali. Due casi: il Verbano-Cusio-Ossola e il Canton Ticino” è spiegato dallo stesso autore che scrive: “Il sistema innovativo di un territorio può essere oggetto di un ampio campo di studio che riguarda la sua struttura economica e industriale e la sua situazione socio-economica”. Nello studio, tuttavia, l’autore limita la propria analisi alla “promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità” e cioè alle “strutture e organizzazioni che svolgono attività d’innovazione e promozione verso l’intero territorio”. A queste, poi, occorre affiancare il dettaglio del sistema industriale e quindi quello che fanno le varie aziende, le loro strutture di R&S e le conseguenti strategie innovative.
L’interesse di Bonomi, in altre parole, si focalizza su quanto i sistemi territoriali mettono in campo per aiutare le imprese a nascere e svilupparsi. E’ ciò che viene indicato come “sistema innovativo tecnologico territoriale”. Il contesto, insomma.
Dopo un inquadramento della teoria dei sistemi territoriali innovativi, l’autore approfondisce la situazione di due territori: il Verbano-Cusio-Ossola e il Canton Ticino. Per entrambi viene seguito lo stesso schema di indagine: la fotografia del sistema di formazione, ricerca e innovazione; l’individuazione delle strutture di formazione e di promozione dell’imprenditorialità; la messa a fuoco delle strutture di promozione dell’innovazione collegata all’imprenditorialità. Entrambi i territori, infine, vengono paragonati con l’esperienza della Silicon Valley americana. Chiude l’indagine un confronto fra i tre sistemi di intervento. “In linea generale – è una delle conclusioni di Bonomi -, lo studio indica che il sistema svizzero, con il suo approccio bottom up per la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità, libero da regolamentazioni e programmi prestabiliti, è più simile a quello della Silicon Valley, rispetto alla prevalenza dell’approccio top down, usato in Italia e dall’UE, basato su una stretta regolamentazione attraverso interventi e programmi di ricerca prestabiliti”.
Sistemi Innovativi Tecnologici Territoriali. Due casi: il Verbano-Cusio-Ossola e il Canton Ticino
Angelo Bonomi
Quaderni IRCrES, 1/2018