Quale mondo per le imprese familiari?
Una ricerca fra management e sociologia, mette a fuoco lo stato dell’arte dell’analisi dei rapporti fra famiglia e internazionalizzazione della produzione
Imprese votate a crescere anche all’estero e imprese inchiodate ai propri mercati. Dualismo costante in ogni sistema produttivo. E dualismo che può condurre, a seconda della prevalenza dell’uno o dell’altro orientamento, allo sviluppo reale di sistemi di territori importanti dal punto di vista produttivo, oppure ad un loro più o meno lento declino. Questione di organizzazione e di capacità, ma anche di storia e di impostazione imprenditoriale. Ambiti nei quali la natura familiare dell’impresa può contare molto.
Per questo è utile leggere “Comprendre L’impact Du Conservatisme Sur La Performance Internationale Des Entreprises Familiales: Un Etat De L’art” di Hind Hourmat Allah della Cadi Ayyad University di Marrakech (Marocco) apparso recentemente sul Global Journal of Management and Business Research. Si tratta di un lavoro che ha un gran pregio: fornire in poche pagine il quadro esaustivo dello stato dell’arte degli studi sui rapporti fra sviluppo d’impresa, famiglia e tendenza alla conservazione che può essere presente nella stessa.
Più in particolare, l’obiettivo di questo lavoro è quello di condurre una riflessione sul rapporto che può esistere tra il conservatorismo come stato d’animo e modalità di lettura congiunturale e approccio alla gestione dell’impresa, con attenzione alle prestazioni delle imprese familiari nei confronti dell’internazionalizzazione dell’attività.
Il testo – dopo un inquadramento del tema -, passa quindi a fissare chiaramente cosa si possa intendere per conservatorismo familiare, poi approfondisce la natura dell’impresa familiare vista come un “bastione del conservatorismo”, successivamente analizza la letteratura varia che individua, a seconda dei casi, il conservatorismo presente nelle imprese familiari come fattori di inibizione oppure di stimolo all’internazionalizzazione. Nel primo caso, viene spiegato, pare prevalere una sorta di “attaccamento emotivo al business” oltre che la consuetudine nella gestione aziendale; in questo ambito, le imprese familiari mostrano una maggiore riduzione della loro capacità di essere innovative.
Nel secondo caso, invece, il conservatorismo d’impresa viene letto come un elemento neutro o a volte in grado di stimolare l’internazionalizzazione; ciò che conta qui però è la forza del contesto familiare avezzo a guardare oltre i confini, la presenza di una cultura dell’altro e d’impresa che si stacca dalla consuetudine e guarda alla novità.
Il tema dei complessi legami fra gestione d’impresa e proprietà d’impresa è ben lontano dall’essere dipanato in maniera esaustiva, ma l’articolo di Hind Hourmat Allah è un buon strumento per capire qualcosa di più.
Comprendre L’impact Du Conservatisme Sur La Performance Internationale Des Entreprises Familiales: Un Etat De L’art
Hind Hourmat Allah (GREFSO, Faculté de Droit, Cadi Ayyad University, Marrakech)
Global Journal of Management and Business Research: A Administration and Management, Volume 16 Issue 10, 2016
Una ricerca fra management e sociologia, mette a fuoco lo stato dell’arte dell’analisi dei rapporti fra famiglia e internazionalizzazione della produzione
Imprese votate a crescere anche all’estero e imprese inchiodate ai propri mercati. Dualismo costante in ogni sistema produttivo. E dualismo che può condurre, a seconda della prevalenza dell’uno o dell’altro orientamento, allo sviluppo reale di sistemi di territori importanti dal punto di vista produttivo, oppure ad un loro più o meno lento declino. Questione di organizzazione e di capacità, ma anche di storia e di impostazione imprenditoriale. Ambiti nei quali la natura familiare dell’impresa può contare molto.
Per questo è utile leggere “Comprendre L’impact Du Conservatisme Sur La Performance Internationale Des Entreprises Familiales: Un Etat De L’art” di Hind Hourmat Allah della Cadi Ayyad University di Marrakech (Marocco) apparso recentemente sul Global Journal of Management and Business Research. Si tratta di un lavoro che ha un gran pregio: fornire in poche pagine il quadro esaustivo dello stato dell’arte degli studi sui rapporti fra sviluppo d’impresa, famiglia e tendenza alla conservazione che può essere presente nella stessa.
Più in particolare, l’obiettivo di questo lavoro è quello di condurre una riflessione sul rapporto che può esistere tra il conservatorismo come stato d’animo e modalità di lettura congiunturale e approccio alla gestione dell’impresa, con attenzione alle prestazioni delle imprese familiari nei confronti dell’internazionalizzazione dell’attività.
Il testo – dopo un inquadramento del tema -, passa quindi a fissare chiaramente cosa si possa intendere per conservatorismo familiare, poi approfondisce la natura dell’impresa familiare vista come un “bastione del conservatorismo”, successivamente analizza la letteratura varia che individua, a seconda dei casi, il conservatorismo presente nelle imprese familiari come fattori di inibizione oppure di stimolo all’internazionalizzazione. Nel primo caso, viene spiegato, pare prevalere una sorta di “attaccamento emotivo al business” oltre che la consuetudine nella gestione aziendale; in questo ambito, le imprese familiari mostrano una maggiore riduzione della loro capacità di essere innovative.
Nel secondo caso, invece, il conservatorismo d’impresa viene letto come un elemento neutro o a volte in grado di stimolare l’internazionalizzazione; ciò che conta qui però è la forza del contesto familiare avezzo a guardare oltre i confini, la presenza di una cultura dell’altro e d’impresa che si stacca dalla consuetudine e guarda alla novità.
Il tema dei complessi legami fra gestione d’impresa e proprietà d’impresa è ben lontano dall’essere dipanato in maniera esaustiva, ma l’articolo di Hind Hourmat Allah è un buon strumento per capire qualcosa di più.
Comprendre L’impact Du Conservatisme Sur La Performance Internationale Des Entreprises Familiales: Un Etat De L’art
Hind Hourmat Allah (GREFSO, Faculté de Droit, Cadi Ayyad University, Marrakech)
Global Journal of Management and Business Research: A Administration and Management, Volume 16 Issue 10, 2016