Navigare controvento nei marosi industriali
Presentata l’edizione numero cinque dell’indagine Nomisma, CRIF e CRIBIS
Imprese che – per organizzazione, risultati e cultura – rappresentano esempi da seguire. Aziende che non devono essere imitate per forza, ma che possono, con ragione, essere modelli a cui ispirarsi. Per far crescere altre imprese e quindi creare benessere. E’ tutto sommato questo il motivo per il quale continua ad essere importante la ricerca “Controvento: le aziende che guidano il Paese”, curata da Nomisma in collaborazione con CRIF e CRIBIS, la cui quinta edizione è stata presentata da qualche giorno.
Aziende “controvento”, dunque. E cioè capaci, non solo di navigare ma di farlo nonostante le difficoltà e sfruttando magari quelle occasioni di fare impresa che altre non riescono a cogliere. Non un nucleo sparuto di organizzazioni della produzione ma, come la stessa ricerca spiega, un gruppo che nel corso degli anni si è rafforzato, in maniera molto più marcata rispetto al resto del settore manifatturiero del Paese. Perché, e occorre notarlo, l’indagine prende in considerazione aziende capaci di crescere sfidando la corrente e superando gli ostacoli del mercato di oggi, aziende pur sempre manifatturiere e cioè quelle che bene o male costituiscono il nucleo forte del sistema industriale nazionale.
La ricerca, come ormai consuetudine, racconta strategie e numeri di queste imprese esemplari e ne fornisce un’istantanea significativa. Dall’analisi aggregata sui bilanci 2022 (gli ultimi disponibili) emerge quindi come il 6,5% delle aziende italiane riesca a garantire parametri di competitività tali da farle rientrare nelle imprese “controvento”. Complessivamente queste generano il 9,4% dei ricavi e il 14,2% del valore aggiunto complessivo della manifattura italiana. Dall’indagine, emergono poi tratti particolari che devono fare ragionare, come quello della classe dimensionale oppure il rapporto tra nord e sud dello Stivale con le imprese del Sud che dimostrano di avere una maggiore propensione a navigare controvento rispetto al resto del Paese.
Capacità di saper produrre e crescere fuori dal comune, quindi, quella raccontata dall’indagine Nomisma, CRIF e CRIBIS ma non così rara da trovare nell’economia italiana. Che l’Osservatorio Controvento ha l’obiettivo di individuare e valorizzare. E che il rapporto annuale riesce a condensare efficacemente.
Controvento: le aziende che guidano il Paese
AA.VV.
Nomisma, CRIF e CRIBIS, 2024
Presentata l’edizione numero cinque dell’indagine Nomisma, CRIF e CRIBIS
Imprese che – per organizzazione, risultati e cultura – rappresentano esempi da seguire. Aziende che non devono essere imitate per forza, ma che possono, con ragione, essere modelli a cui ispirarsi. Per far crescere altre imprese e quindi creare benessere. E’ tutto sommato questo il motivo per il quale continua ad essere importante la ricerca “Controvento: le aziende che guidano il Paese”, curata da Nomisma in collaborazione con CRIF e CRIBIS, la cui quinta edizione è stata presentata da qualche giorno.
Aziende “controvento”, dunque. E cioè capaci, non solo di navigare ma di farlo nonostante le difficoltà e sfruttando magari quelle occasioni di fare impresa che altre non riescono a cogliere. Non un nucleo sparuto di organizzazioni della produzione ma, come la stessa ricerca spiega, un gruppo che nel corso degli anni si è rafforzato, in maniera molto più marcata rispetto al resto del settore manifatturiero del Paese. Perché, e occorre notarlo, l’indagine prende in considerazione aziende capaci di crescere sfidando la corrente e superando gli ostacoli del mercato di oggi, aziende pur sempre manifatturiere e cioè quelle che bene o male costituiscono il nucleo forte del sistema industriale nazionale.
La ricerca, come ormai consuetudine, racconta strategie e numeri di queste imprese esemplari e ne fornisce un’istantanea significativa. Dall’analisi aggregata sui bilanci 2022 (gli ultimi disponibili) emerge quindi come il 6,5% delle aziende italiane riesca a garantire parametri di competitività tali da farle rientrare nelle imprese “controvento”. Complessivamente queste generano il 9,4% dei ricavi e il 14,2% del valore aggiunto complessivo della manifattura italiana. Dall’indagine, emergono poi tratti particolari che devono fare ragionare, come quello della classe dimensionale oppure il rapporto tra nord e sud dello Stivale con le imprese del Sud che dimostrano di avere una maggiore propensione a navigare controvento rispetto al resto del Paese.
Capacità di saper produrre e crescere fuori dal comune, quindi, quella raccontata dall’indagine Nomisma, CRIF e CRIBIS ma non così rara da trovare nell’economia italiana. Che l’Osservatorio Controvento ha l’obiettivo di individuare e valorizzare. E che il rapporto annuale riesce a condensare efficacemente.
Controvento: le aziende che guidano il Paese
AA.VV.
Nomisma, CRIF e CRIBIS, 2024