Assistenza alla famiglia
L’attenzione di Pirelli al benessere dei propri dipendenti si estende fin da subito anche alle loro famiglie. A fine Ottocento risalgono i primi finanziamenti ad asili infantili per accogliere i figli dei dipendenti, fino al 1931, quando si organizza una struttura interna di asilo e di doposcuola nella quattrocentesca Bicocca degli Arcimboldi, nel cuore degli Headquarters Pirelli. Nel 1955, quando la villa viene adibita a sede di rappresentanza dell’azienda, inizia la sua attività un nuovo asilo, realizzato dal Comune con il fondamentale contributo della Pirelli, aperto non solo ai figli dei dipendenti ma ai bambini di tutto il popoloso quartiere della Bicocca: è l’asilo “Maria Pirelli”, in grado di accogliere 210 bambini, di cui 130 figli di “pirelliani”. Anche per il doposcuola si approntano nuovi moderni spazi in una struttura, inaugurata nel 1956, in grado di ospitare 100 bambini in due turni, con tre aule, un refettorio, un atrio per la ricreazione, un giardino e un campetto sportivo. Per i più grandi vengono elargite borse di studio, tramite la Fondazione Giovan Battista Pirelli, istituita nel 1932, e la Fondazione Piero e Alberto Pirelli, avviata nel 1947.
Per le vacanze estive si organizzano soggiorni in colonia, appoggiandosi a organizzazioni esterne – come la colonia del villaggio Alpino di Piambello (Varese), gestita dal Touring Club Italiano – o presso strutture di Pirelli: la colonia elioterapica sul lago di Vimodrone, sorta nel 1939, e la colonia marina di Pietraligure, attiva dal 1947, in grado di ospitare oltre 300 bambini.
Il supporto alla famiglia si estende alla cura degli anziani: nel 1947 la Fondazione Piero e Alberto Pirelli acquista la villa Porro Lambertenghi di Induno Olona, in provincia di Varese, per convertirla in casa di riposo con lo scopo “di offrire una garanzia ai vecchi lavoratori dell’azienda contro la solitudine e i disagi economici”.
Oggi le iniziative a sostegno della famiglia continuano con posti riservati e a retta agevolata presso l’asilo nido “Bambini Bicocca”, borse di studio, contributi per l’acquisto di libri scolastici e l’organizzazione di soggiorni estivi e vacanze studio, in Italia e all’estero. Ma anche con un servizio di supporto ai dipendenti “caregiver”, impegnati nella cura di un familiare o parente non autosufficiente.
L’attenzione di Pirelli al benessere dei propri dipendenti si estende fin da subito anche alle loro famiglie. A fine Ottocento risalgono i primi finanziamenti ad asili infantili per accogliere i figli dei dipendenti, fino al 1931, quando si organizza una struttura interna di asilo e di doposcuola nella quattrocentesca Bicocca degli Arcimboldi, nel cuore degli Headquarters Pirelli. Nel 1955, quando la villa viene adibita a sede di rappresentanza dell’azienda, inizia la sua attività un nuovo asilo, realizzato dal Comune con il fondamentale contributo della Pirelli, aperto non solo ai figli dei dipendenti ma ai bambini di tutto il popoloso quartiere della Bicocca: è l’asilo “Maria Pirelli”, in grado di accogliere 210 bambini, di cui 130 figli di “pirelliani”. Anche per il doposcuola si approntano nuovi moderni spazi in una struttura, inaugurata nel 1956, in grado di ospitare 100 bambini in due turni, con tre aule, un refettorio, un atrio per la ricreazione, un giardino e un campetto sportivo. Per i più grandi vengono elargite borse di studio, tramite la Fondazione Giovan Battista Pirelli, istituita nel 1932, e la Fondazione Piero e Alberto Pirelli, avviata nel 1947.
Per le vacanze estive si organizzano soggiorni in colonia, appoggiandosi a organizzazioni esterne – come la colonia del villaggio Alpino di Piambello (Varese), gestita dal Touring Club Italiano – o presso strutture di Pirelli: la colonia elioterapica sul lago di Vimodrone, sorta nel 1939, e la colonia marina di Pietraligure, attiva dal 1947, in grado di ospitare oltre 300 bambini.
Il supporto alla famiglia si estende alla cura degli anziani: nel 1947 la Fondazione Piero e Alberto Pirelli acquista la villa Porro Lambertenghi di Induno Olona, in provincia di Varese, per convertirla in casa di riposo con lo scopo “di offrire una garanzia ai vecchi lavoratori dell’azienda contro la solitudine e i disagi economici”.
Oggi le iniziative a sostegno della famiglia continuano con posti riservati e a retta agevolata presso l’asilo nido “Bambini Bicocca”, borse di studio, contributi per l’acquisto di libri scolastici e l’organizzazione di soggiorni estivi e vacanze studio, in Italia e all’estero. Ma anche con un servizio di supporto ai dipendenti “caregiver”, impegnati nella cura di un familiare o parente non autosufficiente.