Storia di un imprenditore
Gutenberg come Jobs, anzi di più: il precursore di Steve Jobs di Apple, ma anche di Bill Gates di Microsoft e della miriade di imprenditori che, ognuno nel suo settore, sono riusciti a fare il salto, ad accelerare, ad arrivare primi. A vincere, insomma. Tutti imprenditori per davvero, con un’idea in testa e la cocciutaggine pronta a tutto per realizzarla. Un po’ leggendari, forse, ma molto più spesso assolutamente concreti, calcolatori ma entusiasti, sognatori ma con i piedi per terra. Conoscere la storia di Johann Gutenberg allora, è un po’ come conoscere quella di migliaia di altri uomini d’impresa.
E’ questa l’idea che ispira “Gutenberg il Geek. Il primo imprenditore tecnologico della storia e il Santo Patrono della Silicon Valley” di Jeff Jarvis, un e-book appena uscito che in meno di 100 pagine racconta l’avventura dell’invenzione della stampa a caratteri mobili ma, soprattutto, quella – appunto – di un imprenditore che viene considerato un modello.
Secondo Jarvis, Gutenberg è stato il primo imprenditore tecnologico della storia. Fu lui ad inventare il libro stampato che Jarvis equipara ad Internet, cioè ad una piattaforma tecnologica per lo scambio e per la messa in comune di informazioni. Ma il vero interesse del volumetto è forse un altro. “Gutenberg – spiega l’autore -, dovette affrontare, secoli fa, sfide simili a quelle che, oggi, si presentano a chi vuole fondare la propria startup nella Silicon Valley o in qualsiasi altra parte del mondo”. E il libro è il racconto puntale di questa sfida: dalle premesse dell’idea, alla risoluzione del problema della stampa più rapida, alla ricerca dei capitali e dei soci. Senza trascurare poi gli aspetti gestionali dell’impresa. Nel testo, anche una sorta di bilancio aziendale con tanto di entrate ed uscite, la descrizione dell’assetto patrimoniale, le scelte gestionali che hanno caratterizzato il lavoro. Jarvis conduce il lettore – che impiega meno di un’ora a leggere tutto -, lungo l’avventura di Gutenberg imprenditore alle prese con i problemi comuni a tutti i suoi colleghi. Le diffidenza del pubblico, l’ostilità di fronte al nuovo, la necessità addirittura di nascondere la propria invenzione per un certo tempo. Illustrati anche i motivi della fine dell’impresa, comuni a molte altre realtà dell’oggi: i problemi di flusso di cassa e di stato patrimoniale.
“Questa è la storia – scrive Jarvis -, di un grande e rivoluzionario innovatore: quello che, oggi, potremmo definire come il Santo Patrono degli imprenditori tecnologici”. Una storia tutta da leggere e nella quale molti imprenditori potranno trovare pezzetti delle loro singole avventure.
Gutenberg il Geek. Il primo imprenditore tecnologico della storia e il Santo Patrono della Silicon Valley
Jeff Jarvis
goWare, ottobre 2013
Gutenberg come Jobs, anzi di più: il precursore di Steve Jobs di Apple, ma anche di Bill Gates di Microsoft e della miriade di imprenditori che, ognuno nel suo settore, sono riusciti a fare il salto, ad accelerare, ad arrivare primi. A vincere, insomma. Tutti imprenditori per davvero, con un’idea in testa e la cocciutaggine pronta a tutto per realizzarla. Un po’ leggendari, forse, ma molto più spesso assolutamente concreti, calcolatori ma entusiasti, sognatori ma con i piedi per terra. Conoscere la storia di Johann Gutenberg allora, è un po’ come conoscere quella di migliaia di altri uomini d’impresa.
E’ questa l’idea che ispira “Gutenberg il Geek. Il primo imprenditore tecnologico della storia e il Santo Patrono della Silicon Valley” di Jeff Jarvis, un e-book appena uscito che in meno di 100 pagine racconta l’avventura dell’invenzione della stampa a caratteri mobili ma, soprattutto, quella – appunto – di un imprenditore che viene considerato un modello.
Secondo Jarvis, Gutenberg è stato il primo imprenditore tecnologico della storia. Fu lui ad inventare il libro stampato che Jarvis equipara ad Internet, cioè ad una piattaforma tecnologica per lo scambio e per la messa in comune di informazioni. Ma il vero interesse del volumetto è forse un altro. “Gutenberg – spiega l’autore -, dovette affrontare, secoli fa, sfide simili a quelle che, oggi, si presentano a chi vuole fondare la propria startup nella Silicon Valley o in qualsiasi altra parte del mondo”. E il libro è il racconto puntale di questa sfida: dalle premesse dell’idea, alla risoluzione del problema della stampa più rapida, alla ricerca dei capitali e dei soci. Senza trascurare poi gli aspetti gestionali dell’impresa. Nel testo, anche una sorta di bilancio aziendale con tanto di entrate ed uscite, la descrizione dell’assetto patrimoniale, le scelte gestionali che hanno caratterizzato il lavoro. Jarvis conduce il lettore – che impiega meno di un’ora a leggere tutto -, lungo l’avventura di Gutenberg imprenditore alle prese con i problemi comuni a tutti i suoi colleghi. Le diffidenza del pubblico, l’ostilità di fronte al nuovo, la necessità addirittura di nascondere la propria invenzione per un certo tempo. Illustrati anche i motivi della fine dell’impresa, comuni a molte altre realtà dell’oggi: i problemi di flusso di cassa e di stato patrimoniale.
“Questa è la storia – scrive Jarvis -, di un grande e rivoluzionario innovatore: quello che, oggi, potremmo definire come il Santo Patrono degli imprenditori tecnologici”. Una storia tutta da leggere e nella quale molti imprenditori potranno trovare pezzetti delle loro singole avventure.
Gutenberg il Geek. Il primo imprenditore tecnologico della storia e il Santo Patrono della Silicon Valley
Jeff Jarvis
goWare, ottobre 2013