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Quando l’economia è cinica e bara

Un libro scritto da due premi Nobel analizza le regole del mercato in maniera disincantata e svela quanto anche le imprese debbano fare attenzione

Imprese, lavoratori, imprenditori e manager agiscono in un determinato sistema sociale che li condiziona e che viene condizionato dal loro agire. Così accade anche per le regole dell’economia. Capire la vera natura della razionalità economica e, soprattutto, come questa può essere piegata per fini che non sono solo semplicemente quelli della buona allocazione delle risorse, è importante per tutti. Da qui la necessità di avere a portata di mano strumenti di conoscenza adeguati. Lo è, per esempio, “Ci prendono per fessi. L’economia della manipolazione e dell’inganno” bel libro scritto da due Premi Nobel per l’economia come George A. Akerlof , Robert J. Shiller.

“Ci prendono per fessi” è in apparenza un testo che umoristicamente smonta con metodo tutti i capisaldi dell’economia classica (non per nulla nelle prime righe si incontra Adam Smith, padre in fondo di buona parte se non di tutta l’economia che dal ‘700 si è sviluppata). In realtà quanto scritto da Akerlof e Shiller è un’attenta analisi dei lati negativi dei meccanismi economici, oltre che una spiegazione dei percorsi che tutti – anche gli imprenditori e i manager -, compiono quando vengono “presi” dagli ingranaggi distorsivi delle regole economiche.

Fin dai tempi di Adam Smith – è il succo dell’analisi dei due autori -, il pensiero economico ha tessuto le lodi del libero mercato che, quasi fosse governato da una mano invisibile, riuscirebbe a conciliare la ricerca dell’interesse personale con il benessere dell’intera società, trasformando il vantaggio individuale in bene comune. È l’idea dell’economia “buona”, stravolta non solo dalle innumerevoli vicende della storia e dei tempi recenti, ma anche dalla normale condizione umana.

George Akerlof e Robert Shiller, guardano proprio alla trasformazione della concezione idilliaca dell’economia in qualcosa di completamente diverso: i mercati, spiegano, ci procurano tanti danni quanti benefici, e lungi dall’essere fondamentalmente benigni sono intrinsecamente disseminati di trappole e di esche cui finiamo per abboccare. Anche quando si è imprenditori.

Akerlof e Shiller, quindi, applicano all’intero ambito dell’economia quella nozione di phishing nata fin dagli albori di Internet per definire il raggiro online, la “pesca degli ingenui” cui carpire informazioni, dati e, in definitiva, denaro. Ma mentre quella compiuta in Rete è un’azione illegale, in economia è, spiegano i due,  da sempre una pratica comune e indiscussa.

Con una penna arguta e a tratti divertente, i premi Nobel analizzano quindi numerosi aspetti dell’economia dal loro originale punto di vista. Il volume ha un grande pregio: spiega la teoria economica con un linguaggio semplice e con gli esempi giusti. Si parla così dei successi di mercato di aziende fondate su un solo alimento, ma anche di grandi gruppi creati su complesse  architetture finanziarie. Si parla di phishing applicato ai mercati dell’auto, dell’alimentare, dell’innovazione, ma anche alla politica, al settore dei farmaci e delle carte di credito. Senza tralasciare il tabacco e l’alcool così come quello delle banche.

Il volume è anche dedicato agli imprenditori: spiegano i due autori di aver scritto il libro anche per loro “spesso avviliti dal cinismo di qualche” collega “e costretti dalla necessità economica ad adeguarsi”.

Ci prendono per fessi. L’economia della manipolazione e dell’inganno

George A. Akerlof , Robert J. Shiller

Mondadori, 2016

Un libro scritto da due premi Nobel analizza le regole del mercato in maniera disincantata e svela quanto anche le imprese debbano fare attenzione

Imprese, lavoratori, imprenditori e manager agiscono in un determinato sistema sociale che li condiziona e che viene condizionato dal loro agire. Così accade anche per le regole dell’economia. Capire la vera natura della razionalità economica e, soprattutto, come questa può essere piegata per fini che non sono solo semplicemente quelli della buona allocazione delle risorse, è importante per tutti. Da qui la necessità di avere a portata di mano strumenti di conoscenza adeguati. Lo è, per esempio, “Ci prendono per fessi. L’economia della manipolazione e dell’inganno” bel libro scritto da due Premi Nobel per l’economia come George A. Akerlof , Robert J. Shiller.

“Ci prendono per fessi” è in apparenza un testo che umoristicamente smonta con metodo tutti i capisaldi dell’economia classica (non per nulla nelle prime righe si incontra Adam Smith, padre in fondo di buona parte se non di tutta l’economia che dal ‘700 si è sviluppata). In realtà quanto scritto da Akerlof e Shiller è un’attenta analisi dei lati negativi dei meccanismi economici, oltre che una spiegazione dei percorsi che tutti – anche gli imprenditori e i manager -, compiono quando vengono “presi” dagli ingranaggi distorsivi delle regole economiche.

Fin dai tempi di Adam Smith – è il succo dell’analisi dei due autori -, il pensiero economico ha tessuto le lodi del libero mercato che, quasi fosse governato da una mano invisibile, riuscirebbe a conciliare la ricerca dell’interesse personale con il benessere dell’intera società, trasformando il vantaggio individuale in bene comune. È l’idea dell’economia “buona”, stravolta non solo dalle innumerevoli vicende della storia e dei tempi recenti, ma anche dalla normale condizione umana.

George Akerlof e Robert Shiller, guardano proprio alla trasformazione della concezione idilliaca dell’economia in qualcosa di completamente diverso: i mercati, spiegano, ci procurano tanti danni quanti benefici, e lungi dall’essere fondamentalmente benigni sono intrinsecamente disseminati di trappole e di esche cui finiamo per abboccare. Anche quando si è imprenditori.

Akerlof e Shiller, quindi, applicano all’intero ambito dell’economia quella nozione di phishing nata fin dagli albori di Internet per definire il raggiro online, la “pesca degli ingenui” cui carpire informazioni, dati e, in definitiva, denaro. Ma mentre quella compiuta in Rete è un’azione illegale, in economia è, spiegano i due,  da sempre una pratica comune e indiscussa.

Con una penna arguta e a tratti divertente, i premi Nobel analizzano quindi numerosi aspetti dell’economia dal loro originale punto di vista. Il volume ha un grande pregio: spiega la teoria economica con un linguaggio semplice e con gli esempi giusti. Si parla così dei successi di mercato di aziende fondate su un solo alimento, ma anche di grandi gruppi creati su complesse  architetture finanziarie. Si parla di phishing applicato ai mercati dell’auto, dell’alimentare, dell’innovazione, ma anche alla politica, al settore dei farmaci e delle carte di credito. Senza tralasciare il tabacco e l’alcool così come quello delle banche.

Il volume è anche dedicato agli imprenditori: spiegano i due autori di aver scritto il libro anche per loro “spesso avviliti dal cinismo di qualche” collega “e costretti dalla necessità economica ad adeguarsi”.

Ci prendono per fessi. L’economia della manipolazione e dell’inganno

George A. Akerlof , Robert J. Shiller

Mondadori, 2016

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