Più ambiente e più competitività
Una tesi di laurea discussa recentemente a Padova mette a fuoco i vantaggi di cui le imprese B-Corp godono
Imprese non avulse dal contesto sociale e ambientale in cui operano, ma totalmente impegnate anche nel rispetto e nel miglioramento dell’ecosistema in cui sono. Indicazione ormai non solo acquisita ma, spesso, resa obbligatoria. Comprendere a fondo cosa tutto questo significhi, è imperativo importante, che Edoardo Sbrogiò, con la sua tesi discussa presso l’Università di Padova, cerca di affrontare.
La ricerca – Employer branding e B-Corp – è condotta prima con una instantanea teorica sul tema e, poi, con due casi studiosi aziendali. Sbrogiò sottolinea, all’inizio, come le aziende non possano più permettersi di ignorare il loro impatto sull’ambiente e sulla società e, come accennato prima, come diventi d’obbligo includere la sostenibilità tra gli obiettivi d’impresa. Da questo assunto prende le mosse la ricerca con una messa fuoco del panorama delle B Corp di cui viene analizzata la storia, l’evoluzione della certificazione e i passaggi che ne portano al conseguimento. Successivamente viene affrontato il tema dei vantaggi e delle criticità che derivano dallo status di Benefit Corporation. Il secondo passaggio è invece dedicato al Employer Branding, presentata come disciplina chiave nel vasto mondo del marketing e incentrata sull’attrazione e la ritenzione dei talenti in azienda. Anche qui, prima di tutto viene presentata la struttura teorica del tema con l’obiettivo di comprendere – spiega Sbrogiò – le dinamiche proprie di un processo fondamentale per una società, ovvero la costruzione di una reputazione che renda il marchio aziendale attraente agli occhi dei dipendenti e, più generalmente, degli stakeholders. L’indagine quindi si spinge fino agli ultimi confini del tema e quindi all’uso dell’intelligenza artificiale e delle “tecnologie 4.0”. Si passa così all’ultimo parte della ricerca e cioè alla discussione di due casi aziendali: Patagonia e Perlage. Si tratta di due imprese certificate B Corp di cui sono discussi la missione aziendale e il profilo sul mercato del lavoro. L’attenzione qui è focalizzata sul ruolo che la certificazione B Corp assume nel processo di promozione dell’immagine aziendale, a seconda dei diversi contesti nei quali le due aziende operano.
Una delle conclusioni di Edoardo Sbrogiò mette a fuoco l’importanza dei collegamenti tra attenzione all’ambiente e alle persone e corretta loro comunicazione con l’obiettivo di valorizzare l’immagine dell’impresa e acquisire nuovi spazi di mercato. L’indagine di Sbrogiò non aggiunge elementi nuovi alla teoria, ma ha il merito di porre due esempi calzanti che la illustrano con chiarezza e precisione.
Edoardo Sbrogiò
Tesi, Università degli studi di Padova, Dipartimento di Scienze economiche e aziendali “M. Fanno”, Corso di laurea in Economia, 2023
Una tesi di laurea discussa recentemente a Padova mette a fuoco i vantaggi di cui le imprese B-Corp godono
Imprese non avulse dal contesto sociale e ambientale in cui operano, ma totalmente impegnate anche nel rispetto e nel miglioramento dell’ecosistema in cui sono. Indicazione ormai non solo acquisita ma, spesso, resa obbligatoria. Comprendere a fondo cosa tutto questo significhi, è imperativo importante, che Edoardo Sbrogiò, con la sua tesi discussa presso l’Università di Padova, cerca di affrontare.
La ricerca – Employer branding e B-Corp – è condotta prima con una instantanea teorica sul tema e, poi, con due casi studiosi aziendali. Sbrogiò sottolinea, all’inizio, come le aziende non possano più permettersi di ignorare il loro impatto sull’ambiente e sulla società e, come accennato prima, come diventi d’obbligo includere la sostenibilità tra gli obiettivi d’impresa. Da questo assunto prende le mosse la ricerca con una messa fuoco del panorama delle B Corp di cui viene analizzata la storia, l’evoluzione della certificazione e i passaggi che ne portano al conseguimento. Successivamente viene affrontato il tema dei vantaggi e delle criticità che derivano dallo status di Benefit Corporation. Il secondo passaggio è invece dedicato al Employer Branding, presentata come disciplina chiave nel vasto mondo del marketing e incentrata sull’attrazione e la ritenzione dei talenti in azienda. Anche qui, prima di tutto viene presentata la struttura teorica del tema con l’obiettivo di comprendere – spiega Sbrogiò – le dinamiche proprie di un processo fondamentale per una società, ovvero la costruzione di una reputazione che renda il marchio aziendale attraente agli occhi dei dipendenti e, più generalmente, degli stakeholders. L’indagine quindi si spinge fino agli ultimi confini del tema e quindi all’uso dell’intelligenza artificiale e delle “tecnologie 4.0”. Si passa così all’ultimo parte della ricerca e cioè alla discussione di due casi aziendali: Patagonia e Perlage. Si tratta di due imprese certificate B Corp di cui sono discussi la missione aziendale e il profilo sul mercato del lavoro. L’attenzione qui è focalizzata sul ruolo che la certificazione B Corp assume nel processo di promozione dell’immagine aziendale, a seconda dei diversi contesti nei quali le due aziende operano.
Una delle conclusioni di Edoardo Sbrogiò mette a fuoco l’importanza dei collegamenti tra attenzione all’ambiente e alle persone e corretta loro comunicazione con l’obiettivo di valorizzare l’immagine dell’impresa e acquisire nuovi spazi di mercato. L’indagine di Sbrogiò non aggiunge elementi nuovi alla teoria, ma ha il merito di porre due esempi calzanti che la illustrano con chiarezza e precisione.
Edoardo Sbrogiò
Tesi, Università degli studi di Padova, Dipartimento di Scienze economiche e aziendali “M. Fanno”, Corso di laurea in Economia, 2023