Innovazione, territorio e imprese
Un articolo de “L’Industria” indaga sull’impatto sociale della ricerca
Ricerca e innovazione per tutti. Anche per chi, impresa o singolo, apparentemente è posto lontano dai traguardi delle nuove tecnologie così come della scienza. Questione di organizzazione, certo, ma anche di possesso di quella capacità culturale che possa mettere in grado di saper cogliere innovazione e nuove tecnologie.
L’intervento di Alessandro Sterlacchini, pubblicato da poco su L’Industria, prende le mosse dalla constatazione che i progressi nella scienza e nella tecnologia non sono inevitabili ma, comunque, possono essere diretti al benessere dell’intera società. E’ necessario però saperli cogliere e sfruttare adeguatamente.
“L’impatto sociale della ricerca e dell’innovazione. Ipotesi di intervento per una sua valorizzazione nel contesto europeo e italiano”, discute quindi alcune misure che possono essere poste in atto dall’intervento pubblico e che possono estendere i benefici della ricerca e dell’innovazione a vaste porzioni della società che sono parzialmente o totalmente escluse da esse. Sterlacchini pone in particolare attenzione ai criteri di valutazione della ricerca scientifica finanziati principalmente con risorse pubbliche e condotti principalmente dalle università; ai tipi di incentivi pubblici per le attività innovative svolte da imprese private; all’uso di appalti pubblici per la fornitura di beni e servizi innovativi.
L’indicazione generale che deriva dall’indagine di Sterlacchini, è che l’impatto sociale delle attività di ricerca e innovazione, debba costituire una “preoccupazione” di primo piano per tutte le politiche pubbliche di intervento. Un’attenzione che vale anche per le imprese che fanno ricerca e innovazione e che devono conciliare l’equilibrio di bilancio con l’equilibrio di territorio.
L’articolo di Alessandro Sterlacchini aggiunge elementi di conoscenza preziosi, rispetto ad un tema complesso come quello dell’impatto sociale della ricerca oltre che del ruolo che le imprese possono avere sia in quanto protagoniste della produzione di innovazione, sia come agenti responsabili di sviluppo territoriale.
L’impatto sociale della ricerca e dell’innovazione. Ipotesi di intervento per una sua valorizzazione nel contesto europeo e italiano
Alessandro Sterlacchini
L’Industria, 4/2019, ottobre-dicembre
Un articolo de “L’Industria” indaga sull’impatto sociale della ricerca
Ricerca e innovazione per tutti. Anche per chi, impresa o singolo, apparentemente è posto lontano dai traguardi delle nuove tecnologie così come della scienza. Questione di organizzazione, certo, ma anche di possesso di quella capacità culturale che possa mettere in grado di saper cogliere innovazione e nuove tecnologie.
L’intervento di Alessandro Sterlacchini, pubblicato da poco su L’Industria, prende le mosse dalla constatazione che i progressi nella scienza e nella tecnologia non sono inevitabili ma, comunque, possono essere diretti al benessere dell’intera società. E’ necessario però saperli cogliere e sfruttare adeguatamente.
“L’impatto sociale della ricerca e dell’innovazione. Ipotesi di intervento per una sua valorizzazione nel contesto europeo e italiano”, discute quindi alcune misure che possono essere poste in atto dall’intervento pubblico e che possono estendere i benefici della ricerca e dell’innovazione a vaste porzioni della società che sono parzialmente o totalmente escluse da esse. Sterlacchini pone in particolare attenzione ai criteri di valutazione della ricerca scientifica finanziati principalmente con risorse pubbliche e condotti principalmente dalle università; ai tipi di incentivi pubblici per le attività innovative svolte da imprese private; all’uso di appalti pubblici per la fornitura di beni e servizi innovativi.
L’indicazione generale che deriva dall’indagine di Sterlacchini, è che l’impatto sociale delle attività di ricerca e innovazione, debba costituire una “preoccupazione” di primo piano per tutte le politiche pubbliche di intervento. Un’attenzione che vale anche per le imprese che fanno ricerca e innovazione e che devono conciliare l’equilibrio di bilancio con l’equilibrio di territorio.
L’articolo di Alessandro Sterlacchini aggiunge elementi di conoscenza preziosi, rispetto ad un tema complesso come quello dell’impatto sociale della ricerca oltre che del ruolo che le imprese possono avere sia in quanto protagoniste della produzione di innovazione, sia come agenti responsabili di sviluppo territoriale.
L’impatto sociale della ricerca e dell’innovazione. Ipotesi di intervento per una sua valorizzazione nel contesto europeo e italiano
Alessandro Sterlacchini
L’Industria, 4/2019, ottobre-dicembre