Reti d’impresa, buoni strumenti da applicare bene
Gli effetti delle relazioni tra aziende dipendono da un insieme variabile di fattori
Collaborare per crescere insieme. Indicazione che dovrebbe ormai essere quasi scontata, ma che così non è. Troppi vincoli, troppe ritrosie. Eppure la strada è quella. Ed è su questa base che ha ragionato Arcangela Ricciardi con il suo lavoro apparso recentemente nei Quaderni di ricerca sull’artigianato.
“Microimprese e innovazione: il ruolo delle reti d’impresa”, è una ricerca che muove da una constatazione: negli ultimi anni, la capacità delle piccole e medie imprese (PMI) di avviare e gestire l’innovazione è un tema sotto i riflettori ma sul quale alla fine si sa ancora troppo poco. La domanda da farsi è soprattutto una: quali sono i fattori che promuovono e inibiscono l’innovazione in queste aziende? L’indagine di Ricciardi ha l’obiettivo di provare ad iniziare a colmare queste lacune, partendo dall’esame di quanto accade nelle reti d’imprese. L’applicazione dell’innovazione, infatti, può passare dalle relazioni virtuose tra organizzazioni della produzione. Sarebbero, in altri termini, proprio le reti ad essere gli strumenti strategici utili per accendere i motori dell’innovazione, soprattutto nel contesto specifico delle microimprese.
Alla sua tesi, Ricciardi ha cercato sostegni con una analisi sul campo basata su diverse interviste semi-strutturate condotte con microimprenditori e manager di reti italiane. I risultati sono duplici. Da una parte, viene mostrato il potenziale delle reti come motori d’innovazione; dall’altra le stesse funzionano pure come barriere all’innovazione. Un risultato solo in apparenza contraddittorio. A fare la differenza, infatti, sono le caratteristiche delle reti che agiscono sulle imprese che, a loro volta, rispondono in modi diversi alle sollecitazioni. Questione non solo di tecnologie, ma di persone. Che è come dire: essere posti in una rete costituisce una buona base per crescere, ma non è l’unica condizione per riuscirci.
Microimprese e innovazione: il ruolo delle reti d’impresa
Arcangela Ricciardi
Quaderni di ricerca sull’artigianato, Fascicolo 2/2023, maggio-agosto
Gli effetti delle relazioni tra aziende dipendono da un insieme variabile di fattori
Collaborare per crescere insieme. Indicazione che dovrebbe ormai essere quasi scontata, ma che così non è. Troppi vincoli, troppe ritrosie. Eppure la strada è quella. Ed è su questa base che ha ragionato Arcangela Ricciardi con il suo lavoro apparso recentemente nei Quaderni di ricerca sull’artigianato.
“Microimprese e innovazione: il ruolo delle reti d’impresa”, è una ricerca che muove da una constatazione: negli ultimi anni, la capacità delle piccole e medie imprese (PMI) di avviare e gestire l’innovazione è un tema sotto i riflettori ma sul quale alla fine si sa ancora troppo poco. La domanda da farsi è soprattutto una: quali sono i fattori che promuovono e inibiscono l’innovazione in queste aziende? L’indagine di Ricciardi ha l’obiettivo di provare ad iniziare a colmare queste lacune, partendo dall’esame di quanto accade nelle reti d’imprese. L’applicazione dell’innovazione, infatti, può passare dalle relazioni virtuose tra organizzazioni della produzione. Sarebbero, in altri termini, proprio le reti ad essere gli strumenti strategici utili per accendere i motori dell’innovazione, soprattutto nel contesto specifico delle microimprese.
Alla sua tesi, Ricciardi ha cercato sostegni con una analisi sul campo basata su diverse interviste semi-strutturate condotte con microimprenditori e manager di reti italiane. I risultati sono duplici. Da una parte, viene mostrato il potenziale delle reti come motori d’innovazione; dall’altra le stesse funzionano pure come barriere all’innovazione. Un risultato solo in apparenza contraddittorio. A fare la differenza, infatti, sono le caratteristiche delle reti che agiscono sulle imprese che, a loro volta, rispondono in modi diversi alle sollecitazioni. Questione non solo di tecnologie, ma di persone. Che è come dire: essere posti in una rete costituisce una buona base per crescere, ma non è l’unica condizione per riuscirci.
Microimprese e innovazione: il ruolo delle reti d’impresa
Arcangela Ricciardi
Quaderni di ricerca sull’artigianato, Fascicolo 2/2023, maggio-agosto