Sbagliando si impara, davvero
La capacità di apprendere dagli errori come risorsa fondamentale per il buon manager
Imparare a sbagliare. E imparare ad apprendere dall’errore. Compiti fondamentali per tutti. Anche, e soprattutto, per chi ha responsabilità. Obiettivo il cui raggiungimento aiuta la costruzione di una cultura d’impresa davvero completa, che evolve, cresce, si sviluppa. Imparare a sbagliare, tuttavia, non è facile. Leggere “Gli errori del manager. Come evitarli e costruire una leadership consapevole” scritto da Andrea Lipparini, Massimo Franceschetti e Massimiliano Ghini (docenti a vario titolo nell’ambito dei temi relativi alle risorse umane) è un buon inizio per capire come fare per “sbagliare bene” e imparare meglio.
Lipparini, Franceschetti e Ghini partono da una considerazione: ciò che fa grande un manager non è l’infallibilità, ma l’atteggiamento nei confronti degli errori commessi. Al contrario di chi tende a evitarli o minimizzarli, vedendone solo gli aspetti negativi, il manager di successo è determinato nel comprendere e valorizzare l’errore come tappa cruciale dell’apprendimento e della crescita.
Nel libro gli autori guidano così chi legge a considerare l’errore come un’opportunità per stimolare l’innovazione, consolidare i processi di cambiamento, sviluppare una condizione di sicurezza psicologica e perfezionare le doti di leadership.
La narrazione inizia dalle basi: dalla definizione di errore, definizione in positivo a patto che il valore dell’errore venga compreso. Sbagliare, quindi, può essere un’opportunità per apprendere, cambiare, essere psicologicamente più sicuri, esercitarsi ad essere punti di riferimento. Stabilite le definizioni, gli autori passano ad approfondire cosa accade quando i manager “non vedono”, “non sentono” e “non parlano”; cioè quando chi deve governare o dirigere si chiude e non vede l’errore nei suoi comportamenti oppure nelle sue decisioni. Di ogni aspetto, vengono descritte cause, conseguenze e correzioni dei difetti di percezione oppure di comportamento. Non solo teoria, ma anche numerosi casi concreti e suggerimenti pratici aiutano a riflettere e intervenire sulle principali cause dei propri errori, in particolare: il deficit percettivo, che ostacola la pronta e accurata comprensione delle diverse situazioni; il deficit emotivo, che induce a sottovalutare o negare le proprie e altrui emozioni; il deficit comunicativo, correlato alla mancanza di chiarezza, rispetto e critica costruttiva nelle relazioni interpersonali. Nella parte conclusiva, vengono evidenziati i benefici di uno stato mentale consapevole che, focalizzando l’attenzione sugli eventi e sulle persone, prepara il manager alla leadership.
Il libro è di quelli da tenere sul tavolo di lavoro, magari con qualche segno nelle pagine che rispecchiano di più gli errori più frequenti di chi legge. Ed è bella la citazione di Karl Popper all’inizio del primo capitolo: “Nessuno può evitare di fare errori; la cosa più grande è imparare da essi”.
Gli errori del manager. Come evitarli e costruire una leadership consapevole
Andrea Lipparini, Massimo Franceschetti, Massimiliano Ghini
il Mulino, 2024
La capacità di apprendere dagli errori come risorsa fondamentale per il buon manager
Imparare a sbagliare. E imparare ad apprendere dall’errore. Compiti fondamentali per tutti. Anche, e soprattutto, per chi ha responsabilità. Obiettivo il cui raggiungimento aiuta la costruzione di una cultura d’impresa davvero completa, che evolve, cresce, si sviluppa. Imparare a sbagliare, tuttavia, non è facile. Leggere “Gli errori del manager. Come evitarli e costruire una leadership consapevole” scritto da Andrea Lipparini, Massimo Franceschetti e Massimiliano Ghini (docenti a vario titolo nell’ambito dei temi relativi alle risorse umane) è un buon inizio per capire come fare per “sbagliare bene” e imparare meglio.
Lipparini, Franceschetti e Ghini partono da una considerazione: ciò che fa grande un manager non è l’infallibilità, ma l’atteggiamento nei confronti degli errori commessi. Al contrario di chi tende a evitarli o minimizzarli, vedendone solo gli aspetti negativi, il manager di successo è determinato nel comprendere e valorizzare l’errore come tappa cruciale dell’apprendimento e della crescita.
Nel libro gli autori guidano così chi legge a considerare l’errore come un’opportunità per stimolare l’innovazione, consolidare i processi di cambiamento, sviluppare una condizione di sicurezza psicologica e perfezionare le doti di leadership.
La narrazione inizia dalle basi: dalla definizione di errore, definizione in positivo a patto che il valore dell’errore venga compreso. Sbagliare, quindi, può essere un’opportunità per apprendere, cambiare, essere psicologicamente più sicuri, esercitarsi ad essere punti di riferimento. Stabilite le definizioni, gli autori passano ad approfondire cosa accade quando i manager “non vedono”, “non sentono” e “non parlano”; cioè quando chi deve governare o dirigere si chiude e non vede l’errore nei suoi comportamenti oppure nelle sue decisioni. Di ogni aspetto, vengono descritte cause, conseguenze e correzioni dei difetti di percezione oppure di comportamento. Non solo teoria, ma anche numerosi casi concreti e suggerimenti pratici aiutano a riflettere e intervenire sulle principali cause dei propri errori, in particolare: il deficit percettivo, che ostacola la pronta e accurata comprensione delle diverse situazioni; il deficit emotivo, che induce a sottovalutare o negare le proprie e altrui emozioni; il deficit comunicativo, correlato alla mancanza di chiarezza, rispetto e critica costruttiva nelle relazioni interpersonali. Nella parte conclusiva, vengono evidenziati i benefici di uno stato mentale consapevole che, focalizzando l’attenzione sugli eventi e sulle persone, prepara il manager alla leadership.
Il libro è di quelli da tenere sul tavolo di lavoro, magari con qualche segno nelle pagine che rispecchiano di più gli errori più frequenti di chi legge. Ed è bella la citazione di Karl Popper all’inizio del primo capitolo: “Nessuno può evitare di fare errori; la cosa più grande è imparare da essi”.
Gli errori del manager. Come evitarli e costruire una leadership consapevole
Andrea Lipparini, Massimo Franceschetti, Massimiliano Ghini
il Mulino, 2024