La via cinese per uomini d’impresa
Per vincere la concorrenza occorre capirla. Per fare affari – buoni – con un altro Paese occorre comprenderlo. Anche oggi, anche nel XXI Secolo. Lo sanno bene i più avveduti uomini d’azienda: la buona cultura d’impresa non si rivolge solo al suo interno, ma guarda fuori, anche molto lontano. Il “conoscere per deliberare” di Luigi Einaudi vale anche oggi, e anche per le imprese per le quali diventa “conoscere per gestire bene”.
Tutto questo conta anche per i mercati esteri. E’ allora importante – come esempio generale e come caso particolare -, leggere “The Chinese Way” di Min Ding e Jie Xu (rispettivamente Smeal Professor di Marketing and Innovazione alla Pennsylvania State University e Ricercatore Associato all’Institute for Sustainable Innovation and Growth della Fudan University in Cina). Il volume racconta di tutti gli aspetti della cultura cinese che hanno anche fare in qualche modo con l’attività d’impresa. L’obiettivo del volume – spiegano i due autori -, è quello di fornire gli elementi per creare “un ponte culturale tra due mondi” collocando temi sociali, politici ed economici in un contesto storico e culturale preciso e chiaro. Perché se la Cina è ancora oggi uno dei Paesi con un ruolo crescente nell’ambito dell’economia mondiale, la sua realtà indica quanto sia importante avvicinarsi ad essa in maniera corretta per poter pensare di creare rapporti commerciali e produttivi con serie prospettive di crescita.
Ogni capitolo, quindi, fornisce una valutazione onesta dei punti di forza e di debolezza della Cina di oggi e una prospettiva realistica per i prossimi anni. L’obiettivo, raggiunto, è quello di fornire un quadro di riferimento che consenta agli “occidentali” di costruire relazioni basate su una profonda comprensione culturale.
Anche l’approccio è originale. Il libro, infatti, tocca 51 argomenti che sarebbero stati studiati se la Cina fosse una civiltà appena scoperta. Come antropologi che si accostano con rispetto ad una “nuova” civiltà, i due ricercatori così toccano argomenti come i costumi e le tradizioni, la struttura sociale cinese, l’organizzazione della famiglia, i principi ispirano l’agire sociale, la particolare visione del mondo, gli aspetti religiosi ancora presenti, l’approccio alle arti, il sistema di governo e quello economico, i meccanismi della comunicazione e dell’educazione.
Insomma, la fatica di lunga circa 360 pagine di Min Ding e Jie Xu è interessante da leggere, utile come guida di viaggio e d’affari per molti. Insegna a guardare con attenzione alla complessità della cultura, per rendere ancora più completa la propria cultura d’impresa e personale.
The Chinese Way
Min Ding, Jie Xu
Routledge, 2014
Per vincere la concorrenza occorre capirla. Per fare affari – buoni – con un altro Paese occorre comprenderlo. Anche oggi, anche nel XXI Secolo. Lo sanno bene i più avveduti uomini d’azienda: la buona cultura d’impresa non si rivolge solo al suo interno, ma guarda fuori, anche molto lontano. Il “conoscere per deliberare” di Luigi Einaudi vale anche oggi, e anche per le imprese per le quali diventa “conoscere per gestire bene”.
Tutto questo conta anche per i mercati esteri. E’ allora importante – come esempio generale e come caso particolare -, leggere “The Chinese Way” di Min Ding e Jie Xu (rispettivamente Smeal Professor di Marketing and Innovazione alla Pennsylvania State University e Ricercatore Associato all’Institute for Sustainable Innovation and Growth della Fudan University in Cina). Il volume racconta di tutti gli aspetti della cultura cinese che hanno anche fare in qualche modo con l’attività d’impresa. L’obiettivo del volume – spiegano i due autori -, è quello di fornire gli elementi per creare “un ponte culturale tra due mondi” collocando temi sociali, politici ed economici in un contesto storico e culturale preciso e chiaro. Perché se la Cina è ancora oggi uno dei Paesi con un ruolo crescente nell’ambito dell’economia mondiale, la sua realtà indica quanto sia importante avvicinarsi ad essa in maniera corretta per poter pensare di creare rapporti commerciali e produttivi con serie prospettive di crescita.
Ogni capitolo, quindi, fornisce una valutazione onesta dei punti di forza e di debolezza della Cina di oggi e una prospettiva realistica per i prossimi anni. L’obiettivo, raggiunto, è quello di fornire un quadro di riferimento che consenta agli “occidentali” di costruire relazioni basate su una profonda comprensione culturale.
Anche l’approccio è originale. Il libro, infatti, tocca 51 argomenti che sarebbero stati studiati se la Cina fosse una civiltà appena scoperta. Come antropologi che si accostano con rispetto ad una “nuova” civiltà, i due ricercatori così toccano argomenti come i costumi e le tradizioni, la struttura sociale cinese, l’organizzazione della famiglia, i principi ispirano l’agire sociale, la particolare visione del mondo, gli aspetti religiosi ancora presenti, l’approccio alle arti, il sistema di governo e quello economico, i meccanismi della comunicazione e dell’educazione.
Insomma, la fatica di lunga circa 360 pagine di Min Ding e Jie Xu è interessante da leggere, utile come guida di viaggio e d’affari per molti. Insegna a guardare con attenzione alla complessità della cultura, per rendere ancora più completa la propria cultura d’impresa e personale.
The Chinese Way
Min Ding, Jie Xu
Routledge, 2014