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Lavoro e istruzione, robot e cobot

Una serie di ricerche pubblicate da poche settimane fa il punto su uno dei temi di confine nelle relazioni tra innovazione tecnologica, formazione e lavoro

Automazione prima, digitalizzazione poi e, adesso, robot e cobot. Ecco i passi, alcuni tra i principali, che il lavoro e l’impresa hanno fatto in questi ultimi tempi. Passi tutti da capire anche se sono già stati compiuti. E passi non sempre facili, ma nemmeno totalmente apocalittici come alcuni temevano. Che si sia più o meno d’accordo comunque, l’uso dei robot e dei cobot (cioè dei robot che collaborano con l’uomo per condurre determinare operazioni) è, insieme all’intelligenza artificiale, l’ultima frontiera della produzione industriale (e non solo). Capire cosa sta accadendo, è fondamentale per tutti e soprattutto per chi, imprenditore o manager, si ritrova a dover governare oggi i processi produttivi utilizzando proprio la IA e altri nuovi approcci al tema.

E’ a questo proposito che serve leggere “Robot e cobot nell’impresa e nella scuola. Processi formativi e trasformativi nella workplace innovation”, raccolta di 16 ricerche attorno al tema della presenza e dell’uso dei robot nei sistemi di produzione odierni ma anche nella scuola e nella formazione in senso lato.

Precisa la curatrice Daniela Robasto nell’introduzione: “Il volume prende le distanze da approcci tecno entusiasti o tecno critici assunti a priori e suggerisce un allontanamento da una prospettiva win win a qualunque costo che non riflette opportunamente su alcune tematiche cruciali nel sostenere i processi innovativi, tra cui la formazione dei lavoratori (…) le prospettive giuridiche connesse all’introduzione tecnologica (…)”. Obiettivo della raccolta di indagini, è quindi quello – partendo dall’attività condotta all’interno del progetto di ricerca nazionale TRADARS -, di descrivere e analizzare le potenzialità e gli aspetti operativi dei robot e dei cobot “nell’assistere le persone nello svolgimento di compiti più o meno complessi, ivi compreso l’apprendimento”.

L’insieme delle ricerche, quindi, spazia da un inquadramento generale del tema ad una serie di approfondimenti sulla presenza e l’uso di queste macchine sia nell’ambito della produzione che della formazione. Si parla così di transizione digitale, innovazione tecnologica e fiducia nei luoghi di lavoro, collaborazione uomo-macchina, potere educativo della robotica, big data e robot e altro ancora.

Chiaro, infine, il messaggio complessivo che emerge dalla serie di indagini: sempre più forti devono essere i legami e, prima ancora, le attenzioni che il mondo della formazione pone nei confronti di questi strumenti.

Bella la precisazione posta al termine dell’introduzione: “Il volume vuole essere, prima di tutto, un’occasione di dialogo”. Obiettivo che dovrebbe vale per qualsiasi ricerca e qualsiasi libro. Anche per quelli dedicati ai robot e ai cobot.

Robot e cobot nell’impresa e nella scuola. Processi formativi e trasformativi nella workplace innovation

Daniela Robasto (a cura di)

Franco Angeli open access, 2022

Una serie di ricerche pubblicate da poche settimane fa il punto su uno dei temi di confine nelle relazioni tra innovazione tecnologica, formazione e lavoro

Automazione prima, digitalizzazione poi e, adesso, robot e cobot. Ecco i passi, alcuni tra i principali, che il lavoro e l’impresa hanno fatto in questi ultimi tempi. Passi tutti da capire anche se sono già stati compiuti. E passi non sempre facili, ma nemmeno totalmente apocalittici come alcuni temevano. Che si sia più o meno d’accordo comunque, l’uso dei robot e dei cobot (cioè dei robot che collaborano con l’uomo per condurre determinare operazioni) è, insieme all’intelligenza artificiale, l’ultima frontiera della produzione industriale (e non solo). Capire cosa sta accadendo, è fondamentale per tutti e soprattutto per chi, imprenditore o manager, si ritrova a dover governare oggi i processi produttivi utilizzando proprio la IA e altri nuovi approcci al tema.

E’ a questo proposito che serve leggere “Robot e cobot nell’impresa e nella scuola. Processi formativi e trasformativi nella workplace innovation”, raccolta di 16 ricerche attorno al tema della presenza e dell’uso dei robot nei sistemi di produzione odierni ma anche nella scuola e nella formazione in senso lato.

Precisa la curatrice Daniela Robasto nell’introduzione: “Il volume prende le distanze da approcci tecno entusiasti o tecno critici assunti a priori e suggerisce un allontanamento da una prospettiva win win a qualunque costo che non riflette opportunamente su alcune tematiche cruciali nel sostenere i processi innovativi, tra cui la formazione dei lavoratori (…) le prospettive giuridiche connesse all’introduzione tecnologica (…)”. Obiettivo della raccolta di indagini, è quindi quello – partendo dall’attività condotta all’interno del progetto di ricerca nazionale TRADARS -, di descrivere e analizzare le potenzialità e gli aspetti operativi dei robot e dei cobot “nell’assistere le persone nello svolgimento di compiti più o meno complessi, ivi compreso l’apprendimento”.

L’insieme delle ricerche, quindi, spazia da un inquadramento generale del tema ad una serie di approfondimenti sulla presenza e l’uso di queste macchine sia nell’ambito della produzione che della formazione. Si parla così di transizione digitale, innovazione tecnologica e fiducia nei luoghi di lavoro, collaborazione uomo-macchina, potere educativo della robotica, big data e robot e altro ancora.

Chiaro, infine, il messaggio complessivo che emerge dalla serie di indagini: sempre più forti devono essere i legami e, prima ancora, le attenzioni che il mondo della formazione pone nei confronti di questi strumenti.

Bella la precisazione posta al termine dell’introduzione: “Il volume vuole essere, prima di tutto, un’occasione di dialogo”. Obiettivo che dovrebbe vale per qualsiasi ricerca e qualsiasi libro. Anche per quelli dedicati ai robot e ai cobot.

Robot e cobot nell’impresa e nella scuola. Processi formativi e trasformativi nella workplace innovation

Daniela Robasto (a cura di)

Franco Angeli open access, 2022

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