Sussidiarietà d’impresa
Le attività del Terzo Settore tra economia e nuove regole giuridiche
Cultura della sussidiarietà e cultura d’impresa. Terzo Settore in relazione al resto della società. Organizzazioni per agire e produrre con efficienza, ma tenendo conto non solo del profitto. Terzo Settore, poi, da comprendere a fondo per una corretta gestione in base a regole condivise. E’ di fatto attorno a questo nodo di temi che ragiona Antonio Saporito (dottore di ricerca presso l’Università di Bergamo), con il suo “Le Fondazioni nel Terzo Settore”, intervento appena pubblicato su Società e Diritti.
Saporito analizza dal punto di vista giuridico la natura delle organizzazioni del Terzo Settore. Dopo aver chiaramente indicato l’origine dello stesso concetto, il saggio ne ripercorre il cammino legislativo per arrivare all’istituto delle fondazioni come strumento importante da applicare alle diverse realtà già presenti ma anche a quelle future.
In bilico tra norme per altri soggetti e la mancanza di norme specifiche, viene fatto notare, gli enti del Terzo Settore sono cresciuti e hanno assunto un ruolo fondamentale in alcuni comparti. La necessità di dar regole definite a questi tipi di attività (soddisfatta poi con un Codice del Terzo Settore), ha quindi chiarito il forte legame con quel principio di sussidiarietà sancito dalla stessa Costituzione italiana e fatto crescere la consapevolezza di una cultura del Terzo Settore diversa da quella economica ma non per questo in contrapposizione.
E’ così che quel particolare approccio all’intervento in economia e nella società che il Terzo Settore rappresenta, diventa patrimonio anche dal punto di vista giuridico. Scrive Saporito nelle sue conclusioni: “L’affermare che il non profit disvela uno dei tratti essenziali dei principi fondamentali della Costituzione significa che la sua presenza, attività e, quindi, disciplina giuridica merita una specifica considerazione e che, in caso di eventuale conflittualità, è il diritto dell’Ue a dover trovare delle forme e modi per integrare, al suo interno, questo ‘patrimonio costituzionale’ nazionale”.
Le Fondazioni nel Terzo Settore
Saporito Antonio
Società e Diritti, Rivista elettronica, 2023, VIII, n.15
Le attività del Terzo Settore tra economia e nuove regole giuridiche
Cultura della sussidiarietà e cultura d’impresa. Terzo Settore in relazione al resto della società. Organizzazioni per agire e produrre con efficienza, ma tenendo conto non solo del profitto. Terzo Settore, poi, da comprendere a fondo per una corretta gestione in base a regole condivise. E’ di fatto attorno a questo nodo di temi che ragiona Antonio Saporito (dottore di ricerca presso l’Università di Bergamo), con il suo “Le Fondazioni nel Terzo Settore”, intervento appena pubblicato su Società e Diritti.
Saporito analizza dal punto di vista giuridico la natura delle organizzazioni del Terzo Settore. Dopo aver chiaramente indicato l’origine dello stesso concetto, il saggio ne ripercorre il cammino legislativo per arrivare all’istituto delle fondazioni come strumento importante da applicare alle diverse realtà già presenti ma anche a quelle future.
In bilico tra norme per altri soggetti e la mancanza di norme specifiche, viene fatto notare, gli enti del Terzo Settore sono cresciuti e hanno assunto un ruolo fondamentale in alcuni comparti. La necessità di dar regole definite a questi tipi di attività (soddisfatta poi con un Codice del Terzo Settore), ha quindi chiarito il forte legame con quel principio di sussidiarietà sancito dalla stessa Costituzione italiana e fatto crescere la consapevolezza di una cultura del Terzo Settore diversa da quella economica ma non per questo in contrapposizione.
E’ così che quel particolare approccio all’intervento in economia e nella società che il Terzo Settore rappresenta, diventa patrimonio anche dal punto di vista giuridico. Scrive Saporito nelle sue conclusioni: “L’affermare che il non profit disvela uno dei tratti essenziali dei principi fondamentali della Costituzione significa che la sua presenza, attività e, quindi, disciplina giuridica merita una specifica considerazione e che, in caso di eventuale conflittualità, è il diritto dell’Ue a dover trovare delle forme e modi per integrare, al suo interno, questo ‘patrimonio costituzionale’ nazionale”.
Le Fondazioni nel Terzo Settore
Saporito Antonio
Società e Diritti, Rivista elettronica, 2023, VIII, n.15