La miglior impresa sostenibile
Sintetizzati in una tesi alla Ca’ Foscari gli elementi e i passaggi principali che delineano la Corporate Social Responsibility
Attraverso la maggiore consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, l’impresa può crescere dal punto di vista sociale oltre che economico. Ma occorrono indicazioni certe, parametri univoci, metodi di misurazione affidabili. E’ lungo questa strada che ha lavorato Silvia Garon con la sua tesi presentata alla Ca’ Foscari di Venezia. Il lavoro – non molte pagine ma scritte con chiarezza -, approfondisce il concetto di sostenibilità d’impresa, prima dal punto di vista teorico e poi da quello quantitativo per arrivare infine ad esaminare gli aspetti legati alla comunicazione della sostenibilità stessa. Vengono allora toccati i temi relativi alle diverse forme di sostenibilità (sociale, economica, ambientale), oltre che alle metodologie per la sua misurazione, per arrivare quindi a sviluppare, anche operativamente, i concetti di CSR (Corporate Social Responsibility) e quindi di Bilancio Sociale.
Silvia Garon lega quindi tutti i passaggi con una prima sintesi: “Attraverso strumenti come la Responsabilità Sociale d’Impresa e il Bilancio Sociale, stilato contestualmente al Bilancio d’Esercizio, sarà possibile coinvolgere tutti i principali portatori d’interesse dell’impresa delle attività da essa svolte, non limitandosi quindi ai soli aspetti finanziari e contabili, ma riuscendo a rendere consapevoli tutti gli stakeholder sugli effetti e sulle ricadute che l’azienda produce nei loro confronti applicando una determinata politica sostenibile”.
Scrive quindi l’autrice nelle conclusioni: “Attraverso indici, misurazioni e costi sostenuti è possibile tracciare un profilo etico e sociale più completo al fine di confrontarsi con gli stakeholder ed analizzare le problematiche e i punti di forza dell’organizzazione”.
L’impresa sostenibile, quindi, come massima e più completa espressione di quella cultura del produrre che caratterizza le migliori avventure imprenditoriali, fatte di sapienza umana oltre che di capacità tecnica. Ma anche l’impresa che riesce a colloquiare con il territorio in cui “abita” e in cui “lavora”.
Il lavoro di Silvia Garon non contiene particolari novità dottrinali, ma ha il merito di essere scritto in modo esaustivo e riesce a dare i lineamenti fondamentali di un tema importante ma complesso, diffuso ma ancora poco conosciuto per davvero.
Sostenibilità d’Impresa
Silvia Garon
Università Ca’ Foscari, Venezia, Corso di Laurea in Economia Aziendale, 2017
Sintetizzati in una tesi alla Ca’ Foscari gli elementi e i passaggi principali che delineano la Corporate Social Responsibility
Attraverso la maggiore consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, l’impresa può crescere dal punto di vista sociale oltre che economico. Ma occorrono indicazioni certe, parametri univoci, metodi di misurazione affidabili. E’ lungo questa strada che ha lavorato Silvia Garon con la sua tesi presentata alla Ca’ Foscari di Venezia. Il lavoro – non molte pagine ma scritte con chiarezza -, approfondisce il concetto di sostenibilità d’impresa, prima dal punto di vista teorico e poi da quello quantitativo per arrivare infine ad esaminare gli aspetti legati alla comunicazione della sostenibilità stessa. Vengono allora toccati i temi relativi alle diverse forme di sostenibilità (sociale, economica, ambientale), oltre che alle metodologie per la sua misurazione, per arrivare quindi a sviluppare, anche operativamente, i concetti di CSR (Corporate Social Responsibility) e quindi di Bilancio Sociale.
Silvia Garon lega quindi tutti i passaggi con una prima sintesi: “Attraverso strumenti come la Responsabilità Sociale d’Impresa e il Bilancio Sociale, stilato contestualmente al Bilancio d’Esercizio, sarà possibile coinvolgere tutti i principali portatori d’interesse dell’impresa delle attività da essa svolte, non limitandosi quindi ai soli aspetti finanziari e contabili, ma riuscendo a rendere consapevoli tutti gli stakeholder sugli effetti e sulle ricadute che l’azienda produce nei loro confronti applicando una determinata politica sostenibile”.
Scrive quindi l’autrice nelle conclusioni: “Attraverso indici, misurazioni e costi sostenuti è possibile tracciare un profilo etico e sociale più completo al fine di confrontarsi con gli stakeholder ed analizzare le problematiche e i punti di forza dell’organizzazione”.
L’impresa sostenibile, quindi, come massima e più completa espressione di quella cultura del produrre che caratterizza le migliori avventure imprenditoriali, fatte di sapienza umana oltre che di capacità tecnica. Ma anche l’impresa che riesce a colloquiare con il territorio in cui “abita” e in cui “lavora”.
Il lavoro di Silvia Garon non contiene particolari novità dottrinali, ma ha il merito di essere scritto in modo esaustivo e riesce a dare i lineamenti fondamentali di un tema importante ma complesso, diffuso ma ancora poco conosciuto per davvero.
Sostenibilità d’Impresa
Silvia Garon
Università Ca’ Foscari, Venezia, Corso di Laurea in Economia Aziendale, 2017