Legami familiari e legami aziendali
La particolare modalità di crescita e sviluppo delle organizzazioni produttive nel Mezzogiorno
Ambiente e infrastrutture, ma anche sistema sociale e opportunità da cogliere. Il meccanismo di crescita e sviluppo delle imprese cambia da territorio a territorio. Muta in base non solo alle condizioni oggettive ma anche sull’onda di movimenti soggettivi che vanno osservati e compresi. A questo serve “Crescere a Mezzogiorno. Organizzazione di un gruppo di ricerca e alcune evidenze empiriche” saggio scritto a più mani di Davide Bizjak, Luigi Maria Sicca e Ilaria Boncori (del Dipartimento di Economia Management Istituzioni, Università degli Studi di Napoli, e dell’Università dell’Essex) e da poco pubblicato su Impresa Progetto – Electronic Journal of Management.
“Il disegno dell’intera ricerca – scrivono i tre -, ruota intorno al dilemma della crescita nelle organizzazioni aziendali studiate (medie imprese manifatturiere del Mezzogiorno), attraverso l’analisi di alcune caratteristiche insite nei processi di sviluppo dimensionale”. Il metodo adottato nello studio è quello “di tipo qualitativo” basato su “narrazioni di manager e imprenditori (…), spesso testimoni di storie generazionali”. L’obiettivo è quello di capire su quali leve concrete le aziende del Mezzogiorno d’Italia sono comunque riuscite a svilupparsi partendo da una duplice condizione: da un lato l’essere “svantaggiate per quanto riguarda la raccolta e l’uso dei capitali”, dall’altro, essere comunque più forti perché “in parte impermeabili agli andamenti dei cicli economici”.
Affrontando prima il metodo con il quale l’indagine è stata svolta e analizzando quindi i risultati qualitativi delle interviste svolte, i tre ricercatori alla fine spiegano: “Sia da un punto di vista economico che organizzativo, le imprese del Mezzogiorno sembrano slegate dagli andamenti economici globali, nel bene e nel male. Sia nelle fasi di sviluppo che in quelle di crisi, i risultati delle imprese del Mezzogiorno arrivano lentamente ma sono costanti, si sviluppano in modo simile a come si sviluppano i legami famigliari che sono sottesi alle storie imprenditoriali raccolte durante le interviste”. Si delinea così anche una cultura d’impresa propria di un territorio nel quale l’imprenditorialità va di pari passo con legami umani importanti: una condizione da osservare, che va colta con attenzione e che fa nascere anche figure particolari come quella degli “innovatori prudenti”.
Crescere a Mezzogiorno. Organizzazione di un gruppo di ricerca e alcune evidenze empiriche
Davide Bizjak, Luigi Maria Sicca, Ilaria Boncori
Impresa Progetto – Electronic Journal of Management, n. 1, 2020
La particolare modalità di crescita e sviluppo delle organizzazioni produttive nel Mezzogiorno
Ambiente e infrastrutture, ma anche sistema sociale e opportunità da cogliere. Il meccanismo di crescita e sviluppo delle imprese cambia da territorio a territorio. Muta in base non solo alle condizioni oggettive ma anche sull’onda di movimenti soggettivi che vanno osservati e compresi. A questo serve “Crescere a Mezzogiorno. Organizzazione di un gruppo di ricerca e alcune evidenze empiriche” saggio scritto a più mani di Davide Bizjak, Luigi Maria Sicca e Ilaria Boncori (del Dipartimento di Economia Management Istituzioni, Università degli Studi di Napoli, e dell’Università dell’Essex) e da poco pubblicato su Impresa Progetto – Electronic Journal of Management.
“Il disegno dell’intera ricerca – scrivono i tre -, ruota intorno al dilemma della crescita nelle organizzazioni aziendali studiate (medie imprese manifatturiere del Mezzogiorno), attraverso l’analisi di alcune caratteristiche insite nei processi di sviluppo dimensionale”. Il metodo adottato nello studio è quello “di tipo qualitativo” basato su “narrazioni di manager e imprenditori (…), spesso testimoni di storie generazionali”. L’obiettivo è quello di capire su quali leve concrete le aziende del Mezzogiorno d’Italia sono comunque riuscite a svilupparsi partendo da una duplice condizione: da un lato l’essere “svantaggiate per quanto riguarda la raccolta e l’uso dei capitali”, dall’altro, essere comunque più forti perché “in parte impermeabili agli andamenti dei cicli economici”.
Affrontando prima il metodo con il quale l’indagine è stata svolta e analizzando quindi i risultati qualitativi delle interviste svolte, i tre ricercatori alla fine spiegano: “Sia da un punto di vista economico che organizzativo, le imprese del Mezzogiorno sembrano slegate dagli andamenti economici globali, nel bene e nel male. Sia nelle fasi di sviluppo che in quelle di crisi, i risultati delle imprese del Mezzogiorno arrivano lentamente ma sono costanti, si sviluppano in modo simile a come si sviluppano i legami famigliari che sono sottesi alle storie imprenditoriali raccolte durante le interviste”. Si delinea così anche una cultura d’impresa propria di un territorio nel quale l’imprenditorialità va di pari passo con legami umani importanti: una condizione da osservare, che va colta con attenzione e che fa nascere anche figure particolari come quella degli “innovatori prudenti”.
Crescere a Mezzogiorno. Organizzazione di un gruppo di ricerca e alcune evidenze empiriche
Davide Bizjak, Luigi Maria Sicca, Ilaria Boncori
Impresa Progetto – Electronic Journal of Management, n. 1, 2020