Quando l’azienda si racconta
Analizzate in uno studio appena pubblicato origini, caratteristiche e sfide dei musei d’impresa
Musei ma d’impresa. Diffusi, ormai, ma forse non abbastanza. E comunque molti comunque ancora da far nascere. Strumenti per raccontare una storia, ma anche per accrescere competitività e modernità. Entità già studiate, ma dalle potenzialità ancora da scoprire e approfondire. E’ attorno ai musei d’impresa che ha lavorato un gruppo di ricercatori dell’Università degli studi dell’Insubria
(Daniele Grechi, Anduela Gjoka, Enrica Pavione e Roberta Pezzetti) ragionando in particolare su come preservare e valorizzare il patrimonio di queste strutture.
“Musei d’impresa: sfide, opportunità e strategie per la preservazione e valorizzazione del patrimonio industriale e imprenditoriale”, da poco pubblicato, è un’utile analisi dello stato dell’arte, della realizzazione e dei problemi da affrontare sul tema.
La ricerca prende le mosse dal confronto tra museo tradizionale e museo d’impresa per passare poi ad approfondire funzioni e obiettivi specifici dei musei d’impresa e quindi la realtà dei musei aziendali in Italia (partendo, dopo alcuni esempi storici, dalla creazione dell’associazione Museimpresa). Della geografia di queste realtà diffuse nel Paese, viene fornito quindi un dettaglio più che esaustivo che serve per arrivare ad affrontare i modelli gestionali con cui i musei vengono progettati e condotti. Completa la ricerca una serie di “casi” tratti dal comparto dell’arredamento come quelli di Kartell, Gruppo Molteni, Poltrona Frau.
La fotografia di sintesi che gli autori traggono dall’analisi ha più aspetti da rilevare. “Ogni museo – viene sottolineato -, rappresenta un caso unico, dato che la storia imprenditoriale che raccontano è esclusiva e per questa ragione essi svolgono molteplici ruoli, dalla celebrazione di eventi legati alle aziende e famiglie, alla fornitura di servizi di comunicazione e formazione imprenditoriale, fino a contribuire alla promozione della responsabilità sociale e culturale delle imprese”. Ma, viene aggiunto che “i musei d’impresa sono anche motori di attività di ricerca, conservazione e trasmissione del patrimonio materiale e immateriale delle aziende”. Senza dimenticare che gli stessi “contribuiscono alla valorizzazione dell’identità dell’azienda e dei legami impresa-territorio-stakeholder, trasformando il passato industriale in risorse culturali, identitarie e formative per la comunità locale e il pubblico più vasto”. È tutto senza trascurare le “sfide finanziarie, gestionali e tecnologiche, che richiedono approcci innovativi per la loro sostenibilità a lungo termine”.
La ricerca condotta da Grechi, Gjoka, Pavione e Pezzetti ha il gran pregio di sintetizzare in poche pagine, e con chiarezza, un tema in divenire che deve essere ben compreso per non cadere in erronee interpretazioni che rischiano di falsarne il significato
Daniele Grechi, Anduela Gjoka, Enrica Pavione, Roberta Pezzetti
Economia Azienda Online, vol. 14, n. 4, 2023
Analizzate in uno studio appena pubblicato origini, caratteristiche e sfide dei musei d’impresa
Musei ma d’impresa. Diffusi, ormai, ma forse non abbastanza. E comunque molti comunque ancora da far nascere. Strumenti per raccontare una storia, ma anche per accrescere competitività e modernità. Entità già studiate, ma dalle potenzialità ancora da scoprire e approfondire. E’ attorno ai musei d’impresa che ha lavorato un gruppo di ricercatori dell’Università degli studi dell’Insubria
(Daniele Grechi, Anduela Gjoka, Enrica Pavione e Roberta Pezzetti) ragionando in particolare su come preservare e valorizzare il patrimonio di queste strutture.
“Musei d’impresa: sfide, opportunità e strategie per la preservazione e valorizzazione del patrimonio industriale e imprenditoriale”, da poco pubblicato, è un’utile analisi dello stato dell’arte, della realizzazione e dei problemi da affrontare sul tema.
La ricerca prende le mosse dal confronto tra museo tradizionale e museo d’impresa per passare poi ad approfondire funzioni e obiettivi specifici dei musei d’impresa e quindi la realtà dei musei aziendali in Italia (partendo, dopo alcuni esempi storici, dalla creazione dell’associazione Museimpresa). Della geografia di queste realtà diffuse nel Paese, viene fornito quindi un dettaglio più che esaustivo che serve per arrivare ad affrontare i modelli gestionali con cui i musei vengono progettati e condotti. Completa la ricerca una serie di “casi” tratti dal comparto dell’arredamento come quelli di Kartell, Gruppo Molteni, Poltrona Frau.
La fotografia di sintesi che gli autori traggono dall’analisi ha più aspetti da rilevare. “Ogni museo – viene sottolineato -, rappresenta un caso unico, dato che la storia imprenditoriale che raccontano è esclusiva e per questa ragione essi svolgono molteplici ruoli, dalla celebrazione di eventi legati alle aziende e famiglie, alla fornitura di servizi di comunicazione e formazione imprenditoriale, fino a contribuire alla promozione della responsabilità sociale e culturale delle imprese”. Ma, viene aggiunto che “i musei d’impresa sono anche motori di attività di ricerca, conservazione e trasmissione del patrimonio materiale e immateriale delle aziende”. Senza dimenticare che gli stessi “contribuiscono alla valorizzazione dell’identità dell’azienda e dei legami impresa-territorio-stakeholder, trasformando il passato industriale in risorse culturali, identitarie e formative per la comunità locale e il pubblico più vasto”. È tutto senza trascurare le “sfide finanziarie, gestionali e tecnologiche, che richiedono approcci innovativi per la loro sostenibilità a lungo termine”.
La ricerca condotta da Grechi, Gjoka, Pavione e Pezzetti ha il gran pregio di sintetizzare in poche pagine, e con chiarezza, un tema in divenire che deve essere ben compreso per non cadere in erronee interpretazioni che rischiano di falsarne il significato
Daniele Grechi, Anduela Gjoka, Enrica Pavione, Roberta Pezzetti
Economia Azienda Online, vol. 14, n. 4, 2023