Umiltà competitiva
La nuova edizione di un libro ripropone il tema dell’ascolto come strumento per imparare e far crescere la priorità cultura (anche d’impresa)
Ascoltare e non parlare. Ascoltare per imparare. Essere umili. E quindi crescere. Atteggiamento importante, quello dell’ascolto. Anche per chi è “al comando”. Anche, quindi, per imprenditori e manager che vogliano per davvero essere tali. Atteggiamento, tuttavia, che non sempre viene naturale assumere e che, anzi, spesso, è più facile dimenticare che ricordare. Questione di cultura (pure d’impresa). E’ da tutto questo che deriva l’importanza di leggere l’edizione aggiornata di “L’arte di far domande. Quando ascoltare è meglio che parlare”, scritto a quattro mani da Edgar H. Schein e Peter A. Schein e appena pubblicato in Italia.
Dal punto di vista dell’impresa e del suo mondo, ma anche dell’economia e del vivere civile, l’assunto da cui partire è semplice: può essere difficile per un capo riconoscere la propria dipendenza dai collaboratori e dai colleghi, comprendere che non deve solo saper orientare, dare direttive ed esprimere valori, ma anche capire quando è il momento di domandare e di mettersi in ascolto con umiltà. E non solo. Perché ci si può spingere anche ad affermare che la capacità di ascolto potrebbe essere la cosa più importante da imparare: solo così si accresce la propria conoscenza e si creano rapporti solidi e di valore, si acquisiscono elementi per far sviluppare correttamente la propria attività, si è “capi a tutto tondo”.
Il libro degli Schein è una guida all’ascolto che parte dal concetto di umiltà e lo fa cardine di una capacità di gestione potente. Ed è proprio attorno all’umiltà che si sviluppa buona parte del libro che inizia dalla risposta alla domanda su cosa sia per davvero “l’umile ricerca di informazioni” e continua ragionando sulla distinzione tra “affermare recisamente” e “indagare umilmente” per passare poi ad approfondire la dinamica di una conversazione e quindi a cercare di capire come fare a sviluppare l’atteggiamento dell’ascolto negli ambiti di lavoro e non solo. Il libro degli Schein, poi, accanto alla teoria pone una serie di casi pratici e di veri “esercizi” d’ascolto che costituiscono parte integrante dell’insegnamento.
Libro da leggere con attenzione quello di Edgar Schein e Peter Schein. Libro che può cambiare arricchendola la cultura dell’impresa che vuole davvero essere funzionale allo sviluppo. Umiltà come leva di competitività, dunque. Bello, a questo proposito, uno dei primi passaggi del libro: “I nostri stereotipi culturali continuano a spingerci nella direzione sbagliata, facendoci credere di conoscere la risposta e pensare che sia appropriato ‘venderla’ come se fosse la verità”.
L’arte di far domande. Quando ascoltare è meglio che parlare
Edgar H. Schein e Peter A. Schein
Guerini Next, 2024


La nuova edizione di un libro ripropone il tema dell’ascolto come strumento per imparare e far crescere la priorità cultura (anche d’impresa)
Ascoltare e non parlare. Ascoltare per imparare. Essere umili. E quindi crescere. Atteggiamento importante, quello dell’ascolto. Anche per chi è “al comando”. Anche, quindi, per imprenditori e manager che vogliano per davvero essere tali. Atteggiamento, tuttavia, che non sempre viene naturale assumere e che, anzi, spesso, è più facile dimenticare che ricordare. Questione di cultura (pure d’impresa). E’ da tutto questo che deriva l’importanza di leggere l’edizione aggiornata di “L’arte di far domande. Quando ascoltare è meglio che parlare”, scritto a quattro mani da Edgar H. Schein e Peter A. Schein e appena pubblicato in Italia.
Dal punto di vista dell’impresa e del suo mondo, ma anche dell’economia e del vivere civile, l’assunto da cui partire è semplice: può essere difficile per un capo riconoscere la propria dipendenza dai collaboratori e dai colleghi, comprendere che non deve solo saper orientare, dare direttive ed esprimere valori, ma anche capire quando è il momento di domandare e di mettersi in ascolto con umiltà. E non solo. Perché ci si può spingere anche ad affermare che la capacità di ascolto potrebbe essere la cosa più importante da imparare: solo così si accresce la propria conoscenza e si creano rapporti solidi e di valore, si acquisiscono elementi per far sviluppare correttamente la propria attività, si è “capi a tutto tondo”.
Il libro degli Schein è una guida all’ascolto che parte dal concetto di umiltà e lo fa cardine di una capacità di gestione potente. Ed è proprio attorno all’umiltà che si sviluppa buona parte del libro che inizia dalla risposta alla domanda su cosa sia per davvero “l’umile ricerca di informazioni” e continua ragionando sulla distinzione tra “affermare recisamente” e “indagare umilmente” per passare poi ad approfondire la dinamica di una conversazione e quindi a cercare di capire come fare a sviluppare l’atteggiamento dell’ascolto negli ambiti di lavoro e non solo. Il libro degli Schein, poi, accanto alla teoria pone una serie di casi pratici e di veri “esercizi” d’ascolto che costituiscono parte integrante dell’insegnamento.
Libro da leggere con attenzione quello di Edgar Schein e Peter Schein. Libro che può cambiare arricchendola la cultura dell’impresa che vuole davvero essere funzionale allo sviluppo. Umiltà come leva di competitività, dunque. Bello, a questo proposito, uno dei primi passaggi del libro: “I nostri stereotipi culturali continuano a spingerci nella direzione sbagliata, facendoci credere di conoscere la risposta e pensare che sia appropriato ‘venderla’ come se fosse la verità”.
L’arte di far domande. Quando ascoltare è meglio che parlare
Edgar H. Schein e Peter A. Schein
Guerini Next, 2024