Più cooperazione è più cultura d’impresa
La buona cultura d’impresa si traduce anche in cultura della collaborazione. Ovvio, non si tratta di metter in comune i “segreti” della produzione. Cooperare e collaborare fra imprese vuol dire crescere insieme, lavorare per il bene comune di un territorio che diventa bene per tutti e per i singoli. Concetti forse facili da comprendere, difficili – spesso -, da mettere in pratica. Ma molte volte è già accaduto. E certamente accadrà ancora. Capire come scatti la scintilla della collaborazione e della cooperazione, e quindi quella dello sviluppo, è importante: facilita la strada perché questo accada sempre più spesso.
“Collaborare per crescere. La cooperazione tra imprese al Nord e al Sud”, appena pubblicato e curato da Pier Francesco Asso e Emmanuele Pavolini per la Fondazione Res, è un buon manuale per intraprendere il cammino nelle motivazioni del successo (e dell’insuccesso), della cooperazione e collaborazione fra imprese.
“Dove si diffonde un sistema di relazioni cooperative – viene spiegato -, le imprese sperimentano una più elevata crescita economica ed entrano con maggiore successo nei mercati internazionali”. Ma a che cosa è legata la propensione delle imprese a cooperare? Il volume cerca appunto di dare risposta a questa domanda attraverso una serie di saggi curati da numerosi ricercatori fra Nord, Centro e Sud della Penisola. Fra elaborazioni statistiche (comprensibili), e interviste a imprenditori, si cerca quindi di individuare quali elementi – fiduciari, relazionali, culturali, o, più generalmente, politico-istituzionali – influenzino le differenti propensioni a collaborare e a intessere reti di relazioni.
L’indicazione finale è che la fiducia, alcuni vincoli legati alle esperienze o alle percezioni degli imprenditori, ma anche il funzionamento delle amministrazioni pubbliche, influenzano la propensione delle imprese a stringere collaborazioni. Il confronto fa Centro-Nord e Mezzogiorno, poi, evidenzia punti di forza e differenze fra territori. Ma non chiude la porta dello sviluppo alle realtà produttive del Sud.
Ne emerge anche una conclusione che – saggiamente – è posta all’inizio del volume: “Il valore economico e la stessa attività d’impresa sono, almeno in parte, una costruzione sociale”. Che dice tutto su quanto la buona cultura d’impresa di cui si diceva all’inizio, sia fatta prima di uomini e donne e poi di tecnica.
Collaborare per crescere. La cooperazione tra imprese al Nord e al Sud
Pier E. Asso – Emmanuele Pavolini (a cura di)
Donzelli, 2014
La buona cultura d’impresa si traduce anche in cultura della collaborazione. Ovvio, non si tratta di metter in comune i “segreti” della produzione. Cooperare e collaborare fra imprese vuol dire crescere insieme, lavorare per il bene comune di un territorio che diventa bene per tutti e per i singoli. Concetti forse facili da comprendere, difficili – spesso -, da mettere in pratica. Ma molte volte è già accaduto. E certamente accadrà ancora. Capire come scatti la scintilla della collaborazione e della cooperazione, e quindi quella dello sviluppo, è importante: facilita la strada perché questo accada sempre più spesso.
“Collaborare per crescere. La cooperazione tra imprese al Nord e al Sud”, appena pubblicato e curato da Pier Francesco Asso e Emmanuele Pavolini per la Fondazione Res, è un buon manuale per intraprendere il cammino nelle motivazioni del successo (e dell’insuccesso), della cooperazione e collaborazione fra imprese.
“Dove si diffonde un sistema di relazioni cooperative – viene spiegato -, le imprese sperimentano una più elevata crescita economica ed entrano con maggiore successo nei mercati internazionali”. Ma a che cosa è legata la propensione delle imprese a cooperare? Il volume cerca appunto di dare risposta a questa domanda attraverso una serie di saggi curati da numerosi ricercatori fra Nord, Centro e Sud della Penisola. Fra elaborazioni statistiche (comprensibili), e interviste a imprenditori, si cerca quindi di individuare quali elementi – fiduciari, relazionali, culturali, o, più generalmente, politico-istituzionali – influenzino le differenti propensioni a collaborare e a intessere reti di relazioni.
L’indicazione finale è che la fiducia, alcuni vincoli legati alle esperienze o alle percezioni degli imprenditori, ma anche il funzionamento delle amministrazioni pubbliche, influenzano la propensione delle imprese a stringere collaborazioni. Il confronto fa Centro-Nord e Mezzogiorno, poi, evidenzia punti di forza e differenze fra territori. Ma non chiude la porta dello sviluppo alle realtà produttive del Sud.
Ne emerge anche una conclusione che – saggiamente – è posta all’inizio del volume: “Il valore economico e la stessa attività d’impresa sono, almeno in parte, una costruzione sociale”. Che dice tutto su quanto la buona cultura d’impresa di cui si diceva all’inizio, sia fatta prima di uomini e donne e poi di tecnica.
Collaborare per crescere. La cooperazione tra imprese al Nord e al Sud
Pier E. Asso – Emmanuele Pavolini (a cura di)
Donzelli, 2014