Vie diverse per andare per il mondo
Un lavoro di tesi presentato all’Università di Milano-Bicocca spiega bene il peso anche culturale delle peculiarità aziendali nei processi di internazionalizzazione
La cultura d’impresa si coglie anche dal cammino che questa compie per conquistare nuovi mercati. Se poi questi sono oltre i confini consueti, i processi culturali che si nascondono dietro all’internazionalizzazione delle aziende si fanno più complessi e delicati. Capirli è cogliere il modello decisionale con il quale l’impresa si muove. È quanto ha provato a fare Ramona Corti con il suo “Modelli decisionali per l’ingresso sui mercati internazionali”, un lavoro che affronta prima dal punto di vista teorico e poi da quello operativo, i processi di internazionalizzazione delle imprese dal punto di vista dei percorsi di scelta adottati.
Dopo l’approfondimento delle principali teorie dell’internazionalizzazione che si sono susseguite in letteratura economica, vengono analizzati i fattori che hanno dominato il processo di internazionalizzazione degli ultimi decenni e le variabili che hanno giocato un ruolo rilevante nella scelta dei mercati obiettivo.
Nella seconda parte dell’elaborato, si “calano” le analisi e riflessioni esposte nella sezione precedente nel contesto italiano ed in particolare nelle industrie del legno e del mobile della Brianza. Obiettivo è quello di individuare quali siano le differenze tra le teorie proposte e quello che avviene realmente in un processo decisionale a livello manageriale per valutare se la scelta delle modalità di entrata nel mercato obiettivo dipendano anche dal contesto di appartenenza dell’impresa e dal settore in cui essa opera, se la selezione dei mercati è influenzata dal comportamento tenuto da altre organizzazioni e, infine, se le modalità di approccio si sono evolute nel corso del tempo o al variare della dimensione aziendale. I risultati indicano quanto spesso la realtà sia lontana dalla teoria.
Il lavoro di Corti, infatti, spiega bene, come scrive la stessa autrice, che “sebbene possa essere individuato un trend di sviluppo a tratti omogeneo per le imprese esaminate operanti nel settore del legno e arredo in Brianza, è sicuramente errato generalizzare e propendere per l’uno o l’altro modello di internazionalizzazione”. Insomma, legate alla peculiarità di ogni prodotto e ad ogni loro singola storia, le imprese in questione si comportano ognuna secondo un modello proprio, non incasellabile in schemi predefiniti. È la forza della singola cultura d’impresa ad emergere.
Modelli decisionali per l’ingresso sui mercati internazionali
Ramona Corti
Tesi, Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia, Dottorato di Ricerca
in Economia aziendale, managment ed economia del territorio, Università Milano-Bicocca, 2016
Un lavoro di tesi presentato all’Università di Milano-Bicocca spiega bene il peso anche culturale delle peculiarità aziendali nei processi di internazionalizzazione
La cultura d’impresa si coglie anche dal cammino che questa compie per conquistare nuovi mercati. Se poi questi sono oltre i confini consueti, i processi culturali che si nascondono dietro all’internazionalizzazione delle aziende si fanno più complessi e delicati. Capirli è cogliere il modello decisionale con il quale l’impresa si muove. È quanto ha provato a fare Ramona Corti con il suo “Modelli decisionali per l’ingresso sui mercati internazionali”, un lavoro che affronta prima dal punto di vista teorico e poi da quello operativo, i processi di internazionalizzazione delle imprese dal punto di vista dei percorsi di scelta adottati.
Dopo l’approfondimento delle principali teorie dell’internazionalizzazione che si sono susseguite in letteratura economica, vengono analizzati i fattori che hanno dominato il processo di internazionalizzazione degli ultimi decenni e le variabili che hanno giocato un ruolo rilevante nella scelta dei mercati obiettivo.
Nella seconda parte dell’elaborato, si “calano” le analisi e riflessioni esposte nella sezione precedente nel contesto italiano ed in particolare nelle industrie del legno e del mobile della Brianza. Obiettivo è quello di individuare quali siano le differenze tra le teorie proposte e quello che avviene realmente in un processo decisionale a livello manageriale per valutare se la scelta delle modalità di entrata nel mercato obiettivo dipendano anche dal contesto di appartenenza dell’impresa e dal settore in cui essa opera, se la selezione dei mercati è influenzata dal comportamento tenuto da altre organizzazioni e, infine, se le modalità di approccio si sono evolute nel corso del tempo o al variare della dimensione aziendale. I risultati indicano quanto spesso la realtà sia lontana dalla teoria.
Il lavoro di Corti, infatti, spiega bene, come scrive la stessa autrice, che “sebbene possa essere individuato un trend di sviluppo a tratti omogeneo per le imprese esaminate operanti nel settore del legno e arredo in Brianza, è sicuramente errato generalizzare e propendere per l’uno o l’altro modello di internazionalizzazione”. Insomma, legate alla peculiarità di ogni prodotto e ad ogni loro singola storia, le imprese in questione si comportano ognuna secondo un modello proprio, non incasellabile in schemi predefiniti. È la forza della singola cultura d’impresa ad emergere.
Modelli decisionali per l’ingresso sui mercati internazionali
Ramona Corti
Tesi, Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia, Dottorato di Ricerca
in Economia aziendale, managment ed economia del territorio, Università Milano-Bicocca, 2016