L’avventura dell’impresa
Progettare, costruire, condurre un’impresa è un’avventura del pensiero oltre che economica. È racconto di sogni e di uomini che riescono a dare concretezza all’immaginazione imprenditoriale. Per questo, accanto ai consueti schemi di analisi economica e gestionale, è importante comprendere l’azienda che si fa impresa anche con altri strumenti del sapere. Soprattutto quando, poi, questa si trova ad aver a che fare con l’innovazione oppure con i cambiamenti del sistema sociale entro il quale agisce, senza parlare dei mutamenti che intercorrono in chi, uomo e donna, la rende viva e dinamica.
Servono allora strumenti come le “Lezioni inattese di management. Persone, mercati, imprese, incanti e sorprese”, scritto da Tiziano Vescovi che insegna Economia e gestione delle Imprese alla Cà Foscari di Venezia ma che soprattutto è riuscito a condensare in relativamente poche pagine un’analisi è una interpretazione del sistema economico e dell’impresa originale e tutto sommato unico.
Vescovi spiega così la nascita del libro: “Questo libro di racconti nasce da tre ragioni: un’occasione, una scoperta, una visione. L’occasione è quella di dover preparare alcune lezioni finali per un corso di alta formazione in gestione della libreria, che la mia università eroga da alcuni anni in collaborazione con l’Associazione Librai Italiani.(…)
La scoperta, che questo sforzo ha richiesto, è stata quella di trovare storie belle, affascinanti e sorprendenti che affrontavano aspetti fondamentali di management parlando d’altro, in un viaggio nella serendipità più straordinaria.. (…). La visione che ne è derivata è stata quella di cambiare il modo di parlare di management ai miei allievi e ai manager che il mio lavoro mi dà la fortuna di incontrare, aggiungendo ai necessari tecnicismi, in numero minore, l’apertura dello sguardo sul mondo descritto secondo molte voci diverse, cercando di rendere la discussione sul management un po’ più attraente e memorabile, cioè importante a ricordarsi”.
È con queste premesse che Vescovi intraprendere un viaggio attraverso la crisi economica attuale, lo spirito imprenditoriale, l’essere impresa, il rischio del produrre, l’assurdo delle speculazioni, i meccanismi della finanza, i concetti che possono fare da guida per i prossimi anni. Un viaggio che spesso assume il ritmo di una corsa a perdifiato e che tocca per davvero tutti gli strumenti conoscitivi a disposizione, coinvolgendo – solo per fare qualche esempio -, Calvino, Salgari, Collodi, Confucio, De Amicis, Parise, Smith, Weber oltre che i concetti fondamentali dell’economia.
Quanto ne nasce non è sempre di facile lettura ma è certamente qualcosa da leggere per capire meglio dove sono le imprese di oggi e – forse -, dove possono andare. Bellissima è la citazione d’un annuncio fatto pubblicare il 1 gennaio 1914 da uno dei più famosi esploratori della storia, Ernest Henry Shackleton, e che calzerebbe a pennello per nuovi manager e imprenditori: “Cercasi uomini: per una spedizione azzardata. Basso salario, freddo pungente, lunghi mesi nella più completa oscurità, pericolo costante, nessuna garanzia di ritorno. Onori e riconoscimenti in caso di successo”.
Lezioni inattese di management. Persone, mercati, imprese, incanti e sorprese
Tiziano Vescovi
Giappichelli, 2015.
Progettare, costruire, condurre un’impresa è un’avventura del pensiero oltre che economica. È racconto di sogni e di uomini che riescono a dare concretezza all’immaginazione imprenditoriale. Per questo, accanto ai consueti schemi di analisi economica e gestionale, è importante comprendere l’azienda che si fa impresa anche con altri strumenti del sapere. Soprattutto quando, poi, questa si trova ad aver a che fare con l’innovazione oppure con i cambiamenti del sistema sociale entro il quale agisce, senza parlare dei mutamenti che intercorrono in chi, uomo e donna, la rende viva e dinamica.
Servono allora strumenti come le “Lezioni inattese di management. Persone, mercati, imprese, incanti e sorprese”, scritto da Tiziano Vescovi che insegna Economia e gestione delle Imprese alla Cà Foscari di Venezia ma che soprattutto è riuscito a condensare in relativamente poche pagine un’analisi è una interpretazione del sistema economico e dell’impresa originale e tutto sommato unico.
Vescovi spiega così la nascita del libro: “Questo libro di racconti nasce da tre ragioni: un’occasione, una scoperta, una visione. L’occasione è quella di dover preparare alcune lezioni finali per un corso di alta formazione in gestione della libreria, che la mia università eroga da alcuni anni in collaborazione con l’Associazione Librai Italiani.(…)
La scoperta, che questo sforzo ha richiesto, è stata quella di trovare storie belle, affascinanti e sorprendenti che affrontavano aspetti fondamentali di management parlando d’altro, in un viaggio nella serendipità più straordinaria.. (…). La visione che ne è derivata è stata quella di cambiare il modo di parlare di management ai miei allievi e ai manager che il mio lavoro mi dà la fortuna di incontrare, aggiungendo ai necessari tecnicismi, in numero minore, l’apertura dello sguardo sul mondo descritto secondo molte voci diverse, cercando di rendere la discussione sul management un po’ più attraente e memorabile, cioè importante a ricordarsi”.
È con queste premesse che Vescovi intraprendere un viaggio attraverso la crisi economica attuale, lo spirito imprenditoriale, l’essere impresa, il rischio del produrre, l’assurdo delle speculazioni, i meccanismi della finanza, i concetti che possono fare da guida per i prossimi anni. Un viaggio che spesso assume il ritmo di una corsa a perdifiato e che tocca per davvero tutti gli strumenti conoscitivi a disposizione, coinvolgendo – solo per fare qualche esempio -, Calvino, Salgari, Collodi, Confucio, De Amicis, Parise, Smith, Weber oltre che i concetti fondamentali dell’economia.
Quanto ne nasce non è sempre di facile lettura ma è certamente qualcosa da leggere per capire meglio dove sono le imprese di oggi e – forse -, dove possono andare. Bellissima è la citazione d’un annuncio fatto pubblicare il 1 gennaio 1914 da uno dei più famosi esploratori della storia, Ernest Henry Shackleton, e che calzerebbe a pennello per nuovi manager e imprenditori: “Cercasi uomini: per una spedizione azzardata. Basso salario, freddo pungente, lunghi mesi nella più completa oscurità, pericolo costante, nessuna garanzia di ritorno. Onori e riconoscimenti in caso di successo”.
Lezioni inattese di management. Persone, mercati, imprese, incanti e sorprese
Tiziano Vescovi
Giappichelli, 2015.