Reti per crescere
Una ricerca condotta da Inapp sistema e chiarisce le condizioni per la creazione di reti d’impresa
Unire le forze per affrontare meglio l’avventura. L’indicazione non è nuova, ma è certamente sempre valida. Anche – e soprattutto -, quando si parla di economia e di produzione. Impresa comunque non facile, quella di “mettersi insieme” per fare di più e meglio va certamente studiata, soprattutto dal punto di vista delle risorse umane che possono essere messe in campo. E’ quello che ha fatto un gruppo di lavoro che fa capo ad Inapp e che ha svolto una analisi sui legami fra necessità di fare rete fra aziende, risorse umane presenti e esigenze formative. “Reti d’imprese come sistemi dinamici. Uno studio sul modello organizzativo delle competenze” è il rapporto – redatto da Anna Vaiasicca -, scaturito da questo insieme di indagini.
L’indagine prende le mosse dalla costatazione della necessità di far fronte alla globalizzazione costituendo reti d’impresa solide e competitive. Una necessità alla quale le aziende italiane pare abbiano risposto con buoni risultati, che tuttavia possono essere ancora migliorati. Partendo anche dalla formazione e dallo sviluppo di competenze adeguate.
Il rapporto si sviluppa quindi in quattro passi successivi. Prima di tutto viene sintetizzato il tema generale delle “reti d’impresa come integrazione di saperi”, poi viene approfondita l’esperienza italiana con una attenzione particolare ai contratti di rete. Successivamente viene analizzata più da vicino la creazione e l’attività del “sistema rete d’imprese”, guardando alle dinamiche interne e al ruolo delle risorse umane. E’ in questa parte che vengono messe a fuoco le indicazioni relative alle competenze da sviluppare. Chiude quindi l’indagine un approfondimento su alcuni casi studio (resi però quasi sempre anonimi). Fra questi “un primo gruppo di reti si compone di imprese manifatturiere, piccole e medie, che operano nel settore della meccanica e della meccatronica”, è poi la volta di “una rete costituita da imprese nella provincia di Varese e di una seconda composta da aziende che operano nel settore turistico”.
Esaustiva seppur complessa la descrizione di rete che viene quindi posta nella parte finale del testo: “Il sistema di rete si basa quindi sull’integrazione del sapere, anche specifico di settore, al quale ogni nodo contribuisce per la realizzazione degli obiettivi generali, svolgendo attività che vengono continuamente ridefinite dalle interazioni di chi partecipa all’esecuzione dei compiti che di volta in volta risultano necessari. La conoscenza circola in più direzioni, in verticale, mettendo in contatto il management e la proprietà con fornitori, clienti e ciclo di produzione, e in orizzontale, dalle singole imprese al team di lavoro trasversale e da questo, arricchito, nuovamente verso le unità produttive. Nella conoscenza condivisa prevale la regola dei sistemi complessi, nei quali non è più possibile distinguere l’apporto degli individui e delle singole imprese, la qual cosa determina un equilibrio dinamico tra patrimonio comune e interno di ogni singola azienda”.
Reti d’imprese come sistemi dinamici. Uno studio sul modello organizzativo delle competenze
Anna Vaiasicca (INAPP)
INAPP, maggio 2018
Una ricerca condotta da Inapp sistema e chiarisce le condizioni per la creazione di reti d’impresa
Unire le forze per affrontare meglio l’avventura. L’indicazione non è nuova, ma è certamente sempre valida. Anche – e soprattutto -, quando si parla di economia e di produzione. Impresa comunque non facile, quella di “mettersi insieme” per fare di più e meglio va certamente studiata, soprattutto dal punto di vista delle risorse umane che possono essere messe in campo. E’ quello che ha fatto un gruppo di lavoro che fa capo ad Inapp e che ha svolto una analisi sui legami fra necessità di fare rete fra aziende, risorse umane presenti e esigenze formative. “Reti d’imprese come sistemi dinamici. Uno studio sul modello organizzativo delle competenze” è il rapporto – redatto da Anna Vaiasicca -, scaturito da questo insieme di indagini.
L’indagine prende le mosse dalla costatazione della necessità di far fronte alla globalizzazione costituendo reti d’impresa solide e competitive. Una necessità alla quale le aziende italiane pare abbiano risposto con buoni risultati, che tuttavia possono essere ancora migliorati. Partendo anche dalla formazione e dallo sviluppo di competenze adeguate.
Il rapporto si sviluppa quindi in quattro passi successivi. Prima di tutto viene sintetizzato il tema generale delle “reti d’impresa come integrazione di saperi”, poi viene approfondita l’esperienza italiana con una attenzione particolare ai contratti di rete. Successivamente viene analizzata più da vicino la creazione e l’attività del “sistema rete d’imprese”, guardando alle dinamiche interne e al ruolo delle risorse umane. E’ in questa parte che vengono messe a fuoco le indicazioni relative alle competenze da sviluppare. Chiude quindi l’indagine un approfondimento su alcuni casi studio (resi però quasi sempre anonimi). Fra questi “un primo gruppo di reti si compone di imprese manifatturiere, piccole e medie, che operano nel settore della meccanica e della meccatronica”, è poi la volta di “una rete costituita da imprese nella provincia di Varese e di una seconda composta da aziende che operano nel settore turistico”.
Esaustiva seppur complessa la descrizione di rete che viene quindi posta nella parte finale del testo: “Il sistema di rete si basa quindi sull’integrazione del sapere, anche specifico di settore, al quale ogni nodo contribuisce per la realizzazione degli obiettivi generali, svolgendo attività che vengono continuamente ridefinite dalle interazioni di chi partecipa all’esecuzione dei compiti che di volta in volta risultano necessari. La conoscenza circola in più direzioni, in verticale, mettendo in contatto il management e la proprietà con fornitori, clienti e ciclo di produzione, e in orizzontale, dalle singole imprese al team di lavoro trasversale e da questo, arricchito, nuovamente verso le unità produttive. Nella conoscenza condivisa prevale la regola dei sistemi complessi, nei quali non è più possibile distinguere l’apporto degli individui e delle singole imprese, la qual cosa determina un equilibrio dinamico tra patrimonio comune e interno di ogni singola azienda”.
Reti d’imprese come sistemi dinamici. Uno studio sul modello organizzativo delle competenze
Anna Vaiasicca (INAPP)
INAPP, maggio 2018