Prima di tutto, l’impresa competente
L’analisi della relazioni strette tra fattore umano e innovazione tecnologica trova sintesi in un libro appena pubblicato
L’uomo prima di tutto. Anche in un’epoca in cui la trasformazione digitale della produzione (e in molti casi quasi anche dalla stessa nostra vita), appare farla da padrona. Eppure, alla fine di ogni “storia d’impresa”, ciò che più conta è quello che tecnicamente si indica come “fattore umano”: donne, uomini, giovani, anziani che riescono comunque a mettere l’ultima parola. Non, si badi bene, il trionfo della tecnologia a tutti i costi e nemmeno quello dell’umanità, ma qualcosa di diverso, più complesso e pervasivo. Comprendere questo insieme contraddittorio e reale di condizioni, è determinante per capire dove davvero va l’impresa (e quali strumenti usare per farla andare nella direzione voluta). Attorno a questo nodo importante di temi hanno ragionato – con chiarezza ed efficacia -, Tatiana Mazali (sociologa esperta di processi culturali e comunicativi), Paolo Neirotti (ingegnere specializzato in strategia e organizzazione) e Giuseppe Scellato (economista) scrivendo a sei mani “L’impresa competente. Scelte manageriali, lavoro e innovazione digitale”.
Il punto di partenza è la constatazione della complessità di quanto sta accadendo con la trasformazione chiamata Quarta rivoluzione industriale: qualcosa di ancora poco studiato e in cui accanto alle ipertecnologie continua ad avere un ruolo determinante il fattore umano. La capacità dell’uomo di favorire oppure ostacolare l’innovazione è il centro dei ragionamenti di Mazali, Neirotti e Scellato che affrontano il tema mettendo insieme quanto origina dalla sociologia, dagli studi organizzativi dall’economia dell’innovazione.
Al centro, dunque, sono le persone che emergono con le loro competenze ed esperienze, gli atteggiamenti, le storie di vita, le aspirazioni di futuro. Gli autori affrontano questo insieme di argomenti facendo sintesi di diversi anni di analisi ma soprattutto attraverso gli esiti di una ricerca sul campo che ha voluto indagare quale sia oggi il rapporto fra tecnologie e competenze.
Il libro di poco più di 150 pagine inizia con una fotografia della trasformazione che sta avvenendo e poi continua in tre tappe: gli investimenti digitali delle imprese e le competenze che occorrono, il cambiamento delle stesse competenze, l’approfondimento delle relazioni tra innovazione, formazione e organizzazione. Nel libro anche una serie importante di testimonianze dall’interno delle imprese (di ogni tipologia e dimensione) che arricchisce e completa la teoria.
Il libro di Mazali, Neirotti e Scellato (che beneficia anche della cura editoriale di Annalisa Magone), affronta davvero un tema complesso e in continuo cambiamento, ma lo fa cercando di porre dei paletti utili per la comprensione e, soprattutto, per la creazione di una cassetta di attrezzi che accompagnino chi legge anche oltre il libro stesso.
L’impresa competente. Scelte manageriali, lavoro e innovazione digitale
Tatiana Mazali, Paolo Neirotti, Giuseppe Scellato
Marsilio, 2023
Preprints202309.1064.v1 2023-09-24 15_23_56


L’analisi della relazioni strette tra fattore umano e innovazione tecnologica trova sintesi in un libro appena pubblicato
L’uomo prima di tutto. Anche in un’epoca in cui la trasformazione digitale della produzione (e in molti casi quasi anche dalla stessa nostra vita), appare farla da padrona. Eppure, alla fine di ogni “storia d’impresa”, ciò che più conta è quello che tecnicamente si indica come “fattore umano”: donne, uomini, giovani, anziani che riescono comunque a mettere l’ultima parola. Non, si badi bene, il trionfo della tecnologia a tutti i costi e nemmeno quello dell’umanità, ma qualcosa di diverso, più complesso e pervasivo. Comprendere questo insieme contraddittorio e reale di condizioni, è determinante per capire dove davvero va l’impresa (e quali strumenti usare per farla andare nella direzione voluta). Attorno a questo nodo importante di temi hanno ragionato – con chiarezza ed efficacia -, Tatiana Mazali (sociologa esperta di processi culturali e comunicativi), Paolo Neirotti (ingegnere specializzato in strategia e organizzazione) e Giuseppe Scellato (economista) scrivendo a sei mani “L’impresa competente. Scelte manageriali, lavoro e innovazione digitale”.
Il punto di partenza è la constatazione della complessità di quanto sta accadendo con la trasformazione chiamata Quarta rivoluzione industriale: qualcosa di ancora poco studiato e in cui accanto alle ipertecnologie continua ad avere un ruolo determinante il fattore umano. La capacità dell’uomo di favorire oppure ostacolare l’innovazione è il centro dei ragionamenti di Mazali, Neirotti e Scellato che affrontano il tema mettendo insieme quanto origina dalla sociologia, dagli studi organizzativi dall’economia dell’innovazione.
Al centro, dunque, sono le persone che emergono con le loro competenze ed esperienze, gli atteggiamenti, le storie di vita, le aspirazioni di futuro. Gli autori affrontano questo insieme di argomenti facendo sintesi di diversi anni di analisi ma soprattutto attraverso gli esiti di una ricerca sul campo che ha voluto indagare quale sia oggi il rapporto fra tecnologie e competenze.
Il libro di poco più di 150 pagine inizia con una fotografia della trasformazione che sta avvenendo e poi continua in tre tappe: gli investimenti digitali delle imprese e le competenze che occorrono, il cambiamento delle stesse competenze, l’approfondimento delle relazioni tra innovazione, formazione e organizzazione. Nel libro anche una serie importante di testimonianze dall’interno delle imprese (di ogni tipologia e dimensione) che arricchisce e completa la teoria.
Il libro di Mazali, Neirotti e Scellato (che beneficia anche della cura editoriale di Annalisa Magone), affronta davvero un tema complesso e in continuo cambiamento, ma lo fa cercando di porre dei paletti utili per la comprensione e, soprattutto, per la creazione di una cassetta di attrezzi che accompagnino chi legge anche oltre il libro stesso.
L’impresa competente. Scelte manageriali, lavoro e innovazione digitale
Tatiana Mazali, Paolo Neirotti, Giuseppe Scellato
Marsilio, 2023