Persone da valorizzare, non da gestire
Appena pubblicato un libro sull’HR che allarga pratica e orizzonti di un’area fondamentale delle imprese
Donne e uomini al lavoro nelle imprese. Risorse fondamentali per il successo. Risorse da “gestire” un tempo e da “valorizzare” oggi. Con gli approcci corretti. E’ attorno a questo nodo di problemi che ruota “Le 5 lenti dell’HR” il libro di Alessandro Rimassa appena pubblicato.
Il volume parte da una constatazione: per molto tempo la “direzione del personale” è stata considerata solo una funzione laterale, sussidiaria, a disposizione di qualcos’altro o qualcun altro; un ruolo a supporto, per lo più privo di obiettivi realmente misurabili. Poi si è passati a parlare di “HR manager” e ora, con parole ancor più pregnanti, di Chief People Officer e People&Culture Manager. Accanto all’evoluzione dei termini, si sono evoluti anche compiti e caratteristiche del “capo del personale”. Un cambio di funzioni e di cultura che deve essere ancora esplorato e compreso. E che, per capire meglio, è sintetizzabile in un percorso: dalla gestione delle assunzioni e dei licenziamenti alla cura delle persone nei luoghi di lavoro.
Partendo da tutto questo, Rimassa sottolinea come chi ha la responsabilità di guidare un’organizzazione ha bisogno delle persone per riuscire a realizzare la strategia e far crescere il business, ma prima ancora ha bisogno di costruire una “strategia per le persone”. E’ un cambiamento ancora una volta culturale quello che occorre. Ripensando prima di tutto quanto il ruolo di chi si occupa delle persone sia complesso e sfidante e che la cosiddetta funzione HR non può più rimanere secondaria.
Il libro quindi propone a di “indossare cinque lenti diverse”– una dopo l’altra e spesso insieme – quella del design per progettare il prodotto migliore per le esigenze delle persone e dell’azienda; quella del marketing per creare esperienze uniche che permettano ai dipendenti non solo di restare ma anche di voler essere i primi testimonial dell’impresa; quella del learning per guidare un processo di apprendimento continuo; quella della technology per investire su digitalizzazione e accessibilità delle informazioni; quella del wellbeing per costruire ambienti lavorativi in cui tutti stiano bene e siano più soddisfatti e quindi più produttivi, trovando una propria dimensione che sia insieme umana e professionale.
Quanto scritto da Alessandro Rimassa cerca di sintetizzare tutto questo usando un linguaggio preciso e tecnico, non sempre facilissimo ma sempre utile e che per questo deve essere letto con grande attenzione. Un libro, quello di Rimassa, che può dare molto a chi ha davvero l’impegno di valorizzare le persone che lavorano in un’impresa.
Le 5 lenti dell’HR
Alessandro Rimassa
Egea, 2023
Appena pubblicato un libro sull’HR che allarga pratica e orizzonti di un’area fondamentale delle imprese
Donne e uomini al lavoro nelle imprese. Risorse fondamentali per il successo. Risorse da “gestire” un tempo e da “valorizzare” oggi. Con gli approcci corretti. E’ attorno a questo nodo di problemi che ruota “Le 5 lenti dell’HR” il libro di Alessandro Rimassa appena pubblicato.
Il volume parte da una constatazione: per molto tempo la “direzione del personale” è stata considerata solo una funzione laterale, sussidiaria, a disposizione di qualcos’altro o qualcun altro; un ruolo a supporto, per lo più privo di obiettivi realmente misurabili. Poi si è passati a parlare di “HR manager” e ora, con parole ancor più pregnanti, di Chief People Officer e People&Culture Manager. Accanto all’evoluzione dei termini, si sono evoluti anche compiti e caratteristiche del “capo del personale”. Un cambio di funzioni e di cultura che deve essere ancora esplorato e compreso. E che, per capire meglio, è sintetizzabile in un percorso: dalla gestione delle assunzioni e dei licenziamenti alla cura delle persone nei luoghi di lavoro.
Partendo da tutto questo, Rimassa sottolinea come chi ha la responsabilità di guidare un’organizzazione ha bisogno delle persone per riuscire a realizzare la strategia e far crescere il business, ma prima ancora ha bisogno di costruire una “strategia per le persone”. E’ un cambiamento ancora una volta culturale quello che occorre. Ripensando prima di tutto quanto il ruolo di chi si occupa delle persone sia complesso e sfidante e che la cosiddetta funzione HR non può più rimanere secondaria.
Il libro quindi propone a di “indossare cinque lenti diverse”– una dopo l’altra e spesso insieme – quella del design per progettare il prodotto migliore per le esigenze delle persone e dell’azienda; quella del marketing per creare esperienze uniche che permettano ai dipendenti non solo di restare ma anche di voler essere i primi testimonial dell’impresa; quella del learning per guidare un processo di apprendimento continuo; quella della technology per investire su digitalizzazione e accessibilità delle informazioni; quella del wellbeing per costruire ambienti lavorativi in cui tutti stiano bene e siano più soddisfatti e quindi più produttivi, trovando una propria dimensione che sia insieme umana e professionale.
Quanto scritto da Alessandro Rimassa cerca di sintetizzare tutto questo usando un linguaggio preciso e tecnico, non sempre facilissimo ma sempre utile e che per questo deve essere letto con grande attenzione. Un libro, quello di Rimassa, che può dare molto a chi ha davvero l’impegno di valorizzare le persone che lavorano in un’impresa.
Le 5 lenti dell’HR
Alessandro Rimassa
Egea, 2023