L’impresa, l’imprenditore e i suoi uomini
Le aziende diventano imprese quando l’imprenditore agisce. Ma le imprese non possono essere tali se non vi è anche la presenza di un’organizzazione e di uomini che le fanno funzionare con il loro lavoro. Constatazione normale e ovvia, questa porta con se’ un obbligo: se si vuole per davvero conoscere l’impresa non basta conoscerne l’imprenditore, ma occorre anche avere un’idea precisa della sua organizzazione, degli uomini che la animano e del loro lavoro.
Per questo sono utili volumi come “Persone, lavoro, organizzazione. Una lettura psicologica della vita organizzativa” apparso recentemente e ultima fatica di Pier Giorgio Gabassi (professore ordinario di psicologia del lavoro e delle organizzazioni all’Università degli Studi di Trieste) e di Maria Lisa Garzitto (dottore di ricerca in psicologia del lavoro e delle risorse umane).
Il libro – di circa 350 pagine -, ripercorre l’evoluzione dei modelli e dei concetti elaborati per descrivere e interpretare ogni realtà lavorativa e organizzativa. Si tratta di un vero “strumento di conoscenza”, una sorta di manuale di base per chi vuole conoscere di più della psicologia applicata ai contesti organizzativi. Ciò che oggi serve, quindi, soprattutto nel momento in cui si ha necessità di passare dalla tecnologia all’uomo, dalla macchina alla psicologia dei rapporti umani che formano di se’ un’impresa.
Il volume parte da un’idea di base: persone, lavoro e organizzazione costituiscono un intreccio di fenomeni complessi. Il libro poi ragiona sul fatto che la concezione antropocentrica del lavoro rimette al centro del sistema produttivo l’esperienza della persona: gli aspetti cognitivi ed emotivi riprendono spazio e considerazione umana dopo la lunga stagione di “industrialismo duro”, che aveva profondamente segnato l’esperienza umana di molti lavoratori.
Fra i temi affrontati il tempo e la soggettività lavorativa, la divisione del lavoro, la relazioni umane in azienda e le loro applicazioni gestionali, l’Organization Development, il Total Quality Management, la cultura organizzativa, il clima organizzativo, la comunicazione organizzativa, e poi ancora il leadership e management, il conflitto e il negoziato in fabbrica, la formazione, la valutazione nelle organizzazioni, ma anche la retribuzione e contratto psicologico, l’ergonomia e il lavoro, lo stress e sofferenza lavorativa, il mobbing, i comportamenti di consumo.
L’uomo e la fabbrica dunque, la persona e l’impresa in tutte le loro varie sfaccettature. Un libro che si fa leggere e che deve essere letto.
Persone, lavoro, organizzazione. Una lettura psicologica della vita organizzativa
Piergiorgio Gabassi , Maria Luisa Garzitto
Franco Angeli, 2014
Le aziende diventano imprese quando l’imprenditore agisce. Ma le imprese non possono essere tali se non vi è anche la presenza di un’organizzazione e di uomini che le fanno funzionare con il loro lavoro. Constatazione normale e ovvia, questa porta con se’ un obbligo: se si vuole per davvero conoscere l’impresa non basta conoscerne l’imprenditore, ma occorre anche avere un’idea precisa della sua organizzazione, degli uomini che la animano e del loro lavoro.
Per questo sono utili volumi come “Persone, lavoro, organizzazione. Una lettura psicologica della vita organizzativa” apparso recentemente e ultima fatica di Pier Giorgio Gabassi (professore ordinario di psicologia del lavoro e delle organizzazioni all’Università degli Studi di Trieste) e di Maria Lisa Garzitto (dottore di ricerca in psicologia del lavoro e delle risorse umane).
Il libro – di circa 350 pagine -, ripercorre l’evoluzione dei modelli e dei concetti elaborati per descrivere e interpretare ogni realtà lavorativa e organizzativa. Si tratta di un vero “strumento di conoscenza”, una sorta di manuale di base per chi vuole conoscere di più della psicologia applicata ai contesti organizzativi. Ciò che oggi serve, quindi, soprattutto nel momento in cui si ha necessità di passare dalla tecnologia all’uomo, dalla macchina alla psicologia dei rapporti umani che formano di se’ un’impresa.
Il volume parte da un’idea di base: persone, lavoro e organizzazione costituiscono un intreccio di fenomeni complessi. Il libro poi ragiona sul fatto che la concezione antropocentrica del lavoro rimette al centro del sistema produttivo l’esperienza della persona: gli aspetti cognitivi ed emotivi riprendono spazio e considerazione umana dopo la lunga stagione di “industrialismo duro”, che aveva profondamente segnato l’esperienza umana di molti lavoratori.
Fra i temi affrontati il tempo e la soggettività lavorativa, la divisione del lavoro, la relazioni umane in azienda e le loro applicazioni gestionali, l’Organization Development, il Total Quality Management, la cultura organizzativa, il clima organizzativo, la comunicazione organizzativa, e poi ancora il leadership e management, il conflitto e il negoziato in fabbrica, la formazione, la valutazione nelle organizzazioni, ma anche la retribuzione e contratto psicologico, l’ergonomia e il lavoro, lo stress e sofferenza lavorativa, il mobbing, i comportamenti di consumo.
L’uomo e la fabbrica dunque, la persona e l’impresa in tutte le loro varie sfaccettature. Un libro che si fa leggere e che deve essere letto.
Persone, lavoro, organizzazione. Una lettura psicologica della vita organizzativa
Piergiorgio Gabassi , Maria Luisa Garzitto
Franco Angeli, 2014