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30 giugno – 30 novembre 2021
Aperta la mostra “Storie del Grattacielo” 

Un racconto di modernità e avanguardia nella “città che sale” al 26° piano del Pirellone

Apre al pubblico a partire da mercoledì 30 giugno 2021 la mostra “Storie del Grattacielo. I 60 anni del Pirellone tra cultura industriale e attività istituzionali di Regione Lombardia”, curata dalla Fondazione Pirelli con l’architetto Alessandro Colombo, e promossa da Regione Lombardia, Giunta e Consiglio, e dalla Fondazione Pirelli, anche grazie al contributo di Pirelli e FNM Group. Un percorso allestitivo che racconta l’edificio, nato come Headquarter della Pirelli e poi diventato sede e simbolo di Regione Lombardia, attraverso videoinstallazioni con testimonianze esclusive, fotografie, illustrazioni, filmati di repertorio, in larga parte provenienti dall’Archivio Storico Pirelli.
La mostra, di cui sono già disponibili il catalogo edito da Marsilio e il sito dedicato 60grattacielopirelli.org , vuole essere una celebrazione della modernità della tecnologia e dell’industria lombarde, dell’istituzione della Regione, e dell’avanguardia urbanistica della “città che sale” che trova espressione nel capoluogo lombardo.

Il percorso espositivo si apre con un plastico dell’edificio proveniente dai Gio Ponti Archives posizionato davanti a una grande parete che accoglie il pubblico allo sbarco dagli ascensori al piano “della memoria”, il 26esimo, con la riproduzione di uno schizzo dello stesso Ponti che riassume la sua idea di Milano, della quale il Pirellone è ancora landmark indiscusso. Un disegno realizzato durante un’intervista a Ponti sull’edificio di piazza Duca d’Aosta, nella quale l’architetto racconta con visione profetica la Milano del futuro: “Sogno una Milano fatta dai miei colleghi architetti. Certamente non voglio una Milano fatta con case basse e un grattacielo qui, uno là, un altro là e un altro ancora là. Sarebbe come una bocca con qualche dente lungo e gli altri corti. I grattacieli sono belli se si trovano uno di fianco all’altro, come delle isole. […] Questo che dico non è un sogno, dico ciò che sarà in futuro”.

Cinque “movimenti” scandiscono il percorso espositivo: dalla costruzione dell’edificio, elogio della forma “finita” e del genio di Gio Ponti che ne progetta anche gli arredi per restituire ai lavoratori nuovi comfort per una migliore qualità lavorativa, a Milano, con la sua modernità e capacità di cambiare che diventa motore dello slancio economico negli anni del boom. E infine in tempi più recenti con l’edificio che diventa il simbolo dell’istituzione lombarda. Videoinstallazioni, con la voce di coloro che hanno vissuto l’edificio e che con esso hanno un legame profondo, e una linea del tempo con gli eventi più significativi della grande storia nazionale e internazionale dal 1956 ai giorni nostri, accompagnano il visitatore in questo lungo viaggio.

La mostra è visitabile su prenotazione nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura). La mostra rimarrà chiusa dal 1 al 31 agosto 2021.
L’accesso è limitato a gruppi di massimo 10 persone ed è necessaria la compilazione dell’autodichiarazione relativa alle norme sanitarie vigenti.

Per prenotare è possibile chiamare il numero di Regione Lombardia 02-67482777 oppure scrivere a urp@consiglio.regione.lombardia.it

Un racconto di modernità e avanguardia nella “città che sale” al 26° piano del Pirellone

Apre al pubblico a partire da mercoledì 30 giugno 2021 la mostra “Storie del Grattacielo. I 60 anni del Pirellone tra cultura industriale e attività istituzionali di Regione Lombardia”, curata dalla Fondazione Pirelli con l’architetto Alessandro Colombo, e promossa da Regione Lombardia, Giunta e Consiglio, e dalla Fondazione Pirelli, anche grazie al contributo di Pirelli e FNM Group. Un percorso allestitivo che racconta l’edificio, nato come Headquarter della Pirelli e poi diventato sede e simbolo di Regione Lombardia, attraverso videoinstallazioni con testimonianze esclusive, fotografie, illustrazioni, filmati di repertorio, in larga parte provenienti dall’Archivio Storico Pirelli.
La mostra, di cui sono già disponibili il catalogo edito da Marsilio e il sito dedicato 60grattacielopirelli.org , vuole essere una celebrazione della modernità della tecnologia e dell’industria lombarde, dell’istituzione della Regione, e dell’avanguardia urbanistica della “città che sale” che trova espressione nel capoluogo lombardo.

Il percorso espositivo si apre con un plastico dell’edificio proveniente dai Gio Ponti Archives posizionato davanti a una grande parete che accoglie il pubblico allo sbarco dagli ascensori al piano “della memoria”, il 26esimo, con la riproduzione di uno schizzo dello stesso Ponti che riassume la sua idea di Milano, della quale il Pirellone è ancora landmark indiscusso. Un disegno realizzato durante un’intervista a Ponti sull’edificio di piazza Duca d’Aosta, nella quale l’architetto racconta con visione profetica la Milano del futuro: “Sogno una Milano fatta dai miei colleghi architetti. Certamente non voglio una Milano fatta con case basse e un grattacielo qui, uno là, un altro là e un altro ancora là. Sarebbe come una bocca con qualche dente lungo e gli altri corti. I grattacieli sono belli se si trovano uno di fianco all’altro, come delle isole. […] Questo che dico non è un sogno, dico ciò che sarà in futuro”.

Cinque “movimenti” scandiscono il percorso espositivo: dalla costruzione dell’edificio, elogio della forma “finita” e del genio di Gio Ponti che ne progetta anche gli arredi per restituire ai lavoratori nuovi comfort per una migliore qualità lavorativa, a Milano, con la sua modernità e capacità di cambiare che diventa motore dello slancio economico negli anni del boom. E infine in tempi più recenti con l’edificio che diventa il simbolo dell’istituzione lombarda. Videoinstallazioni, con la voce di coloro che hanno vissuto l’edificio e che con esso hanno un legame profondo, e una linea del tempo con gli eventi più significativi della grande storia nazionale e internazionale dal 1956 ai giorni nostri, accompagnano il visitatore in questo lungo viaggio.

La mostra è visitabile su prenotazione nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura). La mostra rimarrà chiusa dal 1 al 31 agosto 2021.
L’accesso è limitato a gruppi di massimo 10 persone ed è necessaria la compilazione dell’autodichiarazione relativa alle norme sanitarie vigenti.

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