Lo Stile Pirelli,
dagli anni del boom al Duemila
Le campagne pubblicitarie inedite del nostro Archivio ora online
A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, in Italia è grande la voglia di ricostruire dopo la fine della guerra: infrastrutture produttive, vie di trasporto, beni e servizi. Per Pirelli è il momento per realizzare una nuova sede nel centro di Milano, riaprire le fabbriche al mondo, dare vita a una propria rivista, raccontare in un modo nuovo i prodotti. Sotto la guida del suo direttore Arrigo Castellani, la Direzione Propaganda dell’azienda vive il suo rinascimento artistico e culturale affidandosi a un gruppo di giovani designer che riuniscono le loro energie in un’unica agenzia interna, la “Centro”. Partiamo da qui per ripercorrere la storia della comunicazione di Pirelli con uno sguardo – il più possibile ampio – sulle campagne pubblicitarie conservate nel nostro Archivio Storico: alcune pubblicità ormai famosissime, molte altre ancora inedite e oggi consultabili sul nostro sito.
E allora ecco le campagne collettive degli anni Cinquanta sul tema del viaggio, e poi l’arrivo, negli anni Sessanta, delle pubblicità caratterizzate dalla forte impronta e dalla personalità dei designer più famosi dell’epoca. Gli anni Settanta vedono un nuovo ruolo del rivenditore di pneumatici e del cliente anche nel messaggio pubblicitario. E poi, tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Novanta, le campagne sul tema dell’internazionalità, fino all’era dei grandi atleti-testimonial, chiamati a rappresentare uno dei più iconici claim di Pirelli: Power is Nothing without Control. Abbiamo dedicato a quest’ultima fase della comunicazione visiva di Pirelli il progetto editoriale “La Pubblicità con la P maiuscola”