Muoversi nel cambiamento
Una sintetica tesi riassume le dinamiche economiche degli ultimi trent’anni e individua le strategie da adottare per il futuro.
L’impresa si muove continuamente in uno scenario che evolve, cambia, muta anche improvvisamente. E’ una condizione che vale anche per quelle organizzazioni della produzione che, apparentemente, paiono possedere orizzonti limitati. “Dinamiche della competizione globale. Dynamics of global competition” di Luca Ceccato (tesi discussa all’Università degli Studi di Padova. Dipartimento di Scienze economiche e aziendali “Marco Fanno”, Corso di laurea in Economia internazionale), è una buona guida per imprenditori e manager, una sorta di vademecum sintetico utile per sapersi orientare davanti al mutamento.
Si tratta di un lavoro che prende in considerazione l’evoluzione dell’economia internazionale negli ultimi anni assumendo come base le analisi di McKinsey Global Institute. Ceccato parte dalla considerazione che negli ultimi trent’anni “le dinamiche hanno subito un notevole cambiamento, dettato soprattutto dalla tecnologia e dall’espansione del commercio internazionale, aumentando sempre più la competizione all’interno dei vari mercati (causando tuttavia un problema di turbolenza) e rendendo i costi marginali sempre più bassi”. Particolare attenzione viene posta quindi al “ruolo della tecnologia” vista come un “enorme e imprevedibile fattore competitivo”.
Il ragionamento si dipana da queste basi, guardando prima ai fondamentali macroeconomici e, poi, agli aspetti imprenditoriali. Chiude la ricerca un capitolo sulle previsioni al 2025 dal punto di vista quantitativo e successivamente qualitativo e in cui il concetto chiave pare essere quello di “velocità”.
“Una mera strategia difensiva – scrive Ceccato -, non riuscirà a proteggere le propria realtà aziendale da un contesto sempre più globalizzato e sempre più dinamico. Un sano ottimismo, una forte vision ed una costante velocità potranno portare a dei promettenti risultati anche in un campo di battaglia sempre più affollato”. Da qui una serie di strategie da adottare basate sulla capacità di capire e controllare le novità, essere preparati al “sovvertimento tecnologico”, cercare giusti investitori, diventare “agili per contrastare la volatilità”, costruire il “proprio patrimonio intellettuale”, trovare talenti sempre nuovi, prepararsi ad una maggiore pressione sul mercato del lavoro, supportare la creazione di surplus per il consumo e la diversificazione delle imprese.
“Dinamiche della competizione globale” è una buona lettura, resa più facile da una serie di schemi e figure utili alla comprensione rapida di concetti importanti.
Dinamiche della competizione globale. Dynamics of global competition
Luca Ceccato
Universita’ degli Studi di Padova. Dipartimento di Scienze economiche e aziendali “Marco Fanno”. Corso di laurea in Economia internazionale, 2016
Una sintetica tesi riassume le dinamiche economiche degli ultimi trent’anni e individua le strategie da adottare per il futuro.
L’impresa si muove continuamente in uno scenario che evolve, cambia, muta anche improvvisamente. E’ una condizione che vale anche per quelle organizzazioni della produzione che, apparentemente, paiono possedere orizzonti limitati. “Dinamiche della competizione globale. Dynamics of global competition” di Luca Ceccato (tesi discussa all’Università degli Studi di Padova. Dipartimento di Scienze economiche e aziendali “Marco Fanno”, Corso di laurea in Economia internazionale), è una buona guida per imprenditori e manager, una sorta di vademecum sintetico utile per sapersi orientare davanti al mutamento.
Si tratta di un lavoro che prende in considerazione l’evoluzione dell’economia internazionale negli ultimi anni assumendo come base le analisi di McKinsey Global Institute. Ceccato parte dalla considerazione che negli ultimi trent’anni “le dinamiche hanno subito un notevole cambiamento, dettato soprattutto dalla tecnologia e dall’espansione del commercio internazionale, aumentando sempre più la competizione all’interno dei vari mercati (causando tuttavia un problema di turbolenza) e rendendo i costi marginali sempre più bassi”. Particolare attenzione viene posta quindi al “ruolo della tecnologia” vista come un “enorme e imprevedibile fattore competitivo”.
Il ragionamento si dipana da queste basi, guardando prima ai fondamentali macroeconomici e, poi, agli aspetti imprenditoriali. Chiude la ricerca un capitolo sulle previsioni al 2025 dal punto di vista quantitativo e successivamente qualitativo e in cui il concetto chiave pare essere quello di “velocità”.
“Una mera strategia difensiva – scrive Ceccato -, non riuscirà a proteggere le propria realtà aziendale da un contesto sempre più globalizzato e sempre più dinamico. Un sano ottimismo, una forte vision ed una costante velocità potranno portare a dei promettenti risultati anche in un campo di battaglia sempre più affollato”. Da qui una serie di strategie da adottare basate sulla capacità di capire e controllare le novità, essere preparati al “sovvertimento tecnologico”, cercare giusti investitori, diventare “agili per contrastare la volatilità”, costruire il “proprio patrimonio intellettuale”, trovare talenti sempre nuovi, prepararsi ad una maggiore pressione sul mercato del lavoro, supportare la creazione di surplus per il consumo e la diversificazione delle imprese.
“Dinamiche della competizione globale” è una buona lettura, resa più facile da una serie di schemi e figure utili alla comprensione rapida di concetti importanti.
Dinamiche della competizione globale. Dynamics of global competition
Luca Ceccato
Universita’ degli Studi di Padova. Dipartimento di Scienze economiche e aziendali “Marco Fanno”. Corso di laurea in Economia internazionale, 2016