Saper lavorare con il futuro
Metodi e tecniche per affrontare quanto ci aspetta, raccontati con linguaggio piano e leggibile
Il segreto sta nella capacità di reagire con prontezza agli imprevisti. E’ anche questo, ormai, ciò che viene richiesto al buon imprenditore così come al bravo manager d’impresa. Esigenza alla quale segue un’indicazione di fondo: per gestire situazioni sempre più incerte e confuse è necessario imparare ad anticipare quello che verrà. E’ su questa base che Roberto Poli ha scritto “Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza”.
L’autore – che insegna Previsione sociale ed Epistemologia delle scienze sociali all’Università di Trento -, spiega che non si tratta di saper prevedere ciò che accadrà, ma piuttosto di saperci lavorare insieme usando un apparato di strumenti messi a punto “per visualizzare i futuri possibili ed elaborare scenari capaci di guidare le decisioni nel presente”.
Serve quindi sapere misurare i rischi e identificare i cambiamenti, occorre saper distinguere ciò che è solo complicato da ciò che è effettivamente complesso. E’ necessario molto esercizio. Ed è proprio per questo che serve leggere il libro di Poli che affronta il tema in più fasi, ciascuna con i propri specifici strumenti e metodi. A fare da fonti di esercizio – e poi di lavoro -, sono approcci particolari alla realtà come quelli dell’intelligenza collettiva, delle tattiche militari, delle strategie che insegnano la resilienza.
Il libro è composto da una successione di 10 capitoli. Si parte quindi con il mettere ordine nelle definizioni per passare poi alla puntualizzazione dei concetti di megatrend e di anticipazione. Poli quindi approfondisce i binomi rischio-incertezza e complicato-complesso, per poi passare ad esaminare la cassetta degli attrezzi di chi “lavora con il futuro”.
Il libro di Roberto Poli è affascinante e si deve percorrere da cima a fondo: non sempre facile da leggere, è comunque una buona lettura.
Bellissimo, in chiusura, il ricordo di Aurelio Peccei e dell’inscindibilità del futuro dalla qualità umana.
Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza
Roberto Poli
EGEA, 2019
Metodi e tecniche per affrontare quanto ci aspetta, raccontati con linguaggio piano e leggibile
Il segreto sta nella capacità di reagire con prontezza agli imprevisti. E’ anche questo, ormai, ciò che viene richiesto al buon imprenditore così come al bravo manager d’impresa. Esigenza alla quale segue un’indicazione di fondo: per gestire situazioni sempre più incerte e confuse è necessario imparare ad anticipare quello che verrà. E’ su questa base che Roberto Poli ha scritto “Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza”.
L’autore – che insegna Previsione sociale ed Epistemologia delle scienze sociali all’Università di Trento -, spiega che non si tratta di saper prevedere ciò che accadrà, ma piuttosto di saperci lavorare insieme usando un apparato di strumenti messi a punto “per visualizzare i futuri possibili ed elaborare scenari capaci di guidare le decisioni nel presente”.
Serve quindi sapere misurare i rischi e identificare i cambiamenti, occorre saper distinguere ciò che è solo complicato da ciò che è effettivamente complesso. E’ necessario molto esercizio. Ed è proprio per questo che serve leggere il libro di Poli che affronta il tema in più fasi, ciascuna con i propri specifici strumenti e metodi. A fare da fonti di esercizio – e poi di lavoro -, sono approcci particolari alla realtà come quelli dell’intelligenza collettiva, delle tattiche militari, delle strategie che insegnano la resilienza.
Il libro è composto da una successione di 10 capitoli. Si parte quindi con il mettere ordine nelle definizioni per passare poi alla puntualizzazione dei concetti di megatrend e di anticipazione. Poli quindi approfondisce i binomi rischio-incertezza e complicato-complesso, per poi passare ad esaminare la cassetta degli attrezzi di chi “lavora con il futuro”.
Il libro di Roberto Poli è affascinante e si deve percorrere da cima a fondo: non sempre facile da leggere, è comunque una buona lettura.
Bellissimo, in chiusura, il ricordo di Aurelio Peccei e dell’inscindibilità del futuro dalla qualità umana.
Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza
Roberto Poli
EGEA, 2019