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Duemila, testimonial per il piccolo schermo

Con la stagione 1993, la pubblicità Pirelli torna in TV con testimonial di grande popolarità e registi di fama internazionale come all’epoca di Juan Manuel Fangio e dei caroselli della Gammafilm. Anche la campagna “Se vuoi guidare, guida davvero” ricorre infatti a un volto noto, che tutti riconoscono e che può ricordare all’automobilista che il marchio Pirelli è da sempre un mix di prestazioni e fascino. È l’attrice Sharon Stone, reduce dal successo planetario del 1992 del film “Basic Instinct”. Lo spot del regista olandese Willy van der Vlugt, “Driving Instinct”, raggiunge milioni di telespettatori europei.

È del 1994 la fotografia dell’atleta americano Carl Lewis in tacchi rossi a spillo, con l’headline Power is nothing without control. Una campagna pubblicitaria ideata dall’agenzia Young & Rubicam che in cinque parole conferma la “brand reputation” di Pirelli. Dalla stampa al video: nel 1995 la campagna “La potenza è nulla senza controllo” è declinata in uno spot tv a sua volta diventato un cult. Sotto la regia di Gerard de Thame, Carl Lewis è ripreso durante una corsa piena di effetti speciali lungo lo skyline di New York: fino alla Statua della Libertà, e poi lungo il ponte di Brooklyn e poi ancora sulle acque del fiume Hudson fino alla cima del Chrysler Building. Nel 1997 al “Figlio del Vento” subentra come testimonial l’atleta francese Marie-José Pérec, la donna più veloce del mondo. Sempre con Gerard de Thame alla regia, la Pérec rivisita in chiave onirica la stessa corsa di Carl Lewis: non più New York, ora, ma un luogo immaginario di lava e di ghiaccio, con l’atleta in fuga da mostri marini, colate infuocate di lava, crolli e altre minacce. Alla fine dello spot, la protagonista mostra il piede e rivela il disegno del battistrada Pirelli che le ha permesso di correre verso la salvezza.

Per la campagna pubblicitaria 2000-2001, Pirelli Pneumatici si affida all’agenzia Armando Testa, ed è un’altra svolta. Finisce l’era dei testimonial dalla notorietà planetaria e si apre l’epoca in cui “il prodotto è la star stessa”. Lo spot tv “Mandria” è diretto da Thed Lenssen, a capo di un gruppo che vede Allen Hall (premio Oscar per “Forrest Gump”) agli effetti di scena, Dane Davenis (“Matrix”) al suono, Hank Corvwin (“Natural Born Killer”) al montaggio, Harrisy Savides, celebre per i videoclip della pop star Madonna, alle luci. Il precipizio da cui cade la mandria di pneumatici – tutti meno uno, il pneumatico Pirelli – è lo stesso in Colorado da cui volano Thelma e Louise alla fine del famoso film: duemila i pneumatici lanciati a 80 km/h. L’anno successivo la scena si sposta in mare: nello spot “The Grip”, diretto dal regista Jan de Bont, la mandria diventa un banco di pesci: c’è una barca attrezzata per la pesca d’altura con un equipaggio in attesa della preda. Che puntualmente arriva e dà lo strappo alla lenza, trascinando verso il basso la barca. I marlin, vincitori della sfida, emergono uno a uno quasi a irridere il pescatore: sono pneumatici Pirelli, in grado di far presa anche sull’acqua. E ormai protagonisti, negli anni Duemila, di una comunicazione visiva che dalla grafica, alla tv, è approdata al mondo del cinema.

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Con la stagione 1993, la pubblicità Pirelli torna in TV con testimonial di grande popolarità e registi di fama internazionale come all’epoca di Juan Manuel Fangio e dei caroselli della Gammafilm. Anche la campagna “Se vuoi guidare, guida davvero” ricorre infatti a un volto noto, che tutti riconoscono e che può ricordare all’automobilista che il marchio Pirelli è da sempre un mix di prestazioni e fascino. È l’attrice Sharon Stone, reduce dal successo planetario del 1992 del film “Basic Instinct”. Lo spot del regista olandese Willy van der Vlugt, “Driving Instinct”, raggiunge milioni di telespettatori europei.

È del 1994 la fotografia dell’atleta americano Carl Lewis in tacchi rossi a spillo, con l’headline Power is nothing without control. Una campagna pubblicitaria ideata dall’agenzia Young & Rubicam che in cinque parole conferma la “brand reputation” di Pirelli. Dalla stampa al video: nel 1995 la campagna “La potenza è nulla senza controllo” è declinata in uno spot tv a sua volta diventato un cult. Sotto la regia di Gerard de Thame, Carl Lewis è ripreso durante una corsa piena di effetti speciali lungo lo skyline di New York: fino alla Statua della Libertà, e poi lungo il ponte di Brooklyn e poi ancora sulle acque del fiume Hudson fino alla cima del Chrysler Building. Nel 1997 al “Figlio del Vento” subentra come testimonial l’atleta francese Marie-José Pérec, la donna più veloce del mondo. Sempre con Gerard de Thame alla regia, la Pérec rivisita in chiave onirica la stessa corsa di Carl Lewis: non più New York, ora, ma un luogo immaginario di lava e di ghiaccio, con l’atleta in fuga da mostri marini, colate infuocate di lava, crolli e altre minacce. Alla fine dello spot, la protagonista mostra il piede e rivela il disegno del battistrada Pirelli che le ha permesso di correre verso la salvezza.

Per la campagna pubblicitaria 2000-2001, Pirelli Pneumatici si affida all’agenzia Armando Testa, ed è un’altra svolta. Finisce l’era dei testimonial dalla notorietà planetaria e si apre l’epoca in cui “il prodotto è la star stessa”. Lo spot tv “Mandria” è diretto da Thed Lenssen, a capo di un gruppo che vede Allen Hall (premio Oscar per “Forrest Gump”) agli effetti di scena, Dane Davenis (“Matrix”) al suono, Hank Corvwin (“Natural Born Killer”) al montaggio, Harrisy Savides, celebre per i videoclip della pop star Madonna, alle luci. Il precipizio da cui cade la mandria di pneumatici – tutti meno uno, il pneumatico Pirelli – è lo stesso in Colorado da cui volano Thelma e Louise alla fine del famoso film: duemila i pneumatici lanciati a 80 km/h. L’anno successivo la scena si sposta in mare: nello spot “The Grip”, diretto dal regista Jan de Bont, la mandria diventa un banco di pesci: c’è una barca attrezzata per la pesca d’altura con un equipaggio in attesa della preda. Che puntualmente arriva e dà lo strappo alla lenza, trascinando verso il basso la barca. I marlin, vincitori della sfida, emergono uno a uno quasi a irridere il pescatore: sono pneumatici Pirelli, in grado di far presa anche sull’acqua. E ormai protagonisti, negli anni Duemila, di una comunicazione visiva che dalla grafica, alla tv, è approdata al mondo del cinema.

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