Racconto e contenuto d’impresa
Pubblicata da Ca’ Foscari una raccolta di ricerche attorno agli intrecci che legano il significato della produzione con quello della sua narrazione
Fare impresa. E cioè progettare e realizzare qualcosa che abbia un fine, un’importanza, un significato. Azione economica, quella di “fare impresa”, ma anche propria di altri ambiti di attività, così come del linguaggio comune; e che comunque può essere raccontata. E’ attorno a questo insieme di concetti che ruota “Imprese letterarie”, raccolta di saggi curata da Alessandro Cinquegrani e pubblicata in Studi e ricerche di Ca’ Foscari. Lettura non facile da intraprendere, ma certamente utile da compiere.
“Imprese letterarie – spiega bene il curatore proprio all’inizio della raccolta -, è un titolo volutamente ambiguo. Tutto vira sul significato del primo termine: ‘imprese’. «Indica per lo più azioni, individuali o collettive, di una certa importanza e difficoltà», recita la prima definizione del dizionario Treccani. Queste azioni possono essere volte alla creazione di un’opera letteraria, come potrebbe far supporre l’aggettivo, ma anche di un’impresa economica: entrambe richiedono un grande investimento di forze e di tempo, entrambe portano giovamento alla società e ai singoli”. Il tratto che ispira la raccolta di ricerche, tuttavia, è anche un altro, perché “Imprese letterarie è un titolo che va letto anche diversamente e vuole provare a ipotizzare un modo nuovo di fare impresa: un modo che tenga presente i possibili apporti della letteratura”.
Ed è proprio questo il senso vero dell’insieme di indagini condotte sul parallelo fra impresa in senso economico e impresa letteraria, ma con intrecci fra le due modalità di fare impresa.
I sei saggi che Cinquegrani ha messo insieme, affrontano così altrettanti aspetti di questo intreccio. Proprio il tema dei collegamenti tra impresa e letteratura è l’oggetto della prima indagine, seguita poi da due approfondimenti: il primo sulle relazioni tra impresa e mito personale, il secondo sul ruolo delle generazioni collegate alla vita delle imprese. Successivamente, altri due saggi si soffermano sulle modalità di raccontare il fare impresa e sulla particolare situazione del racconto d’impresa in Italia. Un’attenzione in più, inoltre, viene posta al concetto (e alla sua realizzazione concreta) di “impresa significante” vista come quell’impresa che “crea molto valore per i clienti e la società” e che “creando molto valore si concentra sulle modalità più efficaci per distribuirne la parte più rilevante perché ritiene che la vera soluzione sia moltiplicarlo. Si alimenta così un circolo virtuoso che porta a creare ancora più valore per i clienti e la società. In questo senso, l’impresa ‘significante’ è tale in quanto creatrice di nuovi posti di lavoro legati all’esclusività del territorio, ma anche di nuovi concetti liberati dalla varietà del territorio e veicolati ai clienti e alla società attraverso i suoi prodotti, processi e modalità di relazione”.
La raccolta di interventi curata da Alessandro Cinquegrani, come si è accennato sopra, non è certamente sempre di facile lettura, e può contenere anche passaggi non da tutti condivisibili, ma è sicuramente una tappa utile nella costruzione e nella cura di una cultura d’impresa avveduta e consapevole.
Imprese letterarie
Alessandro Cinquegrani (a cura di)
Università Ca’ Foscari, Studi e Ricerche, 19, 2019
Per scaricare il PDF clicca qui
Pubblicata da Ca’ Foscari una raccolta di ricerche attorno agli intrecci che legano il significato della produzione con quello della sua narrazione
Fare impresa. E cioè progettare e realizzare qualcosa che abbia un fine, un’importanza, un significato. Azione economica, quella di “fare impresa”, ma anche propria di altri ambiti di attività, così come del linguaggio comune; e che comunque può essere raccontata. E’ attorno a questo insieme di concetti che ruota “Imprese letterarie”, raccolta di saggi curata da Alessandro Cinquegrani e pubblicata in Studi e ricerche di Ca’ Foscari. Lettura non facile da intraprendere, ma certamente utile da compiere.
“Imprese letterarie – spiega bene il curatore proprio all’inizio della raccolta -, è un titolo volutamente ambiguo. Tutto vira sul significato del primo termine: ‘imprese’. «Indica per lo più azioni, individuali o collettive, di una certa importanza e difficoltà», recita la prima definizione del dizionario Treccani. Queste azioni possono essere volte alla creazione di un’opera letteraria, come potrebbe far supporre l’aggettivo, ma anche di un’impresa economica: entrambe richiedono un grande investimento di forze e di tempo, entrambe portano giovamento alla società e ai singoli”. Il tratto che ispira la raccolta di ricerche, tuttavia, è anche un altro, perché “Imprese letterarie è un titolo che va letto anche diversamente e vuole provare a ipotizzare un modo nuovo di fare impresa: un modo che tenga presente i possibili apporti della letteratura”.
Ed è proprio questo il senso vero dell’insieme di indagini condotte sul parallelo fra impresa in senso economico e impresa letteraria, ma con intrecci fra le due modalità di fare impresa.
I sei saggi che Cinquegrani ha messo insieme, affrontano così altrettanti aspetti di questo intreccio. Proprio il tema dei collegamenti tra impresa e letteratura è l’oggetto della prima indagine, seguita poi da due approfondimenti: il primo sulle relazioni tra impresa e mito personale, il secondo sul ruolo delle generazioni collegate alla vita delle imprese. Successivamente, altri due saggi si soffermano sulle modalità di raccontare il fare impresa e sulla particolare situazione del racconto d’impresa in Italia. Un’attenzione in più, inoltre, viene posta al concetto (e alla sua realizzazione concreta) di “impresa significante” vista come quell’impresa che “crea molto valore per i clienti e la società” e che “creando molto valore si concentra sulle modalità più efficaci per distribuirne la parte più rilevante perché ritiene che la vera soluzione sia moltiplicarlo. Si alimenta così un circolo virtuoso che porta a creare ancora più valore per i clienti e la società. In questo senso, l’impresa ‘significante’ è tale in quanto creatrice di nuovi posti di lavoro legati all’esclusività del territorio, ma anche di nuovi concetti liberati dalla varietà del territorio e veicolati ai clienti e alla società attraverso i suoi prodotti, processi e modalità di relazione”.
La raccolta di interventi curata da Alessandro Cinquegrani, come si è accennato sopra, non è certamente sempre di facile lettura, e può contenere anche passaggi non da tutti condivisibili, ma è sicuramente una tappa utile nella costruzione e nella cura di una cultura d’impresa avveduta e consapevole.
Imprese letterarie
Alessandro Cinquegrani (a cura di)
Università Ca’ Foscari, Studi e Ricerche, 19, 2019
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