L’impresa che dialoga
Dialogo dunque cresco. Ai tempi dell’automazione e dell’informazione alla portata di tutti, nelle imprese si fa sempre più strada anche la necessità di dare spazio alla persona che lavora e quindi al dialogo, al confronto di idee per raggiungere un traguardo comune. Non assenza di regole, ma, al contrario, in alcuni casi, regole ancora più strette da seguire, eppure maggiormente in grado di condurre tutti – la squadra, adoperando termini spesso troppo usati -, ad un risultato comune e di successo.
Ma dialogo, condivisione, lavoro comune sono concetti che occorre applicare con attenzione. Non devono portare alla confusione, ma alla migliore azione.
“Iniziativa individuale e impresa. Per una cultura dialogica” di Karl-Martin Dietz serve per affrontare questo tema da un punto di vista organico e originale. Il testo ripercorre una conferenza tenuta da Dietz presso l’Università di Heidelberg, ne approfondisce i contenuti e costituisce una buona introduzione alla cosiddetta “conduzione dialogica” d’impresa e alla “cultura dialogica” della stessa. Si tratta cioè della sintesi di un approccio sviluppato a partire dalla metà degli anni ’90 e che da allora ha fatto molta strada nella pratica di molte imprese oltre che di organizzazioni culturali. Deitz spiega, illustra, argomenta partendo dalle sue conoscenze di filologia classica e filosofia, oltre che di economia. E arriva a delineare un metodo di gestione d’impresa fondato, appunto, sul dialogo, ma ben radicato anche nella reale pratica aziendale.
Dopo aver affrontato il tema gettando alcune serie basi teoriche – anche fra l’altro con un bel capitolo sul concetto stesso di dialogo -, Dietz va al centro della questione è spiega cosa sia la “cultura dialogica d’impresa”, cioè quel particolare approccio di gestione della stessa che “si propone, attraverso i suoi processi, di portare nell’impresa il maggior numero possibile di persone a un atteggiamento imprenditoriale, di fare in modo che invece di disposizioni vi siano sempre più stimoli, e possibilità invece di direttive”. L’autore, quindi, indica alcuni strumenti operativi che danno corpo a “processi dialogici” importanti per il cambiamento di gestione: l’incontro individuale, la trasparenza, la discussione e la decisione.
Non sempre il testo di Dietz è facile e immediato, e non sempre ci si può trovare d’accordo con quanto scritto, ma leggerlo è importante: pone domande, indica metodi di lavoro diversi dai consueti. Dietz va conosciuto da imprenditori e manager avveduti.
Iniziativa individuale e impresa. Per una cultura dialogica
Karl-Martin Dietz
Editrice Novalis, 2013
Dialogo dunque cresco. Ai tempi dell’automazione e dell’informazione alla portata di tutti, nelle imprese si fa sempre più strada anche la necessità di dare spazio alla persona che lavora e quindi al dialogo, al confronto di idee per raggiungere un traguardo comune. Non assenza di regole, ma, al contrario, in alcuni casi, regole ancora più strette da seguire, eppure maggiormente in grado di condurre tutti – la squadra, adoperando termini spesso troppo usati -, ad un risultato comune e di successo.
Ma dialogo, condivisione, lavoro comune sono concetti che occorre applicare con attenzione. Non devono portare alla confusione, ma alla migliore azione.
“Iniziativa individuale e impresa. Per una cultura dialogica” di Karl-Martin Dietz serve per affrontare questo tema da un punto di vista organico e originale. Il testo ripercorre una conferenza tenuta da Dietz presso l’Università di Heidelberg, ne approfondisce i contenuti e costituisce una buona introduzione alla cosiddetta “conduzione dialogica” d’impresa e alla “cultura dialogica” della stessa. Si tratta cioè della sintesi di un approccio sviluppato a partire dalla metà degli anni ’90 e che da allora ha fatto molta strada nella pratica di molte imprese oltre che di organizzazioni culturali. Deitz spiega, illustra, argomenta partendo dalle sue conoscenze di filologia classica e filosofia, oltre che di economia. E arriva a delineare un metodo di gestione d’impresa fondato, appunto, sul dialogo, ma ben radicato anche nella reale pratica aziendale.
Dopo aver affrontato il tema gettando alcune serie basi teoriche – anche fra l’altro con un bel capitolo sul concetto stesso di dialogo -, Dietz va al centro della questione è spiega cosa sia la “cultura dialogica d’impresa”, cioè quel particolare approccio di gestione della stessa che “si propone, attraverso i suoi processi, di portare nell’impresa il maggior numero possibile di persone a un atteggiamento imprenditoriale, di fare in modo che invece di disposizioni vi siano sempre più stimoli, e possibilità invece di direttive”. L’autore, quindi, indica alcuni strumenti operativi che danno corpo a “processi dialogici” importanti per il cambiamento di gestione: l’incontro individuale, la trasparenza, la discussione e la decisione.
Non sempre il testo di Dietz è facile e immediato, e non sempre ci si può trovare d’accordo con quanto scritto, ma leggerlo è importante: pone domande, indica metodi di lavoro diversi dai consueti. Dietz va conosciuto da imprenditori e manager avveduti.
Iniziativa individuale e impresa. Per una cultura dialogica
Karl-Martin Dietz
Editrice Novalis, 2013