Quando mancano i manager
Una ricerca sociologica esplora le condizioni di imprese e territori nei quali accanto agli imprenditori mancano attori dediti all’organizzazione
Imprese, quindi imprenditori, ma anche manager. Binomio importane e delicato quello tra imprenditore e manager. Binomio che può sancire il successo o il fallimento di un’azienda. E che deve essere quindi compreso a fondo. Anche quando la presenza accanto alla proprietà dell’impresa di uomini e donne dediti all’organizzazione, si fa più rarefatta. Ed è proprio partendo da queste situazioni che ha lavorato Vincenzo Fortunato conducendo la sua ricerca “Classe dirigente, cultura manageriale e sviluppo nel Mezzogiorno” pubblicata recentemente in Sociologia del lavoro.
L’articolo analizza alcuni dei principali risultati che emergono da una recente indagine sulla presenza di manager e dirigenti nelle imprese meridionali e, più in generale sulla scarsa diffusione della cultura manageriale al Sud. Aspetto poco indagato, quello della presenza dei manager nel Mezzogiorno che, quasi sempre, ha lasciato spazio soprattutto al ruolo degli imprenditori, dei sindacati e delle istituzioni. Un errore, perché i manager e i dirigenti aziendali costituiscono, invece, un banco di analisi privilegiato e utile a comprendere le dinamiche all’interno delle imprese, le tensioni con l’imprenditore, gli elementi di arretratezza e innovazione, le potenzialità e i vincoli allo sviluppo di imprese moderne, competitive e in grado di affrontare con successo le sfide dei mercati globali. La presenza più o meno forte di manager, dunque, connota sistema d’impresa e territori in modo potente, condizionando, tra ‘altro, anche le possibilità di sviluppo degli stessi.
Utilizzando i dati di un’indagine sul campo, Fortunato si pone quindi l’obiettivo di approfondire la conoscenza del ruolo del management nel Sud; ma anche la comprensione del livello di diffusione della cultura manageriale come fattore in grado di influire sullo sviluppo delle imprese e quindi dei territori su cui queste insistono. Fortunato, poi, analizza quali possano essere le politiche e gli interventi in grado di rimuovere gli ostacoli e promuovere lo sviluppo della cultura manageriale nelle realtà del Mezzogiorno.
La ricerca di Vincenzo Fortunato è importante non solo per l’aspetto particolare che analizza – che connota tra l’altro una particolare cultura del produrre -, ma anche perché mette a fuoco teoria e pratica dell’argomento, indicando anche possibili strade di crescita per tutto un territorio.
Classe dirigente, cultura manageriale e sviluppo nel Mezzogiorno
Vincenzo Fortunato , Sociologia del lavoro, fascicolo 162, 2022, pagg. 184-207
Una ricerca sociologica esplora le condizioni di imprese e territori nei quali accanto agli imprenditori mancano attori dediti all’organizzazione
Imprese, quindi imprenditori, ma anche manager. Binomio importane e delicato quello tra imprenditore e manager. Binomio che può sancire il successo o il fallimento di un’azienda. E che deve essere quindi compreso a fondo. Anche quando la presenza accanto alla proprietà dell’impresa di uomini e donne dediti all’organizzazione, si fa più rarefatta. Ed è proprio partendo da queste situazioni che ha lavorato Vincenzo Fortunato conducendo la sua ricerca “Classe dirigente, cultura manageriale e sviluppo nel Mezzogiorno” pubblicata recentemente in Sociologia del lavoro.
L’articolo analizza alcuni dei principali risultati che emergono da una recente indagine sulla presenza di manager e dirigenti nelle imprese meridionali e, più in generale sulla scarsa diffusione della cultura manageriale al Sud. Aspetto poco indagato, quello della presenza dei manager nel Mezzogiorno che, quasi sempre, ha lasciato spazio soprattutto al ruolo degli imprenditori, dei sindacati e delle istituzioni. Un errore, perché i manager e i dirigenti aziendali costituiscono, invece, un banco di analisi privilegiato e utile a comprendere le dinamiche all’interno delle imprese, le tensioni con l’imprenditore, gli elementi di arretratezza e innovazione, le potenzialità e i vincoli allo sviluppo di imprese moderne, competitive e in grado di affrontare con successo le sfide dei mercati globali. La presenza più o meno forte di manager, dunque, connota sistema d’impresa e territori in modo potente, condizionando, tra ‘altro, anche le possibilità di sviluppo degli stessi.
Utilizzando i dati di un’indagine sul campo, Fortunato si pone quindi l’obiettivo di approfondire la conoscenza del ruolo del management nel Sud; ma anche la comprensione del livello di diffusione della cultura manageriale come fattore in grado di influire sullo sviluppo delle imprese e quindi dei territori su cui queste insistono. Fortunato, poi, analizza quali possano essere le politiche e gli interventi in grado di rimuovere gli ostacoli e promuovere lo sviluppo della cultura manageriale nelle realtà del Mezzogiorno.
La ricerca di Vincenzo Fortunato è importante non solo per l’aspetto particolare che analizza – che connota tra l’altro una particolare cultura del produrre -, ma anche perché mette a fuoco teoria e pratica dell’argomento, indicando anche possibili strade di crescita per tutto un territorio.
Classe dirigente, cultura manageriale e sviluppo nel Mezzogiorno
Vincenzo Fortunato , Sociologia del lavoro, fascicolo 162, 2022, pagg. 184-207