L’impresa che conosce
Quattro saggi riuniti in un unico volume ragionano sui collegamenti fra conoscenza, innovazione e sviluppo
L’impresa è fatta di conoscenza. Certo, c’è l’idea iniziale, il guizzo d’ingegno. Ma poi l’idea va coltivata, fatta crescere, accudita, messa in collegamento con altre. Conoscere è l’elemento cruciale per ogni buon imprenditore e manager. Occorre però comprendere anche attraverso quale percorso arrivare ad una condizione di questo genere. E’ utile a questo proposito leggere “Innovazione e internazionalizzazione. La conoscenza come motore di sviluppo”, appena pubblicato e curato da Giuseppe Cappiello, che parte da un quesito: come favorire la competitività delle imprese in un territorio? La risposta che viene data è appunto una sola: investire in conoscenza.
Il libro è composto da soli quattro capitoli scritti da specialisti del settore: un primo che inquadra la situazione delle imprese italiane nell’ambito internazionale, un secondo che affronta l’intreccio fra crescita internazionale e innovazione, uno successivo che esamina gli strumenti e disposizione per proteggere l’innovazione e, infine, un quarto capitolo che ragiona sulle politiche pubbliche per l’innovazione. Alla base di tutto, appunto, lo sviluppo della necessità di cura della conoscenza diffusa nel tessuto imprenditoriale quale leva forte per innescare la crescita.
Scritto in maniera sintetica (il testo arriva a circa 150 pagine), il libro ha un’origine importante e unica. A seguito del terremoto che il 6 aprile 2009 ha colpito L’Aquila e i comuni circostanti, alcuni studiosi e manager hanno infatti cercato di comprendere quali fossero gli ingredienti necessari alla ripartenza e allo sviluppo. I ragionamenti condotti in quell’occasione hanno prodotto una proposta ritenuta valida non solo per L’Aquila e l’Abruzzo, ma per tutte le imprese ed i policy maker interessati a fronteggiare la complessità che contraddistingue questi tempi: occorre spingere sulla leva dell’innovazione, provando a proporre il cambiamento piuttosto che subirlo, facendo massa critica di saperi e sentimenti e stabilendo i compiti sulla base dell’inventario esplicito di intelligenze in gioco.
Il libro è appunto la sintesi del metodo nato dalla pratica della ricostruzione di un territorio. Libro “nato sul campo”, dunque. Da leggere e magari applicare in altri territori.
Innovazione e internazionalizzazione. La conoscenza come motore di sviluppo
Giuseppe Cappiello
Egea, 2017
Quattro saggi riuniti in un unico volume ragionano sui collegamenti fra conoscenza, innovazione e sviluppo
L’impresa è fatta di conoscenza. Certo, c’è l’idea iniziale, il guizzo d’ingegno. Ma poi l’idea va coltivata, fatta crescere, accudita, messa in collegamento con altre. Conoscere è l’elemento cruciale per ogni buon imprenditore e manager. Occorre però comprendere anche attraverso quale percorso arrivare ad una condizione di questo genere. E’ utile a questo proposito leggere “Innovazione e internazionalizzazione. La conoscenza come motore di sviluppo”, appena pubblicato e curato da Giuseppe Cappiello, che parte da un quesito: come favorire la competitività delle imprese in un territorio? La risposta che viene data è appunto una sola: investire in conoscenza.
Il libro è composto da soli quattro capitoli scritti da specialisti del settore: un primo che inquadra la situazione delle imprese italiane nell’ambito internazionale, un secondo che affronta l’intreccio fra crescita internazionale e innovazione, uno successivo che esamina gli strumenti e disposizione per proteggere l’innovazione e, infine, un quarto capitolo che ragiona sulle politiche pubbliche per l’innovazione. Alla base di tutto, appunto, lo sviluppo della necessità di cura della conoscenza diffusa nel tessuto imprenditoriale quale leva forte per innescare la crescita.
Scritto in maniera sintetica (il testo arriva a circa 150 pagine), il libro ha un’origine importante e unica. A seguito del terremoto che il 6 aprile 2009 ha colpito L’Aquila e i comuni circostanti, alcuni studiosi e manager hanno infatti cercato di comprendere quali fossero gli ingredienti necessari alla ripartenza e allo sviluppo. I ragionamenti condotti in quell’occasione hanno prodotto una proposta ritenuta valida non solo per L’Aquila e l’Abruzzo, ma per tutte le imprese ed i policy maker interessati a fronteggiare la complessità che contraddistingue questi tempi: occorre spingere sulla leva dell’innovazione, provando a proporre il cambiamento piuttosto che subirlo, facendo massa critica di saperi e sentimenti e stabilendo i compiti sulla base dell’inventario esplicito di intelligenze in gioco.
Il libro è appunto la sintesi del metodo nato dalla pratica della ricostruzione di un territorio. Libro “nato sul campo”, dunque. Da leggere e magari applicare in altri territori.
Innovazione e internazionalizzazione. La conoscenza come motore di sviluppo
Giuseppe Cappiello
Egea, 2017