L’importanza del divulgare
In una Lectio magistralis del Direttore generale di Banca d’Italia, l’importanza della divulgazione per la comprensione del presente
Conoscere meglio per comprendere di più dove si è collocati. Obiettivo comune a tutti – individui, imprese, organizzazioni -, difficile però a raggiungersi, soprattutto in un’epoca nella quale la conoscenza sembra a portata di mano più che nel passato ed è, invece, allontanata più di prima. Rumore d’informazioni che si fa ostacolo alla comprensione. Questione anche di strumenti a disposizione, che solo apparentemente aiutano.
La migliore conoscenza del mondo, passa allora anche dal miglioramento degli strumenti conoscitivi e dall’uso che di questi viene fatto. E’ il nodo della divulgazione che deve essere sciolto. Cosa non facile.
Attorno al tema della divulgazione ha ragionato recentissimamente Salvatore Rossi (Direttore generale di Banca d’Italia), in una Lectio magistralis tenuta all’Università Ca’ Foscari di Venezia (Dipartimento di Economia).
Il ragionare di Rossi, dopo essere partito dalla descrizione del mondo d’oggi dal punto di vista dell’abbondanza delle informazioni, del pullulare di false notizie e dalla difficoltà di destreggiarsi in tutto questo, si è focalizzato sui temi dell’economia e dell’informazione economico-finanziaria. Una delle prime conclusioni di Rossi è che “siamo tutti estremamente vulnerabili, esposti a ogni sorta di errore o di manipolazione, anche quando riteniamo di essere evoluti abbastanza da non correre questo rischio”. Necessità di cautela e attenzione, dunque, appaiono essere le prime indicazioni per costruire un’informazione utile e affidabile, oltre che comprensibile e quindi una buona divulgazione.
Ma “Elogio della divulgazione”, questo il titolo della Lectio va oltre e affronta il tema di come raggiungere una miglior comprensione attraverso una migliore divulgazione. Un traguardo che può essere raggiunto solamente con l’onesta dei contenuti e la chiarezza delle spiegazioni. “Divulgare – scrive Rossi -, è il punto più alto dell’attività di un ricercatore, se questi lo fa senza perdere nulla della forza dell’argomento e della precisione dell’analisi: divulgare in questo senso vuol dire, come si accennava all’inizio, tradurre ma anche sfrondare, andare all’essenziale. È un esercizio faticoso e complesso. Richiede visione ampia”.
La Lectio magistralis di Salvatore Rossi solo apparentemente è distante dalla buona cultura economica e d’impresa. In realtà ne è uno degli attuali esempi più limpidi.
Elogio della divulgazione
Salvatore Rossi
Lectio magistralis, Università Ca’ Foscari, Venezia, Dipartimento di Economia,
5 ottobre 2018
In una Lectio magistralis del Direttore generale di Banca d’Italia, l’importanza della divulgazione per la comprensione del presente
Conoscere meglio per comprendere di più dove si è collocati. Obiettivo comune a tutti – individui, imprese, organizzazioni -, difficile però a raggiungersi, soprattutto in un’epoca nella quale la conoscenza sembra a portata di mano più che nel passato ed è, invece, allontanata più di prima. Rumore d’informazioni che si fa ostacolo alla comprensione. Questione anche di strumenti a disposizione, che solo apparentemente aiutano.
La migliore conoscenza del mondo, passa allora anche dal miglioramento degli strumenti conoscitivi e dall’uso che di questi viene fatto. E’ il nodo della divulgazione che deve essere sciolto. Cosa non facile.
Attorno al tema della divulgazione ha ragionato recentissimamente Salvatore Rossi (Direttore generale di Banca d’Italia), in una Lectio magistralis tenuta all’Università Ca’ Foscari di Venezia (Dipartimento di Economia).
Il ragionare di Rossi, dopo essere partito dalla descrizione del mondo d’oggi dal punto di vista dell’abbondanza delle informazioni, del pullulare di false notizie e dalla difficoltà di destreggiarsi in tutto questo, si è focalizzato sui temi dell’economia e dell’informazione economico-finanziaria. Una delle prime conclusioni di Rossi è che “siamo tutti estremamente vulnerabili, esposti a ogni sorta di errore o di manipolazione, anche quando riteniamo di essere evoluti abbastanza da non correre questo rischio”. Necessità di cautela e attenzione, dunque, appaiono essere le prime indicazioni per costruire un’informazione utile e affidabile, oltre che comprensibile e quindi una buona divulgazione.
Ma “Elogio della divulgazione”, questo il titolo della Lectio va oltre e affronta il tema di come raggiungere una miglior comprensione attraverso una migliore divulgazione. Un traguardo che può essere raggiunto solamente con l’onesta dei contenuti e la chiarezza delle spiegazioni. “Divulgare – scrive Rossi -, è il punto più alto dell’attività di un ricercatore, se questi lo fa senza perdere nulla della forza dell’argomento e della precisione dell’analisi: divulgare in questo senso vuol dire, come si accennava all’inizio, tradurre ma anche sfrondare, andare all’essenziale. È un esercizio faticoso e complesso. Richiede visione ampia”.
La Lectio magistralis di Salvatore Rossi solo apparentemente è distante dalla buona cultura economica e d’impresa. In realtà ne è uno degli attuali esempi più limpidi.
Elogio della divulgazione
Salvatore Rossi
Lectio magistralis, Università Ca’ Foscari, Venezia, Dipartimento di Economia,
5 ottobre 2018