Storie di vita, storie d’impresa
Ogni impresa è una storia che va raccontata, un insieme di vite vissute che devono essere conosciute. In ogni caso. E soprattutto quando si tratta di imprese innovative, che hanno scommesso su loro stesse, che hanno costruito i loro bilanci sul futuro, la loro cultura sulle persone e sulla tecnologia. L’Italia è zeppa di realtà di questo genere. Basta andarle a scoprire come hanno fatto 12 scrittori con 12 imprese del torinese: una delle aree a più alta intensità industriale del Paese e anche una di quelle su cui la crisi a battuto più duramente. L’esplorazione è stata sostenuta dalla Camera di commercio di Torino, dalla Fondazione Human+, dal Politecnico e dall’API l’associazione che raccoglie le piccole imprese. Il risultato è stato un libro, poco meno di 200 pagine di vita d’impresa.
“Imprese d’autore” – questo il titolo del volume edito da La Stampa – raccoglie appunto dodici racconti d’impresa, storie di scrittori che scoprono storie di imprenditori, di ciò che hanno fatto in anni di lavoro. Non da soli, ma con altri – operai, tecnici, mogli, figli e figlie, amici – che hanno condiviso un’idea innovativa (tecnicamente e aridamente un progetto), e per la realizzazione di questa si sono spesi fino in fondo, fino a realizzarla. Costruendo una cultura d’impresa declinata come in una rappresentazione teatrale in, appunto, 12 atti – simili a migliaia di altri che caratterizzano l’Italia produttiva – intervallati da altrettanti approfondimenti tecnici.
In fila, le penne di Stefania Bertola, Younis Tawfik, Enrico Pandiani, Carlo Grande, Giuseppe Culicchia, Alessandro Barbero, Margherita Oggero, Enrico Remmert, Luca Ragagnin, Anna Berra, Alessandro Perissinotto e Bruno Gambarotta che raccontano le peripezie di medie e piccole imprese come Amet, Blue Engineering, Corona, Criotec Impianti, Delgrosso, Ergotech, Inkmaker, Lma, Plm Systems, Poker, Sea Marconi, Sinterloy. Tutte aziende pressoché sconosciute al grande pubblico, ma che hanno dentro qualcosa di innovativo, di vincente. Esempi raccontati con emozione e coinvolgimento, che indicano quella via italiana al benessere che non è ancora stata abbandonata.
Imprese d’autore
AA.VV.
La Stampa, 2013.


Ogni impresa è una storia che va raccontata, un insieme di vite vissute che devono essere conosciute. In ogni caso. E soprattutto quando si tratta di imprese innovative, che hanno scommesso su loro stesse, che hanno costruito i loro bilanci sul futuro, la loro cultura sulle persone e sulla tecnologia. L’Italia è zeppa di realtà di questo genere. Basta andarle a scoprire come hanno fatto 12 scrittori con 12 imprese del torinese: una delle aree a più alta intensità industriale del Paese e anche una di quelle su cui la crisi a battuto più duramente. L’esplorazione è stata sostenuta dalla Camera di commercio di Torino, dalla Fondazione Human+, dal Politecnico e dall’API l’associazione che raccoglie le piccole imprese. Il risultato è stato un libro, poco meno di 200 pagine di vita d’impresa.
“Imprese d’autore” – questo il titolo del volume edito da La Stampa – raccoglie appunto dodici racconti d’impresa, storie di scrittori che scoprono storie di imprenditori, di ciò che hanno fatto in anni di lavoro. Non da soli, ma con altri – operai, tecnici, mogli, figli e figlie, amici – che hanno condiviso un’idea innovativa (tecnicamente e aridamente un progetto), e per la realizzazione di questa si sono spesi fino in fondo, fino a realizzarla. Costruendo una cultura d’impresa declinata come in una rappresentazione teatrale in, appunto, 12 atti – simili a migliaia di altri che caratterizzano l’Italia produttiva – intervallati da altrettanti approfondimenti tecnici.
In fila, le penne di Stefania Bertola, Younis Tawfik, Enrico Pandiani, Carlo Grande, Giuseppe Culicchia, Alessandro Barbero, Margherita Oggero, Enrico Remmert, Luca Ragagnin, Anna Berra, Alessandro Perissinotto e Bruno Gambarotta che raccontano le peripezie di medie e piccole imprese come Amet, Blue Engineering, Corona, Criotec Impianti, Delgrosso, Ergotech, Inkmaker, Lma, Plm Systems, Poker, Sea Marconi, Sinterloy. Tutte aziende pressoché sconosciute al grande pubblico, ma che hanno dentro qualcosa di innovativo, di vincente. Esempi raccontati con emozione e coinvolgimento, che indicano quella via italiana al benessere che non è ancora stata abbandonata.
Imprese d’autore
AA.VV.
La Stampa, 2013.