L’azienda che vive
“L’azienda è un sistema vivente”. Lo sanno bene imprenditori e operai, e poi anche i manager e gli impiegati che vi lavorano. Fabbriche come corpi vivi, che sudano, che si ribellano; uffici come esseri che pensano, si emozionano, si affannano. Non è retorica industrialista ma osservazione della realtà con una particolare lente di ingrandimento. D’altra parte, che le aziende non siano macchine ma qualcosa d’altro, lo si sa e lo si sente. Occorre però sistematizzare ogni tanto queste sensazioni, renderle più efficaci per interpretare la realtà. A questo serve, per esempio, “Tempo della vita e mercato del tempo”, dialogo sotto forma di libro scritto da Aldo Masullo (filosofo, Emerito di Filosofia morale all’Università Federico II di Napoli), e da Paolo Ricci (economista e Ordinario di Economia aziendale all’Università del Sannio).
In poco più di cento pagine, i due si esercitano in tre dialoghi attorno ai cardini economici e filosofici del fare impresa e quindi dell’economia e della filosofia che possono aiutare a capire meglio come un’azienda diventa impresa, come si muove, come decide e, quindi, in definitiva come vive.
Il ragionamento parte, appunto, dalla constatazione di come l’azienda sia un sistema vivente ed è da qui che si dipana lungo un cammino che tocca i collegamenti fra essere impresa e automazione (ci si chiede se l’azienda possa essere costituita solo da robot), per passare poi all’organizzazione aziendale in vista di determinati fini, alla natura dei traguardi che l’imprenditore si prefigge, per arrivare a quelli che vengono definiti “paradossi della nostra economia”, alla natura e al tempo di ritorno degli investimenti, al problema della continuità aziendale, del passaggio generazionale, toccando anche aspetti spinosi come quello della legittimazione al comando aziendale. Masullo e Ricci, poi, arrivano a ragionare sul valore aziendale spiegando che questo “non è dato soltanto dai suoi beni patrimoniali”.
I tre dialoghi attorno all’azienda e all’impresa di un filosofo e di un economista, possono non sempre essere condivisibili fino in fondo, in alcuni passaggi, poi, appaiono forse eccessivamente contorti. Forte è la critica al sistema capitalistico nel quale le aziende-imprese di oggi si muovo. Ma “Tempo della vita e tempo di mercato” è certamente un libro da leggere e gustare, qualcosa da avere sul tavolo e rileggere. Un testo che lascia una traccia una volta che lo si è letto.
Tempo della vita e mercato del tempo
Aldo Masullo, Paolo Ricci
Franco Angeli, 2015
“L’azienda è un sistema vivente”. Lo sanno bene imprenditori e operai, e poi anche i manager e gli impiegati che vi lavorano. Fabbriche come corpi vivi, che sudano, che si ribellano; uffici come esseri che pensano, si emozionano, si affannano. Non è retorica industrialista ma osservazione della realtà con una particolare lente di ingrandimento. D’altra parte, che le aziende non siano macchine ma qualcosa d’altro, lo si sa e lo si sente. Occorre però sistematizzare ogni tanto queste sensazioni, renderle più efficaci per interpretare la realtà. A questo serve, per esempio, “Tempo della vita e mercato del tempo”, dialogo sotto forma di libro scritto da Aldo Masullo (filosofo, Emerito di Filosofia morale all’Università Federico II di Napoli), e da Paolo Ricci (economista e Ordinario di Economia aziendale all’Università del Sannio).
In poco più di cento pagine, i due si esercitano in tre dialoghi attorno ai cardini economici e filosofici del fare impresa e quindi dell’economia e della filosofia che possono aiutare a capire meglio come un’azienda diventa impresa, come si muove, come decide e, quindi, in definitiva come vive.
Il ragionamento parte, appunto, dalla constatazione di come l’azienda sia un sistema vivente ed è da qui che si dipana lungo un cammino che tocca i collegamenti fra essere impresa e automazione (ci si chiede se l’azienda possa essere costituita solo da robot), per passare poi all’organizzazione aziendale in vista di determinati fini, alla natura dei traguardi che l’imprenditore si prefigge, per arrivare a quelli che vengono definiti “paradossi della nostra economia”, alla natura e al tempo di ritorno degli investimenti, al problema della continuità aziendale, del passaggio generazionale, toccando anche aspetti spinosi come quello della legittimazione al comando aziendale. Masullo e Ricci, poi, arrivano a ragionare sul valore aziendale spiegando che questo “non è dato soltanto dai suoi beni patrimoniali”.
I tre dialoghi attorno all’azienda e all’impresa di un filosofo e di un economista, possono non sempre essere condivisibili fino in fondo, in alcuni passaggi, poi, appaiono forse eccessivamente contorti. Forte è la critica al sistema capitalistico nel quale le aziende-imprese di oggi si muovo. Ma “Tempo della vita e tempo di mercato” è certamente un libro da leggere e gustare, qualcosa da avere sul tavolo e rileggere. Un testo che lascia una traccia una volta che lo si è letto.
Tempo della vita e mercato del tempo
Aldo Masullo, Paolo Ricci
Franco Angeli, 2015