L’impresa aumentata e i suoi rischi
Velocità, globalizzazione, accelerazione. Passa anche da questi vocaboli la vita dell’impresa moderna. Una vita frenetica, che rischia di schiacciare più di un’azienda (come effettivamente è), e che mette a dura prova i metodi di gestione, le pianificazioni, la stessa identità delle aziende e la cultura del produrre sulla quale sono nate e cresciute. Nascono addirittura nuove espressioni come quella che fa riferimento alla “impresa aumentata”, cioè a quelle entità che fanno del web, della rete, i loro veri mercati di caccia, quei territori che un tempo avevano una delimitazione fisica e che oggi sono di fatto senza confini.
Accanto alla produzione reale, alla cosiddetta manifattura, sempre più spazio acquistano poi altri aspetti d’impresa che hanno a che fare con la comunicazione, con la reti d’informazione, con la responsabilità che ne deriva.
Indagare sulla realtà di queste imprese, capirne i metodi di azione, significa approfondire non solo il presente dell’economia ma anche i possibili sviluppi. E’ ciò che fa Gian Paolo Bonani (del Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale della Sapienza di Roma), nel suo “L’impresa aumentata. Caos e responsabilità della comunicazione d’impresa nell’età social”: un volume pensato per gli universitari ma utile per chi, anche nelle aziende, voglia capire di più della situazione in cui è immerso.
L’attività economica delle aziende e di tutte le organizzazioni – è la tesi di Bonani -, si estende, si accelera, si intensifica e rende gli obiettivi produttivi e sociali più articolati, complessi e carichi di responsabilità. E non solo, perché per l’autore l’impresa che si avvale della rete per arricchire il proprio territorio di azione e di influenza, commerciale e culturale, si trova dentro un ambiente economico e di fronte a una popolazione di consumatori completamente trasformati negli ultimi 20 anni.
Bonani analizza, studia, spiega, esemplifica percorrendo quindi un tema complicato e denso. Guarda anche agli errori e alle distorsioni che la situazione porta con se’. Arrivando a confezionare una “guida” per muoversi meglio in una giungla che si fa sempre più fitta.
L’impresa aumentata. Caos e responsabilità della comunicazione d’impresa nell’età social
G. Paolo Bonani
Franco Angeli, 2013
![](https://d2snyq93qb0udd.cloudfront.net/FondazionePirelli/newFondazione/wp-content/uploads/2019/05/20102109/13679252752079246857.jpg)
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Velocità, globalizzazione, accelerazione. Passa anche da questi vocaboli la vita dell’impresa moderna. Una vita frenetica, che rischia di schiacciare più di un’azienda (come effettivamente è), e che mette a dura prova i metodi di gestione, le pianificazioni, la stessa identità delle aziende e la cultura del produrre sulla quale sono nate e cresciute. Nascono addirittura nuove espressioni come quella che fa riferimento alla “impresa aumentata”, cioè a quelle entità che fanno del web, della rete, i loro veri mercati di caccia, quei territori che un tempo avevano una delimitazione fisica e che oggi sono di fatto senza confini.
Accanto alla produzione reale, alla cosiddetta manifattura, sempre più spazio acquistano poi altri aspetti d’impresa che hanno a che fare con la comunicazione, con la reti d’informazione, con la responsabilità che ne deriva.
Indagare sulla realtà di queste imprese, capirne i metodi di azione, significa approfondire non solo il presente dell’economia ma anche i possibili sviluppi. E’ ciò che fa Gian Paolo Bonani (del Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale della Sapienza di Roma), nel suo “L’impresa aumentata. Caos e responsabilità della comunicazione d’impresa nell’età social”: un volume pensato per gli universitari ma utile per chi, anche nelle aziende, voglia capire di più della situazione in cui è immerso.
L’attività economica delle aziende e di tutte le organizzazioni – è la tesi di Bonani -, si estende, si accelera, si intensifica e rende gli obiettivi produttivi e sociali più articolati, complessi e carichi di responsabilità. E non solo, perché per l’autore l’impresa che si avvale della rete per arricchire il proprio territorio di azione e di influenza, commerciale e culturale, si trova dentro un ambiente economico e di fronte a una popolazione di consumatori completamente trasformati negli ultimi 20 anni.
Bonani analizza, studia, spiega, esemplifica percorrendo quindi un tema complicato e denso. Guarda anche agli errori e alle distorsioni che la situazione porta con se’. Arrivando a confezionare una “guida” per muoversi meglio in una giungla che si fa sempre più fitta.
L’impresa aumentata. Caos e responsabilità della comunicazione d’impresa nell’età social
G. Paolo Bonani
Franco Angeli, 2013