Storia di un uomo d’impresa
Nella vita di Vittorio Merloni raccontata dalla figlia, la sintesi di una particolare cultura del produrre
Cultura d’impresa fatta a persona. Che d’altra parte non può che essere così. Perché la cultura non la fanno le macchine, ma gli uomini e le donne che vivono e lavorano. Per questo conoscere delle vite di chi le imprese le ha pensate, costruite e gestite è sempre cosa buona da fare. E lo è quindi leggere “Oggi è già domani. Vittorio Merloni. Vita di un imprenditore” scritto da Maria Paola Merloni che del padre ha raccontato le vicende dall’ingresso in azienda, nel 1960, alla guida di Confindustria nei primi anni Ottanta, durante uno dei passaggi più delicati della storia dell’economia italiana, fino alla conquista dei mercati dell’Est, ai grandi successi e alle decisioni più difficili. Vita di successi ma anche di problemi e di scelte, quella di Merloni, vita comune a molti altri uomini d’impresa che hanno, come si diceva poco sopra, costruito una propria cultura del produrre che adesso può insegnare molto a molti.
Attraverso le pagine scritte dalla figlia – che per questo libro ha da poco vinto il Premio Biella Letteratura e Industria 2020 -, viene raccontato un imprenditore che riconosce il valore della sua terra e allo stesso tempo ha “il mondo in testa”. Soprattutto, emerge la figura di un visionario, capace di portare un’azienda familiare alla dimensione di un’impresa internazionale. Tutto senza perdere il suo carattere di uomo schivo, non espressione del gotha dell’imprenditoria italiana, un uomo che riesce ad essere nello stesso tempo umile e grande esploratore di soluzione produttive diverse dalle consuete oltre che di mercati nuovi. E’ così un Vittorio Merloni modesto e ambizioso, intraprendente e attento, quello che si legge nelle pagine di questo libro che raccontano, alla fine, un’esperienza d’impresa che si fa cultura per tutti. E che lascia qualcosa di utile anche oggi.
Chiarissimi alcuni passaggi che sintetizzano la buona cultura d’impresa del protagonista. Come una delle citazioni di un discorso di Merloni ai suoi in azienda che si dice convinto che “lo sviluppo vero e la produzione di ricchezza si facciano sul lavoro che costruisce e non sulle architetture finanziarie fini a se stesse”.
Il libro di Maria Paola Merloni (scritto con Claudio Novelli) non è solo la storia di un padre raccontata da una figlia – una storia che, lo si coglie in molti passaggi, trabocca di qualcosa che è molto più che affetto -, ma è un racconto dal quale si trae l’indicazione di una cultura d’impresa che non è certo l’unica da apprezzare, ma che è traccia di vita e di lavoro, vicenda corale, manuale di gestione d’azienda, abbecedario per imparare la difficile lingua del produrre non solo per profitto ma anche per qualcosa di più complesso e tutto sommato affascinante.
Oggi è già domani. Vittorio Merloni. Vita di un imprenditore
Maria Paola Merloni (con Claudio Novelli)
Marsilio, 2019
Nella vita di Vittorio Merloni raccontata dalla figlia, la sintesi di una particolare cultura del produrre
Cultura d’impresa fatta a persona. Che d’altra parte non può che essere così. Perché la cultura non la fanno le macchine, ma gli uomini e le donne che vivono e lavorano. Per questo conoscere delle vite di chi le imprese le ha pensate, costruite e gestite è sempre cosa buona da fare. E lo è quindi leggere “Oggi è già domani. Vittorio Merloni. Vita di un imprenditore” scritto da Maria Paola Merloni che del padre ha raccontato le vicende dall’ingresso in azienda, nel 1960, alla guida di Confindustria nei primi anni Ottanta, durante uno dei passaggi più delicati della storia dell’economia italiana, fino alla conquista dei mercati dell’Est, ai grandi successi e alle decisioni più difficili. Vita di successi ma anche di problemi e di scelte, quella di Merloni, vita comune a molti altri uomini d’impresa che hanno, come si diceva poco sopra, costruito una propria cultura del produrre che adesso può insegnare molto a molti.
Attraverso le pagine scritte dalla figlia – che per questo libro ha da poco vinto il Premio Biella Letteratura e Industria 2020 -, viene raccontato un imprenditore che riconosce il valore della sua terra e allo stesso tempo ha “il mondo in testa”. Soprattutto, emerge la figura di un visionario, capace di portare un’azienda familiare alla dimensione di un’impresa internazionale. Tutto senza perdere il suo carattere di uomo schivo, non espressione del gotha dell’imprenditoria italiana, un uomo che riesce ad essere nello stesso tempo umile e grande esploratore di soluzione produttive diverse dalle consuete oltre che di mercati nuovi. E’ così un Vittorio Merloni modesto e ambizioso, intraprendente e attento, quello che si legge nelle pagine di questo libro che raccontano, alla fine, un’esperienza d’impresa che si fa cultura per tutti. E che lascia qualcosa di utile anche oggi.
Chiarissimi alcuni passaggi che sintetizzano la buona cultura d’impresa del protagonista. Come una delle citazioni di un discorso di Merloni ai suoi in azienda che si dice convinto che “lo sviluppo vero e la produzione di ricchezza si facciano sul lavoro che costruisce e non sulle architetture finanziarie fini a se stesse”.
Il libro di Maria Paola Merloni (scritto con Claudio Novelli) non è solo la storia di un padre raccontata da una figlia – una storia che, lo si coglie in molti passaggi, trabocca di qualcosa che è molto più che affetto -, ma è un racconto dal quale si trae l’indicazione di una cultura d’impresa che non è certo l’unica da apprezzare, ma che è traccia di vita e di lavoro, vicenda corale, manuale di gestione d’azienda, abbecedario per imparare la difficile lingua del produrre non solo per profitto ma anche per qualcosa di più complesso e tutto sommato affascinante.
Oggi è già domani. Vittorio Merloni. Vita di un imprenditore
Maria Paola Merloni (con Claudio Novelli)
Marsilio, 2019