Sviluppo e rischi mondiali, lo scenario di oggi
La raccolta di interventi e ricerche in occasione dei 75 anni dell’Onu propone una cassetta degli attrezzi importante per tutti
Interdipendenza. Profondi collegamenti, che passano spesso inosservati. La consapevolezza della complessità degli attuali sistemi economici e sociali passa anche da questa constatazione: ogni azione posta in essere in un determinato “luogo” economico e sociale ha effetti in altre componenti del sistema. Vale per tutte le organizzazioni. E non è una facile teoria che non trova applicazione. Riscontri ed esempi di tutto questo possono essere trovati nella raccolta di ricerche costituita da “Le Nazioni Unite di fronte alle nuove sfide economico-sociali 75 anni dopo la loro fondazione” pubblicata recentemente nel Quaderno 23 della Rivista Trimestrale della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale. La pubblicazione contiene la serie di interventi prodotti per un momento di studio organizzato, come dice il titolo, in occasione dei 75 anni dell’Onu, e rappresenta un buon vademecum per chi voglia apprendere di più e meglio della complessità che si vive oggi.
Ed è da leggere soprattutto la serie di interventi riuniti in “Sfide economico-sociali e agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile” che può trovare la sua sintesi in quanto affermato da Staffan de Mistura: “I conflitti e le ingiustizie economiche, i problemi economici, sono strettamente collegati, e di conseguenza, se vogliamo occuparci dei tanti conflitti che abbiamo davanti ai nostri occhi bisogna focalizzare l’attenzione sul collegamento tra geopolitica, economia e crisi”. Ed è da questa affermazione che si dipanano le altre ricerche. Ad iniziare dall’inquadramento delle relazioni tra Agenda 2030 e i conflitti, per passare al tema dei “cambiamenti climatici, diritti umani e attività d’impresa”, e quindi ad altri argomenti come la parità di genere, lo sviluppo sostenibile e le nuove tecnologie digitali. Ne emerge uno scenario fatto di passi in avanti e passi indietro, conflitti e tentativi di cooperazione, attriti e collaborazioni che, a ben vedere, costituiscono l’ambito entro il quale sono posti pressoché tutti i sistemi economici e sociali attuali.
Chi legge la serie di indagini contenuta nel Quaderno 23 del trimestrale della SIOI trova certamente più di uno strumento per comprendere meglio cosa sta accadendo appena fuori casa oppure appena fuori il proprio stabilimento. Ed è, poi, una lettura ancora più necessaria questa per chi, imprenditore o manager, si trovi a dover condurre un’impresa che, a vario titolo, ha proprio nella ribalta internazionale uno dei suoi scenari d’azione.
Le Nazioni Unite di fronte alle nuove sfide economico-sociali 75 anni dopo la loro fondazione
AA.VV.
La Comunità Internazionale, Rivista Trimestrale della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, Quaderno 23, 20210.
La raccolta di interventi e ricerche in occasione dei 75 anni dell’Onu propone una cassetta degli attrezzi importante per tutti
Interdipendenza. Profondi collegamenti, che passano spesso inosservati. La consapevolezza della complessità degli attuali sistemi economici e sociali passa anche da questa constatazione: ogni azione posta in essere in un determinato “luogo” economico e sociale ha effetti in altre componenti del sistema. Vale per tutte le organizzazioni. E non è una facile teoria che non trova applicazione. Riscontri ed esempi di tutto questo possono essere trovati nella raccolta di ricerche costituita da “Le Nazioni Unite di fronte alle nuove sfide economico-sociali 75 anni dopo la loro fondazione” pubblicata recentemente nel Quaderno 23 della Rivista Trimestrale della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale. La pubblicazione contiene la serie di interventi prodotti per un momento di studio organizzato, come dice il titolo, in occasione dei 75 anni dell’Onu, e rappresenta un buon vademecum per chi voglia apprendere di più e meglio della complessità che si vive oggi.
Ed è da leggere soprattutto la serie di interventi riuniti in “Sfide economico-sociali e agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile” che può trovare la sua sintesi in quanto affermato da Staffan de Mistura: “I conflitti e le ingiustizie economiche, i problemi economici, sono strettamente collegati, e di conseguenza, se vogliamo occuparci dei tanti conflitti che abbiamo davanti ai nostri occhi bisogna focalizzare l’attenzione sul collegamento tra geopolitica, economia e crisi”. Ed è da questa affermazione che si dipanano le altre ricerche. Ad iniziare dall’inquadramento delle relazioni tra Agenda 2030 e i conflitti, per passare al tema dei “cambiamenti climatici, diritti umani e attività d’impresa”, e quindi ad altri argomenti come la parità di genere, lo sviluppo sostenibile e le nuove tecnologie digitali. Ne emerge uno scenario fatto di passi in avanti e passi indietro, conflitti e tentativi di cooperazione, attriti e collaborazioni che, a ben vedere, costituiscono l’ambito entro il quale sono posti pressoché tutti i sistemi economici e sociali attuali.
Chi legge la serie di indagini contenuta nel Quaderno 23 del trimestrale della SIOI trova certamente più di uno strumento per comprendere meglio cosa sta accadendo appena fuori casa oppure appena fuori il proprio stabilimento. Ed è, poi, una lettura ancora più necessaria questa per chi, imprenditore o manager, si trovi a dover condurre un’impresa che, a vario titolo, ha proprio nella ribalta internazionale uno dei suoi scenari d’azione.
Le Nazioni Unite di fronte alle nuove sfide economico-sociali 75 anni dopo la loro fondazione
AA.VV.
La Comunità Internazionale, Rivista Trimestrale della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, Quaderno 23, 20210.