Nuove affascinanti imprese
In un libro raccolte 26 storie di startup che possono insegnare molto a tutti
Iniziare un’avventura è forse la parte più bella dell’avventura. Avere l’idea di esplorare qualcosa di nuovo, confrontarsi con altri, immaginare i passi successivi, pianificarli, preparare l’attrezzatura (fisica o mentale che sia), concentrarsi sull’obiettivo, sognarlo. Vale anche per il mondo della produzione e dell’economia: perché, a ben vedere, ogni impresa è un’avventura (di donne, uomini e cose) e come tale deve essere attentamente pianificata e condotta. Partenza e cammino, dunque. E conoscenza. Per questo occorre informarsi, studiare, apprendere. Ed è per questo che serve leggere “Storie di startup dalla A alla Z. Case study, esempi pratici e insight raccontati direttamente dai protagonisti dell’ecosistema startup” raccolta di ventisei storie di aziende agli inizi (startup) raccolte da Vincenzo E.M. Giardino e pubblicate da poco.
L’intento del libro è semplice: raccogliere, attraverso la voce di autorevoli stakeholders del sistema delle startup cioè delle imprese emergenti, di quelle neonate con una grande avvenire (almeno nelle intenzioni), i racconti delle visioni che portano a creare una impresa innovativa e non convenzionale, fuori dagli schemi.
Storie varie, quelle del libro di Giardino, tutte accompagnate da una prima pagina disegnata che riassume i punti di forza dell’impresa, i sogni di chi la racconta. Storie davvero messi in file in ordine alfabetico (dalla A alla Z) partendo da un concetto chiave. Scorrono quindi capitoli dedicati – ad esempio -, all’ambizione, al business plan, all’ecosistema, all’orientamento al mercato, alla “missione aziendale”, all’open innovation, al trasferimento tecnologico e a tanto altro ancora. Ogni capitolo è consultabile in ordine libero ed è dedicato alla più ampia platea di persone che posso avere a che fare con le nuove imprese.
Da leggere con attenzione, quindi, il libro di Vincenzo Giardino (e magari da rileggere dopo aver visto altre nuove aziende iniziare la loro avventura); da leggere nonostante, in alcuni passaggi anche introduttivi, la chiarezza del linguaggio ceda forse troppo il posto a tecnicismi che diventano ostici tornanti lungo il percorso di lettura.
Storie di startup dalla A alla Z. Case study, esempi pratici e insight raccontati direttamente dai protagonisti dell’ecosistema startup
Vincenzo E.M. Giardino
Egea, 2021
In un libro raccolte 26 storie di startup che possono insegnare molto a tutti
Iniziare un’avventura è forse la parte più bella dell’avventura. Avere l’idea di esplorare qualcosa di nuovo, confrontarsi con altri, immaginare i passi successivi, pianificarli, preparare l’attrezzatura (fisica o mentale che sia), concentrarsi sull’obiettivo, sognarlo. Vale anche per il mondo della produzione e dell’economia: perché, a ben vedere, ogni impresa è un’avventura (di donne, uomini e cose) e come tale deve essere attentamente pianificata e condotta. Partenza e cammino, dunque. E conoscenza. Per questo occorre informarsi, studiare, apprendere. Ed è per questo che serve leggere “Storie di startup dalla A alla Z. Case study, esempi pratici e insight raccontati direttamente dai protagonisti dell’ecosistema startup” raccolta di ventisei storie di aziende agli inizi (startup) raccolte da Vincenzo E.M. Giardino e pubblicate da poco.
L’intento del libro è semplice: raccogliere, attraverso la voce di autorevoli stakeholders del sistema delle startup cioè delle imprese emergenti, di quelle neonate con una grande avvenire (almeno nelle intenzioni), i racconti delle visioni che portano a creare una impresa innovativa e non convenzionale, fuori dagli schemi.
Storie varie, quelle del libro di Giardino, tutte accompagnate da una prima pagina disegnata che riassume i punti di forza dell’impresa, i sogni di chi la racconta. Storie davvero messi in file in ordine alfabetico (dalla A alla Z) partendo da un concetto chiave. Scorrono quindi capitoli dedicati – ad esempio -, all’ambizione, al business plan, all’ecosistema, all’orientamento al mercato, alla “missione aziendale”, all’open innovation, al trasferimento tecnologico e a tanto altro ancora. Ogni capitolo è consultabile in ordine libero ed è dedicato alla più ampia platea di persone che posso avere a che fare con le nuove imprese.
Da leggere con attenzione, quindi, il libro di Vincenzo Giardino (e magari da rileggere dopo aver visto altre nuove aziende iniziare la loro avventura); da leggere nonostante, in alcuni passaggi anche introduttivi, la chiarezza del linguaggio ceda forse troppo il posto a tecnicismi che diventano ostici tornanti lungo il percorso di lettura.
Storie di startup dalla A alla Z. Case study, esempi pratici e insight raccontati direttamente dai protagonisti dell’ecosistema startup
Vincenzo E.M. Giardino
Egea, 2021