L’impresa che verrà
L’impresa per vivere deve cambiare. Condizione facilissima a dirsi, quella del cambiamento necessario del modo di produrre, dell’essere stesso dell’imprenditore è, in effetti, una delle operazioni più complesse da condurre, incerta nelle conclusioni, rischiosissima nel percorso. Di fronte alla modernità, molte imprese storiche hanno chiuso, con la prospettiva di un futuro incerto, ancora più imprese hanno aperto i battenti per poi naufragare sugli scogli della concorrenza agguerrita, dei mercati complessi e della velocità con la quale corre l’economia. Come spesso accade, servono quindi guide, tracce di percorso, indicazioni d’azione.
E’ quanto è riuscito a fare Renato Fiocca – docente dal 2002 all’Università Cattolica del Sacro Cuore -, con il suo “Impresa futura. Nuove prospettive per l’impresa e il management del domani”, pubblicato recentemente, che ha un obiettivo generale: fornire una serie di riflessioni sul ruolo dell’impresa e del management negli anni futuri.
“Le difficoltà e la crisi che hanno colpito i mercati e le imprese negli ultimi anni – dice Fiocca -, hanno lasciato segni profondi nel modo con il quale si possono gestire le imprese. Ritornare ai sistemi e ai modelli di management del passato non è pensabile. Troppi i cambiamenti che sono intervenuti. Le nuove tecnologie, le rinnovate esigenze dei clienti, l’incombente e sempre più agguerrita concorrenza internazionale non lasciano spazio a una riproposizione acritica di logiche e di management ormai superate”.
Quindi che fare? La risposta di Fiocca arriva in 13 capitoli con una serie di considerazioni, di suggerimenti, anche di provocazioni, indirizzate agli imprenditori e ai manager di oggi e di domani.
Partendo dalla constatazione che l’impresa ha in se’ un “mondo” di risorse, spesso invisibili, Fiocca affronta il tema delle risorse umane in azienda, poi quello della qualità delle relazioni e nelle relazioni, la presenza di “altruismi ed egoismi relazionali”, il nodo della comunicazione nelle relazioni e nelle reti. L’autore passa quindi ad affrontare i temi dei rapporti fra impresa e mercato (“Rispetto d’impresa, rispetto di mercato”), e il confronto fra cooperazione e competizione fra imprese. Il volume – di poco più di 250 pagine -, si conclude quindi con una serie di riflessioni sul significato filosofico del “decidere” imprenditoriale e quindi sull’etica, sull’estetica e sulla matematica nelle relazioni. Ma non solo, Fiocca guarda al futuro in maniera profonda: analizza anche la situazione dell’impresa che “scivola verso il basso” e l’esigenza di “odiare lo spreco”.
Management per una buona gestione, quindi, ma anche attenzione particolare agli aspetti immateriali del fare impresa oggi in vista del domani. Il volume di Fiocca è scritto bene, con un linguaggio fresco e moderno e una profondità non comune.
Impresa futura. Nuove prospettive per l’impresa e il management del domani
Renato Fiocca
Franco Angeli, 2014
L’impresa per vivere deve cambiare. Condizione facilissima a dirsi, quella del cambiamento necessario del modo di produrre, dell’essere stesso dell’imprenditore è, in effetti, una delle operazioni più complesse da condurre, incerta nelle conclusioni, rischiosissima nel percorso. Di fronte alla modernità, molte imprese storiche hanno chiuso, con la prospettiva di un futuro incerto, ancora più imprese hanno aperto i battenti per poi naufragare sugli scogli della concorrenza agguerrita, dei mercati complessi e della velocità con la quale corre l’economia. Come spesso accade, servono quindi guide, tracce di percorso, indicazioni d’azione.
E’ quanto è riuscito a fare Renato Fiocca – docente dal 2002 all’Università Cattolica del Sacro Cuore -, con il suo “Impresa futura. Nuove prospettive per l’impresa e il management del domani”, pubblicato recentemente, che ha un obiettivo generale: fornire una serie di riflessioni sul ruolo dell’impresa e del management negli anni futuri.
“Le difficoltà e la crisi che hanno colpito i mercati e le imprese negli ultimi anni – dice Fiocca -, hanno lasciato segni profondi nel modo con il quale si possono gestire le imprese. Ritornare ai sistemi e ai modelli di management del passato non è pensabile. Troppi i cambiamenti che sono intervenuti. Le nuove tecnologie, le rinnovate esigenze dei clienti, l’incombente e sempre più agguerrita concorrenza internazionale non lasciano spazio a una riproposizione acritica di logiche e di management ormai superate”.
Quindi che fare? La risposta di Fiocca arriva in 13 capitoli con una serie di considerazioni, di suggerimenti, anche di provocazioni, indirizzate agli imprenditori e ai manager di oggi e di domani.
Partendo dalla constatazione che l’impresa ha in se’ un “mondo” di risorse, spesso invisibili, Fiocca affronta il tema delle risorse umane in azienda, poi quello della qualità delle relazioni e nelle relazioni, la presenza di “altruismi ed egoismi relazionali”, il nodo della comunicazione nelle relazioni e nelle reti. L’autore passa quindi ad affrontare i temi dei rapporti fra impresa e mercato (“Rispetto d’impresa, rispetto di mercato”), e il confronto fra cooperazione e competizione fra imprese. Il volume – di poco più di 250 pagine -, si conclude quindi con una serie di riflessioni sul significato filosofico del “decidere” imprenditoriale e quindi sull’etica, sull’estetica e sulla matematica nelle relazioni. Ma non solo, Fiocca guarda al futuro in maniera profonda: analizza anche la situazione dell’impresa che “scivola verso il basso” e l’esigenza di “odiare lo spreco”.
Management per una buona gestione, quindi, ma anche attenzione particolare agli aspetti immateriali del fare impresa oggi in vista del domani. Il volume di Fiocca è scritto bene, con un linguaggio fresco e moderno e una profondità non comune.
Impresa futura. Nuove prospettive per l’impresa e il management del domani
Renato Fiocca
Franco Angeli, 2014