Nuove strategie d’impresa
Ogni impresa deve avere una strategia. Concetto facile a dirsi, più difficile a definirsi, più difficile ancora in quanto a realizzazione pratica. Eppure, oltre allo spirito d’impresa che deve per forza esserci, ogni azienda che vuole guardare in avanti in maniera adeguata, deve dotarsi anche di uno schema d’azione, una successione definita di passi da compiere, un percorso da seguire. Strategia dunque, cioè il farsi programmato di un’idea imprenditoriale.
L’ultima edizione del manuale di Giorgio Pellicelli serve per costruire correttamente una strategia aziendale, metterla in pratica, condurla fino al traguardo. Tenendo conto dei tempi che cambiano. L’ultima edizione di “Strategie d’impresa” – manuale classico sulla materia -, inizia proprio dalla constatazione del cambiamento del contesto nel quale un’impresa agisce. “Negli ultimi anni – scrive Pellicelli -, il management delle imprese ha dovuto affrontare problemi che per complessità forse non hanno precedenti nella storia. La caduta di molte barriere agli scambi ha portato più paesi e più imprese nell’arena competitiva, la tecnologia ha travolto i confini tra settori mentre i progressi delle comunicazioni e Internet, in particolare, hanno distribuito in modo nuovo il potere tra i protagonisti dell’economia”. E poi ancora: “È quindi sempre più evidente che le imprese non possono pianificare nel lungo termine e controllare il loro cammino verso il futuro. Per sopravvivere, le imprese devono avere strategie flessibili in grado di fronteggiare le minacce che emergono continuamente e in grado di catturare le opportunità sempre più rare e sempre più contese che si presentano. Il futuro appartiene alle imprese che sanno interpretare il cambiamento (…)”.
Il problema è saper interpretare un mondo che cambia in tempo reale. Pellicelli, quindi, fornisce i concetti fondamentali di una nuova cultura d’impresa strategica; quella che serve per cambiare nella direzione giusta. E lo fa con una serie di esempi dai quali da discendere la teoria. Lungo le circa 500 pagine del libro, quindi, si snodano i casi di Microsoft-Nokia, Toyota Prius, Honda, Novartis, IBM, Luxottica e Google ma anche di Encyclopaedia Britannica, Rover, General Electric, Glaxo e molti altri ancora che sono altrettanti spunti per capire meglio la realtà e verificare con essa la validità della teoria.
Pellicelli così, ha costruito una guida per manager e imprenditori avveduti, un testo non noioso ma per certi versi addirittura avvincente e però esatto nei contenuti, rigoroso nelle argomentazioni. Tutto da leggere.
Strategie d’impresa
Giorgio Pellicelli
Egea, 2014


Ogni impresa deve avere una strategia. Concetto facile a dirsi, più difficile a definirsi, più difficile ancora in quanto a realizzazione pratica. Eppure, oltre allo spirito d’impresa che deve per forza esserci, ogni azienda che vuole guardare in avanti in maniera adeguata, deve dotarsi anche di uno schema d’azione, una successione definita di passi da compiere, un percorso da seguire. Strategia dunque, cioè il farsi programmato di un’idea imprenditoriale.
L’ultima edizione del manuale di Giorgio Pellicelli serve per costruire correttamente una strategia aziendale, metterla in pratica, condurla fino al traguardo. Tenendo conto dei tempi che cambiano. L’ultima edizione di “Strategie d’impresa” – manuale classico sulla materia -, inizia proprio dalla constatazione del cambiamento del contesto nel quale un’impresa agisce. “Negli ultimi anni – scrive Pellicelli -, il management delle imprese ha dovuto affrontare problemi che per complessità forse non hanno precedenti nella storia. La caduta di molte barriere agli scambi ha portato più paesi e più imprese nell’arena competitiva, la tecnologia ha travolto i confini tra settori mentre i progressi delle comunicazioni e Internet, in particolare, hanno distribuito in modo nuovo il potere tra i protagonisti dell’economia”. E poi ancora: “È quindi sempre più evidente che le imprese non possono pianificare nel lungo termine e controllare il loro cammino verso il futuro. Per sopravvivere, le imprese devono avere strategie flessibili in grado di fronteggiare le minacce che emergono continuamente e in grado di catturare le opportunità sempre più rare e sempre più contese che si presentano. Il futuro appartiene alle imprese che sanno interpretare il cambiamento (…)”.
Il problema è saper interpretare un mondo che cambia in tempo reale. Pellicelli, quindi, fornisce i concetti fondamentali di una nuova cultura d’impresa strategica; quella che serve per cambiare nella direzione giusta. E lo fa con una serie di esempi dai quali da discendere la teoria. Lungo le circa 500 pagine del libro, quindi, si snodano i casi di Microsoft-Nokia, Toyota Prius, Honda, Novartis, IBM, Luxottica e Google ma anche di Encyclopaedia Britannica, Rover, General Electric, Glaxo e molti altri ancora che sono altrettanti spunti per capire meglio la realtà e verificare con essa la validità della teoria.
Pellicelli così, ha costruito una guida per manager e imprenditori avveduti, un testo non noioso ma per certi versi addirittura avvincente e però esatto nei contenuti, rigoroso nelle argomentazioni. Tutto da leggere.
Strategie d’impresa
Giorgio Pellicelli
Egea, 2014