Accedi all’Archivio online
Esplora l’Archivio online per trovare fonti e materiali. Seleziona la tipologia di supporto documentale che più ti interessa e inserisci le parole chiave della tua ricerca.
    Seleziona una delle seguenti categorie:
  • Documenti
  • Fotografie
  • Disegni e manifesti
  • Audiovisivi
  • Pubblicazioni e riviste
  • Tutti
Assistenza alla consultazione
Per richiedere la consultazione del materiale conservato nell’Archivio Storico e nelle Biblioteche della Fondazione Pirelli al fine di studi e ricerche e conoscere le modalità di utilizzo dei materiali per prestiti e mostre, compila il seguente modulo.
Riceverai una mail di conferma dell'avvenuta ricezione della richiesta e sarai ricontattato.
Percorsi Fondazione Pirelli Educational

Seleziona il grado di istruzione della scuola di appartenenza
Back
Scuola Primaria
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.

Dichiaro di avere preso visione dell’informativa relativa al trattamento dei miei dati personali, e autorizzo la Fondazione Pirelli al trattamento dei miei dati personali per l’invio, anche a mezzo e-mail, di comunicazioni relative ad iniziative/convegni organizzati dalla Fondazione Pirelli.

Back
Scuole secondarie di I grado
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.
Back
Scuole secondarie di II grado
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.
Back
Università
Percorsi Fondazione Pirelli Educational

Vuoi organizzare un percorso personalizzato con i tuoi studenti? Per informazioni e prenotazioni scrivi a universita@fondazionepirelli.org

Visita la Fondazione
Per informazioni sulle attività della Fondazione e l’accessiblità agli spazi
contattare il numero 0264423971 o scrivere a visite@fondazionepirelli.org

Manager da combattimento?

Bistrattati guerrieri alle prese con un destino più grande e potente di loro; soli, nemici di tutti, chiusi in un’immagine molto spesso lontana della realtà, in cerca di un riscatto che ne faccia conoscere la loro vera natura. Potrebbe essere il ritratto, valido in moltissimi casi, dei manager d’impresa italiani, alle prese con una crisi che non è finita e con la voglia di riscattare non solo se’ stessi ma anche le aziende per cui lavorano. Ritratto forte, con il quale si può anche non essere d’accordo, ma che emerge da “Risorse sovraumane. Autoritratto dei manager italiani di oggi”, scritto a quattro mani da Monica Fabris, Emma Villa e in procinto di uscire nelle librerie.

Si tratta di un libro voluto da Federmanager per capire meglio la natura della categoria oggi e, soprattutto, per fare giustizia di troppi stereotipi sull’argomento.

Di fatto un libro “di parte”, ma interessante, importante e tutto da leggere e che cerca di rispondere ad una serie di interrogativi sull’autopercezione dei manager italiani, sui valori, stili di vita, modi di pensare e lavorare nei quali questi si riconoscono dopo una crisi che li ha colpiti duramente e insieme ne richiede ancor più le competenze per rilanciare la competitività delle imprese.

Il lavoro inizia in maniera inconsueta osservando a fondo, come antropologi, una gruppo ristretto di manager e poi, sulla base dei primi risultati, allargando l’osservazione ad una campione molto più ampio tramite un questionario. Chiude il tutto una serie di quattro interviste sui manager italiani a Giorgio Squinzi, Susanna Camusso, Angelo Bagnasco, Giulio Sapelli.

La conclusione del volume è che occorre dimenticare l’immagine del manager individualista, egoista, interessato solo al potere e ai soldi, uno che si sente un privilegiato e non esce dai recinti mentali della propria azienda. Oggi – spiegano i due autori -, i manager italiani si sentono piuttosto portatori di una nuova cultura centrata sul merito e sulla responsabilità; dei combattenti – appunto -, che mettono in campo strumenti e doti personali per dare un contributo decisivo al paese; delle persone in carne ed ossa mosse da passioni e aspirazioni.

Nell’introduzione al volume c’è un passo significativo: “La gerarchia valoriale restituita oggi dai manager evidenzia un netto ribaltamento rispetto al passato: le dimensioni etiche e doveristiche vengono anteposte a quelle materialistiche e di status un tempo predominanti. Si genera così un circolo virtuoso del tutto nuovo tra manager, aziende e società a partire dai valori della persona”.

“Risorse sovraumane” è da leggere con attenzione e accortezza, ma è una istantanea interessante da esplorare.

Risorse sovraumane. Autoritratto dei manager italiani di oggi

Monica Fabris, Emma Villa

Franco Angeli, luglio 2014

Bistrattati guerrieri alle prese con un destino più grande e potente di loro; soli, nemici di tutti, chiusi in un’immagine molto spesso lontana della realtà, in cerca di un riscatto che ne faccia conoscere la loro vera natura. Potrebbe essere il ritratto, valido in moltissimi casi, dei manager d’impresa italiani, alle prese con una crisi che non è finita e con la voglia di riscattare non solo se’ stessi ma anche le aziende per cui lavorano. Ritratto forte, con il quale si può anche non essere d’accordo, ma che emerge da “Risorse sovraumane. Autoritratto dei manager italiani di oggi”, scritto a quattro mani da Monica Fabris, Emma Villa e in procinto di uscire nelle librerie.

Si tratta di un libro voluto da Federmanager per capire meglio la natura della categoria oggi e, soprattutto, per fare giustizia di troppi stereotipi sull’argomento.

Di fatto un libro “di parte”, ma interessante, importante e tutto da leggere e che cerca di rispondere ad una serie di interrogativi sull’autopercezione dei manager italiani, sui valori, stili di vita, modi di pensare e lavorare nei quali questi si riconoscono dopo una crisi che li ha colpiti duramente e insieme ne richiede ancor più le competenze per rilanciare la competitività delle imprese.

Il lavoro inizia in maniera inconsueta osservando a fondo, come antropologi, una gruppo ristretto di manager e poi, sulla base dei primi risultati, allargando l’osservazione ad una campione molto più ampio tramite un questionario. Chiude il tutto una serie di quattro interviste sui manager italiani a Giorgio Squinzi, Susanna Camusso, Angelo Bagnasco, Giulio Sapelli.

La conclusione del volume è che occorre dimenticare l’immagine del manager individualista, egoista, interessato solo al potere e ai soldi, uno che si sente un privilegiato e non esce dai recinti mentali della propria azienda. Oggi – spiegano i due autori -, i manager italiani si sentono piuttosto portatori di una nuova cultura centrata sul merito e sulla responsabilità; dei combattenti – appunto -, che mettono in campo strumenti e doti personali per dare un contributo decisivo al paese; delle persone in carne ed ossa mosse da passioni e aspirazioni.

Nell’introduzione al volume c’è un passo significativo: “La gerarchia valoriale restituita oggi dai manager evidenzia un netto ribaltamento rispetto al passato: le dimensioni etiche e doveristiche vengono anteposte a quelle materialistiche e di status un tempo predominanti. Si genera così un circolo virtuoso del tutto nuovo tra manager, aziende e società a partire dai valori della persona”.

“Risorse sovraumane” è da leggere con attenzione e accortezza, ma è una istantanea interessante da esplorare.

Risorse sovraumane. Autoritratto dei manager italiani di oggi

Monica Fabris, Emma Villa

Franco Angeli, luglio 2014

CIAO, COME POSSO AIUTARTI?