Trent’anni da capire
Appena pubblicato un libro con 12 saggi che aiutano a comprendere l’Italia dal 1992 al 2022
Conoscere la storia, anche recente, per comprendere meglio dove e come si sta vivendo e, soprattutto, verso quale orizzonte ci si sta dirigendo. Insegnamento mai inutile da ricordare. Anche per chi fa impresa. E’ per questo che è utile leggere “L’Italia al bivio. Classi dirigenti alla prova del cambiamento1992-2022” curato da Franco Amatori, Pietro Modiano e Edoardo Reviglio.
Il libro è, come d’altra parte indica il titolo, una raccolta di saggi che hanno l’obiettivo di fare un bilancio di trent’anni di vicende italiane. Bilancio non solo e non tanto economico, ma anche sociale e politico. Con una particolarità: i
12 saggi sono firmati da chi ne è stato testimone diretto o ha studiate a fondo le vicende di cui si fornisce racconto e interpretazione. Focus di tutto, sono le cosiddette “classi dirigenti” che hanno governato il Paese in tre decenni.
I temi affrontati dai 12 saggi sono quelli delle riforme mancate e del debito pubblico (Mario Perugini, Roberto Artoni); Mani Pulite e la svolta del1992 (Pietro Modiano, Giuliano Amato); il grande capitolo delle privatizzazioni (Franco Amatori, Ruggiero Ranieri, Marco Onado, Edoardo Reviglio, Franco Bernabé); la svolta delle relazioni industriali (Stefano Musso, Sergio Cofferati); la crisi dei vecchi equilibri e i nuovi protagonisti dell’economia (Marco Doria, Andrea Colli, Innocenzo Cipolletta, Franco Amatori, Ilaria Sangalli, Aldo Fumagalli Romario); il permanente divario Nord/Sud (Leandra D’Antone, Gianfranco Viesti, Renato Quaglia); le nostre inadeguatezze di fronte alla sfida globale (Piarluigi Ciocca, Laura Pennacchi). Chiude il volume una lunga intervista a Romano Prodi che “tira le fila” dei vari contributi.
Ma quale può essere, dunque, il bilancio di tre decenni così travagliati? Dalle analisi contenute nel libro, emerge una valutazione negativa di quanto è stato fatto e ottenuto. Si è trattato – è l’opinione che emerge dalle pagine del libro avrebbero potuto condurre in una diversa direzione, se ci fossero state classi dirigenti all’altezza del momento storico.
Come ogni libro che ha davvero intenzione di dire le cose chiare, anche “L’Italia al bivio” fa discutere, suscita dibattito e accetta che non tutti quelli che leggono siano d’accordo. Ed è per questo che il lavoro curato da Amatori, Modiano e Reviglio è da leggere e rileggere.
L’Italia al bivio. Classi dirigenti alla prova del cambiamento1992-2022
Franco Amatori Pietro Modiano Edoardo Reviglio (a cura di)
Franco Angeli, 2024
Appena pubblicato un libro con 12 saggi che aiutano a comprendere l’Italia dal 1992 al 2022
Conoscere la storia, anche recente, per comprendere meglio dove e come si sta vivendo e, soprattutto, verso quale orizzonte ci si sta dirigendo. Insegnamento mai inutile da ricordare. Anche per chi fa impresa. E’ per questo che è utile leggere “L’Italia al bivio. Classi dirigenti alla prova del cambiamento1992-2022” curato da Franco Amatori, Pietro Modiano e Edoardo Reviglio.
Il libro è, come d’altra parte indica il titolo, una raccolta di saggi che hanno l’obiettivo di fare un bilancio di trent’anni di vicende italiane. Bilancio non solo e non tanto economico, ma anche sociale e politico. Con una particolarità: i
12 saggi sono firmati da chi ne è stato testimone diretto o ha studiate a fondo le vicende di cui si fornisce racconto e interpretazione. Focus di tutto, sono le cosiddette “classi dirigenti” che hanno governato il Paese in tre decenni.
I temi affrontati dai 12 saggi sono quelli delle riforme mancate e del debito pubblico (Mario Perugini, Roberto Artoni); Mani Pulite e la svolta del1992 (Pietro Modiano, Giuliano Amato); il grande capitolo delle privatizzazioni (Franco Amatori, Ruggiero Ranieri, Marco Onado, Edoardo Reviglio, Franco Bernabé); la svolta delle relazioni industriali (Stefano Musso, Sergio Cofferati); la crisi dei vecchi equilibri e i nuovi protagonisti dell’economia (Marco Doria, Andrea Colli, Innocenzo Cipolletta, Franco Amatori, Ilaria Sangalli, Aldo Fumagalli Romario); il permanente divario Nord/Sud (Leandra D’Antone, Gianfranco Viesti, Renato Quaglia); le nostre inadeguatezze di fronte alla sfida globale (Piarluigi Ciocca, Laura Pennacchi). Chiude il volume una lunga intervista a Romano Prodi che “tira le fila” dei vari contributi.
Ma quale può essere, dunque, il bilancio di tre decenni così travagliati? Dalle analisi contenute nel libro, emerge una valutazione negativa di quanto è stato fatto e ottenuto. Si è trattato – è l’opinione che emerge dalle pagine del libro avrebbero potuto condurre in una diversa direzione, se ci fossero state classi dirigenti all’altezza del momento storico.
Come ogni libro che ha davvero intenzione di dire le cose chiare, anche “L’Italia al bivio” fa discutere, suscita dibattito e accetta che non tutti quelli che leggono siano d’accordo. Ed è per questo che il lavoro curato da Amatori, Modiano e Reviglio è da leggere e rileggere.
L’Italia al bivio. Classi dirigenti alla prova del cambiamento1992-2022
Franco Amatori Pietro Modiano Edoardo Reviglio (a cura di)
Franco Angeli, 2024