Una nuova economia per nuove imprese
In un libro sintetizzate le linee di un approccio diverso alla produzione e al profitto, con “nuovi eroi” che possono scendere in campo
Le buone imprese nascono da visioni imprenditoriali a tutto tondo. Immagini e sogni che alla fine si concretizzano in produzioni, organizzazioni, iniziative. E’ probabilmente il vero senso dell’essere imprenditore. Cosa rara, questa, che spesso sfiora la follia che può anche spaventare molti e che comunque deve essere “gestita” in maniera avveduta.
Apprendere di storie d’impresa – o meglio di uomini d’impresa -, di questo genere fa bene a tutti. Per questo è bene leggere “Il tempo dei nuovi eroi. Riflessioni per il terzo millennio” di Oscar Di Montigny appena pubblicato. Una storia personale intessuta di visioni, cultura, operatività da manager. Una storia che, appunto, può apparire quella di chi “pericolosamente” mette insieme management e spiritualità per trarne qualcosa di inaspettato.
Esperto di marketing, comunicazione e innovazione, ma anche marito e padre di cinque figli, Oscar di Montigny ha affidato a qualche centinaio di pagine una serie di riflessioni maturate in anni di esperienze sia personali sia professionali, di incontri significativi con personalità fra le quali Tara Gandhi, il Dalai Lama, Lech Wałesa, Gorbacˇëv, Patch Adams, fino ad arrivare a fissare i principi di quella che è stata da lui definita “Economia 0.0”.
Ciò che ne è emerso, tuttavia, non è un consueto libro di analisi economica e manageriale, ma qualcosa di completamente diverso. Che in qualche passaggio può anche lasciare perplessi, ma che tuttavia è da leggere.
“Un giorno del 1999 – inizia a scrivere l’autore -, in un improvviso istante di presenza, mi sono accorto che dietro di me restava ben poco di ciò che credevo di essere stato fino ad allora. Ho quindi iniziato a cercare, a osservare, a studiare, a pormi domande. È stato in quell’istante che il mio cuore si è aperto a un’emozione nuova (…). Sono queste microscopiche pillole di consapevolezza che vorrei ora condividere con te”. Visioni, dunque, ma con punti fermi: dopo poche righe, infatti, emerge immediatamente un concetto che nel libro tornerà spesso: quello della responsabilità. E poi appunto quello dell’essere 0.0 e quindi dell’”Economia 0.0”. Che, viene precisato subito, “non significa necessariamente essere d’accordo” ma “significa piuttosto condividere la necessità e l’utilità di avere una visione comune”.
Emergono così lungo le pagine del volume concetti ed echi molto vicini a quella cultura del produrre e dell’intraprendere che fa della responsabilità sociale d’impresa uno dei suoi fondamenti. L’”Economia 0.0” così, significa certo fare del bene e farlo bene, ma è anche economia sostenibile che esprima la capacità di esistere insieme, nella relazione col tutto e non soltanto come parte a sé stante. Un’economia basata sul capitale creativo culturale, fondata su trasparenza, gratitudine e responsabilità. Un’economia in qualche modo eroica. E’ per questo che Di Montigny scrive di “nuovi eroi” che semplicemente possono essere persone impegnate nella realizzazione di quell’”Economia 0.0” che può anche mettere in crisi il tradizionale sistema di produzione.
Con Di Montigny si può anche non essere d’accordo, ma ciò che scrive è da leggere, con attenzione.
Il tempo dei nuovi eroi. Riflessioni per il terzo millennio
Oscar Di Montigny
Mondadori, 2016
In un libro sintetizzate le linee di un approccio diverso alla produzione e al profitto, con “nuovi eroi” che possono scendere in campo
Le buone imprese nascono da visioni imprenditoriali a tutto tondo. Immagini e sogni che alla fine si concretizzano in produzioni, organizzazioni, iniziative. E’ probabilmente il vero senso dell’essere imprenditore. Cosa rara, questa, che spesso sfiora la follia che può anche spaventare molti e che comunque deve essere “gestita” in maniera avveduta.
Apprendere di storie d’impresa – o meglio di uomini d’impresa -, di questo genere fa bene a tutti. Per questo è bene leggere “Il tempo dei nuovi eroi. Riflessioni per il terzo millennio” di Oscar Di Montigny appena pubblicato. Una storia personale intessuta di visioni, cultura, operatività da manager. Una storia che, appunto, può apparire quella di chi “pericolosamente” mette insieme management e spiritualità per trarne qualcosa di inaspettato.
Esperto di marketing, comunicazione e innovazione, ma anche marito e padre di cinque figli, Oscar di Montigny ha affidato a qualche centinaio di pagine una serie di riflessioni maturate in anni di esperienze sia personali sia professionali, di incontri significativi con personalità fra le quali Tara Gandhi, il Dalai Lama, Lech Wałesa, Gorbacˇëv, Patch Adams, fino ad arrivare a fissare i principi di quella che è stata da lui definita “Economia 0.0”.
Ciò che ne è emerso, tuttavia, non è un consueto libro di analisi economica e manageriale, ma qualcosa di completamente diverso. Che in qualche passaggio può anche lasciare perplessi, ma che tuttavia è da leggere.
“Un giorno del 1999 – inizia a scrivere l’autore -, in un improvviso istante di presenza, mi sono accorto che dietro di me restava ben poco di ciò che credevo di essere stato fino ad allora. Ho quindi iniziato a cercare, a osservare, a studiare, a pormi domande. È stato in quell’istante che il mio cuore si è aperto a un’emozione nuova (…). Sono queste microscopiche pillole di consapevolezza che vorrei ora condividere con te”. Visioni, dunque, ma con punti fermi: dopo poche righe, infatti, emerge immediatamente un concetto che nel libro tornerà spesso: quello della responsabilità. E poi appunto quello dell’essere 0.0 e quindi dell’”Economia 0.0”. Che, viene precisato subito, “non significa necessariamente essere d’accordo” ma “significa piuttosto condividere la necessità e l’utilità di avere una visione comune”.
Emergono così lungo le pagine del volume concetti ed echi molto vicini a quella cultura del produrre e dell’intraprendere che fa della responsabilità sociale d’impresa uno dei suoi fondamenti. L’”Economia 0.0” così, significa certo fare del bene e farlo bene, ma è anche economia sostenibile che esprima la capacità di esistere insieme, nella relazione col tutto e non soltanto come parte a sé stante. Un’economia basata sul capitale creativo culturale, fondata su trasparenza, gratitudine e responsabilità. Un’economia in qualche modo eroica. E’ per questo che Di Montigny scrive di “nuovi eroi” che semplicemente possono essere persone impegnate nella realizzazione di quell’”Economia 0.0” che può anche mettere in crisi il tradizionale sistema di produzione.
Con Di Montigny si può anche non essere d’accordo, ma ciò che scrive è da leggere, con attenzione.
Il tempo dei nuovi eroi. Riflessioni per il terzo millennio
Oscar Di Montigny
Mondadori, 2016